lunedì 8 dicembre 2008

Il giorno dell'albero


Il Natale si avvicina a grandi balzi. Le scadenze si avvicinano, le cose da fare si moltiplicano e l'ansia mi inizia a sovrastare; ma tutto sommato so che tutto andrà al suo posto alla fine.
8 Dicembre giorno di albero e decorazioni, ed abbiamo mantenuto la tradizione.
Noi siamo stati sempre per l'albero finto: mentre tanti scelgono quello naturale per il fascino del suo profumo nei giorni di Natale io riesco a vederne solo la tristezza di una morte che avviene a poco a poco segnata dalla lenta caduta degli aghi.
E così albero di plastica. Il nostro vecchio albero spelacchiato e storico è andato in pensione due anni fa, ma l'attuale per me resterà "l'albero nuovo" per ancora parecchi altri.
Riscoprire ogni anno le decorazioni natalizie è sempre un grande piacere. Imperano i grandi classici di famiglia. Man mano che si appendono le palline si guardano le novità dei vari anni che impreziosiscono l'albero e si sorride dei mostri storici che immancabilmente vengono appesi. Poi ci sono tutti i lavori della mamma a piccolo punto, meline e farfalline posate sui rami.
Il nostro Natale è fatto anche dei pupazzetti peruviani appesi al lume sul muro che a guardarli bene non hanno assolutamente nulla di natalizio, ma lì sono sempre stati messi l'8 Dicembre e sono diventati di diritto "decorazione natalizia".
E infine c'è il presepe un pelino blasfemo. E' il risultato dell'unione di due presepini di porcellana a cui si sono rotti man mano i pezzi. Ne è venuto fuori un pax-presepe con due Giuseppi, ma tant'è...

Ecco quì, un pomeriggio divertente passato con il nostro tipico sottofondo musicale per il montaggio dell'albero: Fivelandia 1.
E così un altro Natale sta ufficialmente arrivando.

domenica 30 novembre 2008

Zuppa di lenticchie rosse



Eccomi quì, pelo pelo partecipo anche io alla raccolta di Cristina su Zuppe e minestre. Devo dire che era proprio il momento giusto con queste giornate piene di temporali. E allora ecco pronta questa bella minestre di lenticchie decorticate.
500g di lenticchie rosse decorticate
1 gambo di sedano
1 bella cipolla dorate
1 carota
qualche fettina di gambuccio
brodo vegetale
una spruzzata di concentrato di pomodoro
due patate
olio
sale
pepe

Far rosolare sedano, carota, cipolla e gambuccio tagliati tutti a cubettini piccolissimi in un pochino d'olio. Far ammorbidire il tutto con l'aiuto di un po' d'acqua.
Unire le lenticchie rosse sciacquate ( questo tipo di lenticchie non ha bisogno di ammollo), le patate tagliate a cubetti piccoli e il concentrato. Allungare con il brodo fino a superare il livello di un paio di dita. Cuocere una mezz'oretta aggiungendo ancora brodo se le lenticchie lo richiedono.
Non trovo ci sia bisogno di passare la minestra, questo legume si sfà sufficientemente da solo in cottura.
Aggiungere la pasta ( io ho scelto dei capellini spezzati) e se necessario in cottura ancora brodino.

