sabato 31 gennaio 2009

Frappe di Marietta


Oggi prima scorpacciata di carnevale e devo dire che l'accuso ancora tant'è che non cenerò, ma prima o poi dovevo provare. Erano anni che tutti mi millantavano della meraviglia e perfezione di queste frappe. Marietta era stata la donna di servizio dei nonni rimasta celebre soprattutto per questa ricetta. Devo dire che io non sono mai impazzita per le frappe, ma oggi mi sono veramente ingozzata!
Con questa ricetta vorrei partecipare alla raccolta di Carolina.

500 g di farina 00
30 g di strutto
2 tuorli
1 uovo intero
1 cucc. di zucchero
vino bianco tanto da ottenere un impasto della consistenza della pasta all'uovo, io ne avrò usato un piccolo bicchiere

Impastare bene e far riposare la pasta coperta da pellicola per una mezz'ora ( la mia ha aspettato un'ora e mezza e penso che le abbia giovato). Tirarla con la nonna papera ( la macchina per la pasta) sottile sottile, all'ultimo buco. Mi raccomando le frappe sono buone quando sono proprio dei veli! Tagliare con la rotella dentellata a rombi o rettangoli, fare la classica fessura in mezzo sempre con la rotella e friggerle in olio fondo man mano che si fanno. Far scolare su carta assorbente e spolverare di zucchero a velo ancora da calde.
Io avevo bisogno di parecchio olio per friggere anche altre cose di cui poi parlerò ed ho usato ( sotto consiglio del libro di Salvatore DeRiso) parte di olio di arachidi e parte di strutto, per la precisione 2 lt d'olio e 300 g di strutto ( nonostante lui consigli un 70% d'olio e 30% di strutto).

giovedì 29 gennaio 2009


Stasera al ristorante si è avvicinato un venditore ambulante di rose. Niente di strano, ce ne sono tanti, se non fosse che era italiano. C'è chi mi dice :"Sei troppo giovane", ma io uno italiano non l'avevo mai visto. Segno dei tempi.
Notte a tutti

mercoledì 28 gennaio 2009

Dolcetti di pandoro

Lì sul tavolo della cucina languivano un avanzo di pandoro e uno di panettone che proprio non avevamo più voglia di mangiare. E allora oggi li ho fatti fuori entrambi in un colpo solo con mia grande soddisfazione!

Per circa 20 palline:
2 fette di pandoro
2 fette di panettone
35 g di cacao amaro
3 cucc. di zucchero a velo
2 uova
un goccio di latte

Ho sbriciolato le fette di pandoro e panettone tra le mani, unito il resto degli ingredienti e formato delle palline con l'aiuto di due cucchiaini. Mettere su una teglia con carta forno e infornare a 180° con forno ventilato per circa 10 minuti. E voilà!! Morbidi, carini, piacevoli.Un modo per liberarsi degli ultimi avanzi delle feste prima che arrivino le frappe!!

venerdì 23 gennaio 2009

Ragazzi sono in partenza, ho il treno tra un'ora per Milano. Vado a trovare mia cugina che è la ragazza che si è salvata dalla spedizione sull'Aconcagua. Non mi piace mai andare a mani vuote a trovare una persona, così mi sono data all'ennesima produzione biscottifera, ed ecco il risultato.
Che dite le piacerà??
E guardate che bel pacchetto che son riuscita a fare grazie all'idea di Scriccia!! Grazie davvero, sono proprio soddisfatta.

Buon weekend a tutti, ci vediamo lunedì!
Un bacio

giovedì 22 gennaio 2009

Salsicce di tacchino con cipolle alla birra

Detesto preparare dei piatti la sera: le foto mi vengono una schifezza.Ma tant'è. In compenso queste salsiccette sono venute proprio buone!
Ingredienti per 2 persone:
4 pezzi di luganega di tachino
4 piccole cipolle di tropea
33 cl di birra
1 cucc. di aceto bianco
1 cuc.no miele
olio
sale
pepe

Tagliare a fettine sottili due delle 4 cipolle e mettele a rosolare insieme alle due intere in un cucchiaio d'olio. Bagnare con la birra, portare a bollore e unire miele e aceto. Aggiungere un bel bicchierone d'acqua e stufare lentamente fino a che le cipolle intere non saranno tenere. Ci vorranno circa 45 min. e l'aggiunta di ancora un po' d'acqua.
In un padellino a parte rosolare le salsicce e poi unirle alla salsa di cipolle.
Teoricamente queste salsicce alla birra andrebbero accompagnate ad un bel purè, ma io ho deciso di servirle con le magnifiche palline di Profumo di Sicilia.