lunedì 24 novembre 2008

La pizza (e il resto) di Sforno


Sono appena tornata sazia sazia e satolla satolla da una delle pizze... ma che dico, dalla pizza più buona della mia vita!
Girando per foodblog ne sentivo parlare da parecchio ed ero molto invogliata. Poi ho fatto due più due e mi sono resa conto che è a due passi dall'asilo e che ci sapevo arrivare anche senza l'aiuto di Tuttocittà ( scusate, sono un po' all'antica e mi viene ancora in mente prima la parola "Tuttocittà" piuttosto che "Tomtom"!!!)
Insomma, per farla breve sono stata da Sforno!!!!! Un'esperienza veramente memorabile. Tanto per cominciare una lista di birre veramente invidiabile ( abbiamo scelto una Chouffe blonde), poi degli anelli fritti di cipolla belli croccanti e, manco a dirlo, freschi come tutto il resto dei fritti. (Ho visto passare delle bellissime patate a sfoglietta con molti rimpianti!!) . Poi il supplì, buono buono come raramente se ne incontrano, con un ragù strepitoso.
E per finire la pizza!!! Abbiamo preso una pizza Greenwich ( stilton e riduzione di Porto!) e naturalmente il cavallo di battaglia della pizzeria: la Pizza Cacio e Pepe. Io vi garantisco, un miracolo della scienza e della tecnica! Viene cotta "in bianco" con solo del ghiaccio grattuggiato sopra. Questa cosa stravagante fa sì che mentre il fondo della pizza cuoce perfettamente, lo stratino superiore rimanga un po' "pastrugnoso" e molliccio in modo tale che quando ci mettono il composto di cacio e pepe si forma una cremina pastosetta fenomenale!!
Non so che dire, sono ancora annebbiata dall'euforia di quella pizza...

mercoledì 19 novembre 2008

Cremina alla vaniglia

Sono molto contenta, è stata una giornata decisamente "sì"!
Ho ripreso il mio bel motorino elettrico che ha potuto così riprendere a sfrecciare per le vie di Roma.
In più oggi all'asilo ho iniziato a fare la raccolta differenziata spinta!! Vale a dire che un gentilissimo ragazzo rumeno mi viene a ritirare la frazione umida della mia cucina, il che riduce pressocchè a zero i miei rifiuti.
Tornando a casa non riuscivo a levarmi dalla faccia il sorriso che avevo inevitabilmente stampato addosso. Chissà che avranno pensato i miei vicini di traffico vedendo sfrecciare una pazza sorridentissima su un motorino rosa che fa solo bsssssss.


Parlando di cose serie ho fatto la cremina alla vaniglia della raccolta "Colazione e Merenda" del Cavoletto.
Sono buonissime, perfette per i bimbini. Io le ho solo fatte un po' meno dolci. Sono pronta ad infinite variazioni!! La consistenza è divina, le consiglio fredde di frigo.

Per 10 barattoletti di omogeneizzato da 100g riempiti a 3/4
(Lo so, non è esattamente una dose standard!)

500 ml latte intero
250ml panna fresca
100 g zucchero
30g maizena
1 baccello di vaniglia

Tenere da parte un bicchiere di latte freddo in cui scioglierete l'amido di mais.
Unire in una casseruola al resto del latte la panna, lo zucchero e la vaniglia e portare lentamente a bollore.
Una volta raggiunta l'ebollizione aggiungere il latte tenuto da parte in cui avrete stemperato la maizena e frustare bene un paio di minuti fino a che non si sarà leggermente addensata la crema.
Far intiepidire con della pellicola messa a contatto della crema. Versare nei contenitorini individuali e far finire di freddare.
Piccole dosi mi raccomando, è cicciona!!

domenica 16 novembre 2008

Sfogliata di Zucca

Sono mancata qualche giorno, il mio computer aveva deciso di smettere di funzionare per un po'.
Oggi papà si è ritrasferito a Via Nomentana, ma prima un bel pranzetto a casa.
Ho fatto la sfogliata di zucca di Allan Bay. E' buonissima, perfetta così com'è. Come avrete capito ho avuto praticamente una fornitura a vita di zucca!!


Sfogliata di zucca
Per 6 persone:
800g di zucca
100g speck
100g provolone piccante
5 foglie di salvia
3 uova
200 ml panna fresca
50g parmigiano
1 rotolo di pasta sfoglia
sale, pepe
Cuocere la zucca pulita e tagliata a fette su una teglia da forno senza nulla e coperta di carta d'alluminio in modo che resti morbida.
Tritacchiare lo speck e metterlo a rosolare in una padella antiaderente, unire la zucca cotta e schiacciata con la forchetta e far asciugare bene. Salare pepare e profumare con la salvia tritata. Spegnere e far intiepidire. Intanto sbattere le uova con panna e parmigiano, unire il provolone a cubetti e infine il composto di zucca tiepido.
Foderare uno stampo a cerniera da 24-26 cm di diametro con carta forno e poi con la pasta sfoglia leggermente assottigliata. Farcire e decorare con striscioline di pasta come una crostata.
Cuocere in forno a 190° per 40-50 min, o almeno fino a chè il ripieno non risulti elastico sotto la pressione del dito. Tiepida è più buona!

lunedì 10 novembre 2008

Cassette della frutta



Che nervoso, che nervoso oggi!!!

Come ogni lunedì all'asilo il fruttarolo mi porta frutta e verdura per la settimana. Nonostante i miei inviti non si vuole mai riprendere le cassette per riutillizzarle e così mi sono attrezzata e il lunedì passo dall'isola ecologica per buttare almeno le cassette di legno (quelle di plastica sono "da cassonetto"). Tutto questo naturalmente sempre ammonticchiato sul mio bel motorino rosa.

Fino ad oggi tutto bene ed ero piuttosto soddisfatta di me.

Oggi un omino dell'AMA al mio ingresso mi ha detto che oramai ero lì e che certo non mi avrebbe rimandato indietro con le mie cassette, ma che dalla prossima volta non me le accetterà più. Questo perchè secondo lui le cassette vengono certamente da un'attività commerciale che si deve occupare dello smaltimento delle proprie cassette (e in pratica pagare), mentre le isole sono destinate ad un uso esclusivamente privato.

Mi ha detto chiaramente che devo buttarle nel cassonetto comune.

Io veramente non capisco, le isole ecologiche dovrebbero stimolare e incoraggiare il recupero dei materiali! Specie quando si parle di un legno non trattato e facile da riutilizzare come le cassette!!! Appena fuori dall'isola ecologica troneggiava il cartellone pubblicitario che invita alla raccolta differenziata con i faccioni di Marrazzo e Mario Tozzi... Mi chiedo se sanno di questo regolamento dell'AMA!

Così, per finire con una bella notizia guardate che belle cose che si possono fare con le vecchie cassatte della frutta, alla faccia del mio omino!

Quì

Quì (questo sito è fichissimo!!!!!) Bene, visto questo sito il mio umore è decisamente migliorato!!

giovedì 6 novembre 2008

Il mio Primo Premio:il Premio "Dardos"

Oggi la giornata è stata piuttosto nera. Il mio bel motorino rosa (che nessuno rida!!!!! Sarà anche rosa, ma è elettrico!) mi ha mollato. E mi sono ritrovata a spingere da S. Croce in Gerusalemme a oltre il Verano. Dopo ciò la mamma mi è venuta a prendere e siamo andate in giro alla ricerca del frigorifero nuovo. Frigorifero che non arriverà più per il momento dato che sono arrivate delle rate del condominio più pressanti. Il nostro frigorifero in agonia dovrà sopravvivere ancora un po'.
Quindi un pomeriggio buttato elegantemente al cesso.
Ma questa bella giornatina è stata decisamente risollevata dal mio Primo Premio!!!
E che bel premio per iniziare!
Questo premio (cito) riconosce ai blogger il loro impegno nel trasmettere valori culturali, etici, letterali e personali e premia la creatività del blogger stesso.
Mamma mia, mi si riempie la testa e mi ritrovo a gongolare sulla sedia!!
Una volta ricevuto il premio ci sono tre cose da fare:
1) Accettare e visualizzare l'immagine del premio e far rispettare le regole.
2) Linkare il blog che ti ha premiato.
3) Premiare altri 15 blog e avvisarli del premio.
Ringrazio quindi di tutto cuore Matteo per avermelo conferito.
Come primo premio è anche decisamente impegnativo in quanto devo "girarlo" ad altri ben 15 blog.
Dunque al lavoro:
  1. Veruccia
  2. Cuochi di carta
  3. Galline2ndlife
  4. Mangiare è un po' come viaggiare
  5. Miciapallina e GG
  6. Caffeinefor2
  7. Manu e Silvia

Lo so, mi sono fermata solo a sette! ma via, 15 sono davvero tanti!!! Suvvia, me lo merito lo stesso il mio primo premio?? Vero??