martedì 20 gennaio 2009

Premio- meme


Girando tra i blog guardavo vogliosa questo bel meme o premio che sia!! Speravo che qualcuno me lo girasse e finalmente la cara Mirtilla mi ha accontentata.
Le regole sono queste:
indicare 8 cose che ci prefiggiamo di fare nel 2009
girare il meme ad altri 8 blog
Dunque partiamo subito con i buoni propositi:
  1. tornare a frequentare la mia palestra che continuo a pagare inutilmente mese dopo mese (!) e perdere quei 7 kg che mi mancano dal mio obiettivo
  2. cercare di far fare qualche passo avanti alla mia vita che mi sembra sostanzialmente poco cambiata dai miei 18 anni
  3. riesumare il mio bel lievito madre dal congelatore e avere tempo anche per lui
  4. non avere più l'impressione che le giornate e le settimane mi sfuggano tra le mani, ma soppesare e godermi meglio le cose che faccio e che mi accadono, magari rinunciando a qualcosa
  5. organizzarmi per il trasporto della frazione organica dei rifiuti da casa all'asilo dove posso imbucarla e riciclarla
  6. rifare l'orto in giardino che nel 2007 mi aveva dato tante soddisfazioni
  7. riuscire a leggere di più e non quasi esclusivamente nei periodo di vacanza
  8. allargare il mio giro di amicizie
Ed ora i blog:
  1. La Dolcetteria
  2. Monolocale in centro
  3. Sfizi in tavola
  4. Pippi
  5. Il mondo di Luvi
  6. Il giulebbe
  7. Caffeine for two
  8. Con un poco di zucchero

lunedì 19 gennaio 2009

Torta polenta e limoncello

Questa è stata una domenica a tutta polenta!
D'altra parte detesto quando mi avanza quello sputacchio di farina nel pacchetto. E così ecco questa torta, adattata alle mie esigenze da una ricetta di crumpets di cooker.

175 g di farina 00
75 g di farina di polenta
100 g di mandorle in polvere ( io naturalmente ho usato il mio insostituibile aggeggino del ken)
1 bustina di lievito per dolci
160 g di burro morbido
150 g di zucchero
3 uova
25 ml latte
75 ml limoncello ( io ho usato un liquore fatto in casa fatto di agrumi misti acerbi)
scorza di un limone
un pizzico di sale

Per lo sciroppo
10 cucc. di limoncello
6 cucc. di zucchero a velo
2 cucc. d'acqua

Montare nel robot da cucina il burro morbido con lo zucchero e il sale, unire le uova e poi a poco a poco il mix di farina, polenta, mandorle e lievito. Da ultimo unire la scorza grattuggiata, il latte e il limoncello. Versare in una teglia a cerniera da 24-26 cm di diametro e cuocere a 190° per circa 30 min. Fate comunque la prova stecchino. Una volta cotta spegnere il forno e lasciare dentro ancora 5 min. Far freddare su una gratella.
Per una merenda il dolca va già benissimo così, non resta affatto secco e si mantiene molto bene un paio di giorni in carta d'alluminio.
Ma se lo prevedete come dessert servitelo con lo sciroppino: mettere acqua, zucchero e limoncello in un pentolino e far leggermente addensare. Utilizzare freddo sulla torta.

domenica 18 gennaio 2009

Polenta e salsicce con sugo finto della mamma

Oggi non ci siamo fatti mancare un bel piattone sostanzioso degno di una pigra domenica.
Devo dire sono ancora sono ancora un po' intontita dai fumi delle salsecce!!
Noi per tradizione siamo per la polenta in bianco, servita con burro, formaggi ( toma naturalmente, ma anche stracchino, fontina e gorgonzola), luganega ripassata in padella col vino e le cornette ( o fagiolini) burro e parmigiano. Questa è la polenta che si mangia a Quittengo l'estate, ma non so com'è, quì a Roma stona, e così qui giù si mangia solo quella rossa, con sugo finto e salsicce.
Il sugo è uno dell'Ada Boni, detto "finto" in quanto molto saporito e ricorda il sugo di una buona carne cotta in umido.