Grazie ancora matteo!!



mercoledì 5 novembre 2008

Yes they can


Niente impasti, intrugli e lievitazioni oggi. Sono stata in giro alla ricerca del frigorifero che sostituirà il nostro in agonia.
Ma questa notizia! Questa notizia non si può ignorare!
Ha vinto, ha vinto davvero! Dopo tutte le chiacchiere che ci hanno realmente sommersi in questi mesi ci speravo, ma avevo paura che fosse troppo da chiedere.
Sicuramente anche McCain sarebbe stato un presidente migliore di Bush ( sinceramente ci vuole veramente poco per esserlo! ), ma Obama cambierà veramente tutto!
Niente è riuscito a togliermi il sorriso dalla faccia oggi, da quando alle 6.15 la prima cosa che ho fatto appena alzata è stata accendere il computer per avere notizie.
Adesso aspetto solo che tutto quello che questo incredibile 44° Presidente farà in America si rifletta quì da noi in Europa. They can!!!



domenica 2 novembre 2008

Goulash

Visto quello che sta cadendo di pioggia fuori dalla mia finestra mi pare il giorno giusto per proporvi qualcosa che vi bruci la lingua al primo boccone e vi scaldi il panciolino per un sacco di tempo!



Per 6 generose porzioni da piatto unico:
1.3 kg di piccione di manzo intero
500g di cipolle bionde
800g di patate
3 cucc. di strutto ( in mancanza olio)
sale
3 cuc.ni di paprika
2 cucc. di farina
800 ml brodo di carne

Rifilare la carne e tagliarla a dadi piuttosto piccoli, metterla in una casseruola con il grasso scelto e far rosolare bene. Salare, unire la paprika (mi raccomando non siate tirchi!) e spolverare con la farina. Mescolare bene e unire patate e cipolle tagliate entrambe spesse un bel centimetro, magari le cipolle un pelino di meno.
Ricoprire il tutto con il brodo e cuocere due ore, due ore e mezza . Se avete poca pazienza potete farlo anche con la pentola a pressione, viene ottimo lo stesso.


Servire bollente con del riso bollito.



Il Bônet

Il classico dei classici dei dolci piemontesi. Nonostante la nostra genealogia che viene in gran parte da quelle zone sono stata io ad importarlo in famiglia. Piano piano è diventato un classico sempre ben accolto. Domani è l'onomastico di mia sorella e abbiamo scelto questo dolce per festeggiarla perche per lei un dolce non è dolce senza il cioccolato!
Per 8-10 persone

8 uova
200 g zucchero
50 g cacao amaro
100 g amaretti
la scorza di un limone
750 ml latte intero
1 bic.no di rum


A fiamma vivace far caramellare 50 g di zucchero con l’acqua appena necessaria ad inumidirlo tutto. Quando avrà un bel colore dorato versarlo in uno stampo da budino della capacità di 1.5 lt, possibilmente scanalato. Ruotare velando fondo e bareti e bloccare il tutto immergendo lo stampo in acqua ghiacciata.
Scaldare il latte con la scorza di limone.
Da parte mescolare le uova con il resto dello zucchero, il cacao setacciato, gli amaretti pestati nel mortaio e il rum. Diluire con il latte filtrato.
Versare la crema nello stampo. Coprirlo con della carta d’alluminio e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 1 ora e mezza in un bagnomaria non troppo caldo.
Sarà pronto quando sentirete una leggera resistenza elastica al centro del budino.
E’ buono sia a temperatura ambiente che freddo di frigo accompagnato con un po’ di panna montata e qualche amaretto intero.
Aspettare comunque che sia almeno tiepido prima di scaravoltare.

sabato 1 novembre 2008

Risotto Zucca e salsiccia

Zucca, zucca, ancora zucca! Dopo tutto siamo solo all'inizio.
In realtà questo risottino è nato da un freezer mezzo morto che mi ha imposto di utilizzare un po' di roba. Ma il risultato è stato più che discreto.