Per 6 persone:
500g farina gialla bramata ( a me piace il ruvidino sotto la lingua)
2 lt acqua
1 bicchiere di latte
2 cuc.ni di sale

12 salsicce
1 bottiglia di sugo
2 bei cucchiaioni di triplo concentrato di pomodoro
1 costa di sedano
1 carota
1 cipolla
100 g di lardo ( quì in casa usiamo quello di Arnad)
prezzemolo
1 spc aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
3 cucc. olio
sale

Mettere in una bella pentola di coccio l'olio e un battuto fatto con sedano, carota, cipolla, prezzemolo e il lardo. Far imbiondire e stufare lentamente il battuto e nel frattempo rosolare le salsicce bucate in una padella con aglio e olio.
Eliminare l'aglio e unire al soffritto le salsicce e il sughino che ne sarà uscito. Insaporire bene e sfumare con il vino.
Unire il pomodoro, il concentrato e un paio di bicchieri d'acqua. Salare e cuocere coperto per circa un'oretta, finchè il sugo non si sia ristretto e le salsicce tenere ( verrà piuttosto scuro).
Cuocete la polenta come di consueto nel paiolo di rame per circa 45 minuti mantenendola un po' morbida.
Servire ben caldo coprendo in ogni piatto la polenta con le salsicce e abbondante sugo.
Mettete in conto un bel pisolino pomeridiano dopo!!

sabato 17 gennaio 2009

Cocchetti

Questa è l'ultima ricetta per quanto riguarda i biscottini che hanno accompagnato la coccolata della Befana. Di una facilità quasi imbarazzante, ma molto buoni. Tra l'altro si mantengono veramente bene. Io li ho finiti solo ieri ed erano ancora ottimi.

Per due teglie grandi:
250 g di cocco disidratato in farina
un barattolino di latte condensato ( se potete evitate il Nestlè, io ho usato un ottimo latte olandese)
e poi?..
tutto quì!

Mettere tutta la lunga lista di ingredienti in una ciotola e amalgamare. Con le mani inumidite formare delle palline grandi come piccole noci. Infornare a 180° per 15-20. Devono diventare leggermente dorate.
Questi biscotti appena sfornati sono molto morbidi, è quindi meglio farli raffreddare qualche minuto sulla teglia. Poi una volta freddi diventano duri come pietre e passata qualche ora tornano morbidi. E' dunque consigliabile prepararli il giorno prima.

domenica 11 gennaio 2009

Zuppa di farro spezzato, zucca e cavolini

Per Natale abbiamo ricevuto un bel pacchetto di farro spezzato di Colfiorito che in questi giorni mi guardava dalla dispensa.
Oggi, omplice una zucca moribonda in frigo e un gruzzoletto di cavolini nel freezer ho deciso di inaugurarlo con questa bella zuppetta calda calda.

Per 6 persone:
120 g di farro spezzato
250 g di zucca pulita e a dadini
250 g di cavolini tagliati a quarti
1 patata grattuggiata
50 g di pancetta affumicata
1 costa di sedano
1 carota
1 piccola cipolla
brodo vegetale
sale, pepe, olio

Preparare un soffritto grasso con sedano, carota, cipolla e la pancetta tagliati tutti piccoli piccoli e metterli a stufare lentamente con un goccio d'olio in una bella pentola di coccio. Cuocere una ventina di minuti con l'aiuto di un po' d'acqua bollente. Una volta ben cotto il tutto unire per prima cosa il farro spezzato e farlo insaporire bene. Unire poi zucca, cavolini e la patata. Coprire di brodo vegetale e continuare la cottura a fuoco lento per circa un ora. Salare, pepare e completate con un goccio di olio a crudo. Buon appetito!

sabato 10 gennaio 2009

Stick alle nocciole

Continuo con la serie di biscotti che hanno accompagnato la cioccolata calda della Befana. Devo dire che, nonostante non fossero i miei preferiti sono spariti e non si può negare che fossero perfetti da intingere.
Dunque, per circa 40 bastoncini lunghi circa 15 cm:

125 g di burro morbido
125 g di zucchero a velo (a mio gusto si può anche calare a 100)
1 uovo
50 g di nocciole
250 g di farina