Risotto zucca e salsiccia
Per tre persone
260 g di riso da risotto
un bicchierone colmo di crema di zucca ottenuta cuocendola al cartoccio al forno
150 g di pasta di salsiccia
una bella cipolla
olio
burro
mezzo bicchiere di vino rosso
40-50g di parmigiano
brodo vegetale q.b.
Tritare fina fina la cipolla e metterla a cuocerla in un bel tegame di coccio con olio e burro. Far cuocere piano piano se serve con un goccio d'acqua.
Aggiungere la pasta di salsiccia e far rosolare bene e poi sfumare col vino.
Una volta evaporato unire il riso tostare fino a rendere leggermente trasparente e iniziare ad unire il brodo.
Evaporato il primo brodo unire la polpa di zucca e continuare a cuocere con il brodo necessario.
A termine cottura spegnere il fuoco, mantecare con burro e parmigiano e lasciar riposare coperto per un paio di minuti.
Come vedete dalla foto ho lasciato il tutto molto lento e cremoso.
Buono, un paio di castagnette lesse e sarebbe diventato l'inno all'autunno.


venerdì 31 ottobre 2008

Streghette e pipistrelli... noi li paniamo!

Eccomi quì, sono sparita per qualche giorno ma ho una buona scusa. Purtroppo i diluvi di questi giorni a Roma hanno allagato la casa di papà lungo l'Aniene, e questo come vi potete immaginare ci ha dato un discreto da fare.
Comunque, tornando a bomba: BUON HALLOWEEN!!!!

Naturalmente ho preparato qualcosa per quest'occasione per i bimbini dell'asilo, e alla fine ho optato per qualcosa di salato. Delle belle cotolette di zucca. Guardate un po'... che ne dite?
A scuola hanno fatto furore!




Zucca
Uovo
Pangrattato
sale, olio
Quasi mi vergogno a scriverne la ricetta, ma tant'è.
Ho tagliato la zucca a fette di circa mezzo centimetro e intagliata con gli stampini da cruda. (Non buttate i ritagli, ci potete fare un bel risottino ;))
L'ho passata nell'uovo sbattuto con un po' di sale e poi nel pangrattato. Ancora sale e olio e poi in forno per una ventina di minuti ( io ho usato anche il grill) finchè diventano ben colorate e crostatine! Gnamm


lunedì 27 ottobre 2008

Dedicato al pallino americano e al pallino africano!

Una ricettina facile facile che mi ha permesso venerdì di far spolverare il pesce a tutti, ma dico tutti i bimbi dell'asilo!!!!
Si ottengono delle crocchette molto croccanti e attraenti, non si può dire di no!

Crocchette di nasello

Filetti di nasello (anche surgelati)

Mezzo limone

Olio e.v.o.

Corn Flakes

Uovo intero

Prezzemolo

Far scongelare i filetti di pesce. Io per comodità ho diviso ogni filetto in due, in modo da creare proprio l'effetto crocchetta. Spruzzarli di succo di limone, prezzemolo, sale e olio. Lasciare ad insaporire per una mezz'oretta. Sbriciolare tra le mani i corn flakes.

Passare i pezzetti di pesce prima nell'uovo sbattuto e poi nei cereali. Cuocere in forno caldo a 200° per 15-20 min e comunque fino a far dorare bene.

domenica 26 ottobre 2008

Weekend di baldoria


Questo we è stato scandito da compleanni e piatti da preparare e portare ad ogni occasione...
Questa bella fila di birre è il risultato dell'inaugurazione della casa di Valentina e Tim. Dico solo questo: Fabio ha contribuito con 9 !!!

Per iniziare venerdì era il compleanno del nonno ( 95 anni suonati!!) e ho deciso di preparare i Sablés al cioccolato e Fior di sale di Pierre Hermè pubblicati sul blog del Cavoletto . Buoni, buoni, buoni.
Il sale esalta in modo meraviglioso il gusto del cioccolato. Il nonno ha apprezzato...


martedì 21 ottobre 2008

Panini al miele

Ecco qua, ancora del pane. Una vecchia conoscenza provata oggi per la merenda dei bimbi dell'asilo. Che dire, una meraviglia: morbidi e profumati da togliere il fiato. E' stato difficile difenderli dalle maestre...

Per circa 60 bottoncini:

1 Kg di farina 00

50 g di lievito di birra

500 g latte tiepido

70 g di burro più per spennellare

50 g zucchero semolato

100g di miele più 4 cucc. per spennellare

2 cuc.ni sale

Scaldare il forno a 200°.Disporre la farina a fontana. Unire al latte tiepido zucchero e lievito. Iniziare ad impastare e poi unire il il miele, il burro morbido e il sale. Impastare bene fino ad ottenere un bell'impasto liscio, almeno una decina di minuti. Modellare una bella palla, ungerla di burro e metterla a lievitare per circa 30 min in una ciotola non metallica coperta da pellicola. Riprendere l'impasto e dividerlo in tanti piccoli panini . Ora questi panini possono essere cotti singolarmente come al solito oppure essere affiancati in una teglia un pochino distanziati in modo tale che una volta lievitati formino un "panone" unico .

Far riposare ancora 15 min e infine spennellarli di miele sciolto in un pentolino. Infornare e abbassare subito a 180°. Cuocere per circa 20 minuti. Il profumo non mentirà!

Perfetto anche con un bel thè del pomeriggio..

giovedì 16 ottobre 2008

I pretzel per la Giornata Mondiale del Pane

3rd World Bread Day hosted by 1x umruehren bitte aka kochtopf
In questa giornata Mondiale del Pane colgo al volo l'iniziativa di Zorra e posto la ricetta di un pane.
Ma prima voglio citare un bellissimo brano a tema tratto dal primo romanzo di Muriel Barbery: Estasi Culinarie.

“…Sbagliamo a credere che la nobiltà del pane risieda nel fatto che basta a se stesso e al contempo accompagna qualsiasi pietanza. Se il pane “basta a se stesso” è perché è molteplice”…”per la sua essenza stessa giacchè il pane è ricco, è vario, il pane è un microcosmo. In esso si incorpora un’assordante varietà, come un universo in miniatura che svela le sue ramificazioni nel corso della degustazione. L’assalto, che di primo acchitto si scontra con la muraglia della crosta, dopo che ha superato questa barriera resta sbalordito dalla remissività che gli riserva la mollica fresca. E’ quasi sconcertante l’abisso che c’è tra la scorza screpolata, a volte dura come pietra, a volte semplice manto che cede ben presto all’offensiva, e la morbidezza dell’interno che si raggomitola nelle guance con carezzevole docilità….” “… il pane è il mezzo privilegiato grazie al quale perderci in noi stessi, alla ricerca di noi stessi.”

"Estasi culinarie, Muriel Barbery”pag 75-76

Purtroppo ho avuto pochissimo tempo a mia disposizione per dedicarmi in modo acconcio al mio blog e alla mia cucina, ma non mi sarei persa per nulla al mondo questa Terza Giornata Mondiale!!
E così ho scelto per questa occasione di unire l’utile al dilettevole scegliendo un pane che morivo dalla voglia di fare da quando sono stata a Berlino quest’estate: i Pretzel!!!
Leggenda vuole che questo gustosissimo pane sia stato inventato da un fornaio cui il re aveva chiesto qualcosa che facesse brillare tre volte la luce del sole, pena la perdita del lavoro.
L’ingegnoso panettiere trovò la soluzione in questo pane scuro, triforato e cosparso di luccicanti granelli di sale grosso.
Un’altra storia vuole che lo stesso pane sia stato inventato invece da un monaco e che il celebre incrocio riproduca l’intreccio delle braccia nell’atto della preghiera.
A voi la scelta dell’aneddoto da raccontare!



Per quanto riguarda la ricetta è di Lokum del meraviglioso Mondo Giallo di Cooker, sicuramente una delle mie Mentori in ambito panificazione. La ringrazio tanto anche per l'assistenza persino in presa diretta.

Comunque, che la dura la vince ed eccomi quà.