Mettere le nocciole a tostare in forno e, una volta fredde tritarle insieme a un po' della farina fino ad ottenere una polvere finissima. Io ho usato il tritino omogenizzatore del Ken che mi ha gentilmente portato Babbo Natale, se non avete una cosa altrettanto potente che vi garanticsca di ottenre un trito abbastanza sottile vi consiglio di comprare la farina di nocciole in commercio.
In una ciotola unire con le fruste il burro allo zucchero a velo e l'uovo. Unire le nocciole in polvere e infine la farina ( o il resto se ne avete usato un po' per le nocciole ). Coprire con la pellicola e far riposare in frigo per un'oretta.
Preriscaldare il forno a 175°.
A questo punto io ho provato due procedimenti diversi:
  1. ho prelevato un pezzetto di impasto grande come una nocciola e ne ho ottenuto dei cordoncini con le mani sul piano di lavoro. Questo procedimento ha il difetto di far venire gli stick piuttosto irregolari, ma si mantendono più compatti.
  2. Ho messo l'impasto in un sac a poche con una bocchetta liscia piuttosto piccola e ho formato i cordoncini. In questo modo si fa un po' prima anche se l'impasto è un po' duro da spingere con la sacca, vengono molto più precisi di forma, ma forse per consistenza preferisco il metodo manuale.
Non so, scegliete il metodo che preferite.
A questo punto cuocete in forno per 15 min.

mercoledì 7 gennaio 2009

Torcetti classici e neri


Eccomi quì, com'è? Passata la festa...
...si torna alla vita normale. Tutto sommato mi sono fatta un po' sopraffare da queste feste e, una cosa tira l'altra, tra corse e rincorse il mio bel blog è rimasto trascurato. Mi dispiace perchè è accaduto quando è stata pubblicata l'intervista doppia di Panna e Delizia... chissà che brutta figura che ho fatto con chi è venuto a vedere e ha visto l'ultimo post dell'8 Dicembre!!
Ma sarà un caso che oggi abbiamo smontato l'albero ed è arrivato anche il primo post dell'anno.
Comunque, ieri, per festeggiare l'Epifania abbiamo deciso di fare una bella cioccolata calda! E così abbiamo passato il pomeriggio tutti attorno al tavolo tra tazze fumanti di cioccolata peruviana e piatti di biscotti.
Ed ecco i primi, i più buoni e allo stesso tempo quelli che mi fanno più "aria di casa": i Torcetti.
Certo, non saranno gli stessi che si comprano al Biscottificio Cervo ad Andorno o all'emporio (quello di destra) a Campiglia, ma gli si avvicinano incredibilmente!
La ricetta l'ho un pochino modificata da una di Pupi di cooker.


Per circa 30 torcetti bianchi e un'ottantina di torcetti neri:
500 g di farina 00
25 g lievito di birra
25 g di zucchero
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di sale
200 g di burro morbido
125-150g di acqua tiepida
30 g cacao amaro
150g di zucchero per rotolare i biscotti

Io per l'impasto ho usato il ken, ma si può fare tranquillamenta anche a mano.
Setacciare la farina nella ciotola del Ken, unire zucchero, vanillina, sale e, mano a mano che gira il burro morbido. Continuare ad impastare e unire a poco a poco l'acqua in cui avrete sciolto il lievito. Regolatevi con la consistenza per la quantità d'acqua (sciogliete il lievito solo in una parte e poi aggiungete il resto se serve), deve venire un impasto piuttosto morbido, tipo quello di un pane al burro, non so se rendo l'idea.
Lavorare circa 5 minuti e poi dare gli ultimi giri a mano sul piano di lavoro.
Dividere in due l'impasto e mettere quello bianco da parte. Rimettere una metà nel Ken e unire il cacao e un altro goccino d'acqua per tornare alla consistenza dell'impasto bianco.
Mettere i due impasti in ciotole coperte da pellicola a lievitare per circa 1h e mezza. ( A me è stato necessario in realtà arrivare a due ore)
Riprendere l'impasto bianco, dividerlo in due parti e ricavare da ognuna 15 rotolini lunghi circa 20 cm con le punte leggermente assottigliate. Sovrapporre le due estremità dei rotolini schiacciando leggermente per ottenere la forma tradizionale.
Passare nello zucchero semolato e posare sulla teglia. Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 15-18 minuti. Far freddare sulla gratella.
Per la versione nera ho preso dall'impasto dei pezzetti grandi come nocciole da cui ho ricavato dei rotolini lunghi da 10 a 15 cm lasciati poi dritti. Vanno più sottili di quelli bianchi. Passare nello zucchero, per questi sottili basteranno 10 minuti di cottura.