450g farina da pane

7g lievito di birra fresco

200ml latte

30g di burro morbido

1 cucchiaio di malto

1 e 1/2 cucchiaino di sale

Per la bollitura:

4 cucc. bicarbonato

Preparare un piccolo preimpasto con 150g di farina, il malto e il latte tiepido in cui è stato sciolto il lievito.Mescolare questa pappetta e lasciarla coperta di pellicola fino a che non sarà piena di bolle e raddoppiata. Unire farina, sale e poi il burro e impastate bene.

Mellere l'impasto in una ciotola oliata e far raddoppiare ancora. Sgonfiare l'impasto e dividerlo in 8 palline che saranno di circa 90g l'una. Far riposare ancora 10 min sotto la pellicola per far rilassare il glutine.

Ora formare un cordoncino spesso come un dito e lungo una cinquantina di cm. incrociare due volte le estremità e attaccare le punte sulla ciambella ottenendo la forma tradizionale senza premere eccessivamente. Far riposare ancora qualche minuto e poi bollire in una pentola di acciaio con un litro e mezzo d'acua in cui avrete sciolto il bicarbonato. Bollire 30-40 secondi, scolare, mettere sulla teglia già bollente, cospargere di sale e infornare per12-15 min a 200°.

Far freddare su una gratella è molto consigliabile, ma quì da me i pretzel non sono riusciti a sopravvivese tanto a lungo da arrivare ad essere freddi!

martedì 7 ottobre 2008

Una piscina ogni 83 minuti!!!


Sono scioccata! Ho visto ieri sera un servizio sull'immane spreco d'acqua che si ha in ogni singolo Starbucks!!
Per una politica aziendale i dipendenti sono obbligati a tenere costantemente aperti i rubinetti dell'acqua!!!! Questo a quanto dicono per assicurare un ottimo livello igienico alle tubature.
Tecnici interrogati su questa presunta necessità igienica hanno ovviamente negato la necessità di lasciare l'acqua perennemente corrente.
Sono veramente basita! Si fa tanta fatica a fare tutto il possibile per usare tutto al meglio, sfruttare tutto al meglio, buttare il meno possibile e comunque al meglio!!!
E poi??? Mi chiedo quale stronzo possa aver mandato una direttiva del genere!!!!
In queste situazioni mi sento veramente inutile.
Ma poi non capisco neanche chi lavora lì!! Ho lavorato per qualche giorno con un cuoco che lasciava spessissimo l'acqua aperta; mi irritavo in un modo... non potevo fare a meno di andare a chiuderla il prima possibile. Ma mi dava fastidio proprio fisicamente. Boh, forse sono io..
Se volete leggervi l'articolo su La Stampa...ecco

domenica 5 ottobre 2008

Mousse feta e pinoli

Questa mousse ha sempre un successo strepitoso, solo alla mia mamma non piace perchè non ha una passione per la feta.
La foto è di cellulare, ancora non riesco ad abituarmi ad andare in giro con la macchina fotografica, e siccome questa mousse l'ho fatta l'ultima volta per un aperitivo a domicilio, è andata così..

Dunque
Ingredienti:
150g di pinoli
500g di formaggio feta
185 ml di panna fresca
2 cuc,ni di pepe macinato grosso
10-15 g di menta fresca tritata
un bel pugno di aneto fresco tritato o di barba di finocchio in mancanza
un bel ciuffo di prezzemolo tritato

Tostare in forno i pinoli per 3-5 min fino a farli dorare e lasciar poi raffreddare.
Trasferire i pinoli nel mixer e tritare grossolanamente.
Unire il formaggio, la panna e il pepe e frullare fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungere le erbe e amalgamare ancora.
Ricoprire interamente il recipiente scelto di pellicola trasparente e versarvi dentro il composto facendolo aderire bene ai bordi del recipiente.
Lasciare in frigo almeno un'ora, ma dipende dalla profondità della forma, io per sicurezza di solito lo lascio una notte intera; deve diventare ben compatto.
Dopo aver fatto tornare la mousse a temperatura ambiente, servire accompagnando con piccoli tost, cruditè...
Si può preparare con un anticipo massimo di due giorni.