domenica 26 aprile 2009

Passeggiata tra un mare di peonie

Oggi domenica tranquilla e, nonostante il tempo che ci ha risparmiato per miracolo siamo andati a Vitorchiano (Viterbo) per un giro guidato in un enorme vivaio specializzato.
Il tema... le peonie!!!
Appena aperta la portiesa della macchina sono stata invasa da un profumo veramente palpabile. Disgraziatamente dopo un po' mi sono assuefatta.
Ma ecco qui un escursus della nostra bella passeggiata.
Una veduta sulle peonie arboree..

...quelle erbacee,

un pratone di varietà erbacee più "indietro", ma già un mare di boccioli



poi







Uno spettacolo vero???
E per finire un qualcosa che ci assicurerà che tutto questo possa continuare e se possibile ancora migliorare: un bel calabrone ben inzuppato di polline.
Un bacio a tutti

sabato 25 aprile 2009

Risotto borragine e stracchino stagionato


L'altro giorno ero al mercato biologico che si tiene ogni terza domenica del mese all'ex Mattatoio qui a Roma. C'erano in realtà poche persone e pochi banchi, ma di certo sarà perche sono poi andata nel pomeriggio e pioveva pure, ma c'era comunque qualche banchetto.
Uno di questi era di un signore piuttosto pittoresco che dice di aver ispirato Obama per il suo orto alla Casa Bianca... Ma insomma, curiosità a parte aveva una bellissima cassetta di borragine che non mi sono lasciata sfuggire. Purtroppo gli avventori subito prima di me si sono prosciugati tutte e tre le cassette di carciofini mignon!!
Morale della favola da questo acquisto più quello ( sempre a questo mercato) di un meraviglioso stracchino stagionato che non avevo mai provato, è nato questo risotto.


Per due persone:
2 scalognetti
una spruzzata di vino bianco
160g di riso
2 belle manciate di borragine lavata e tritata grossolanamente
60-70g di stracchino stagionato
brodo vegetale
30g di burro
sale, pepe

Tritate gli scalogni e metteteli a rosolare nel burro. Sfumate con il vino bianco e una volta ben evaporato unite la borragine. Lasciate appassire per qualche minuto. Unite il riso e portate a cottura come di consueto con il brodo vegetale. A cottura ultimata e a fuoco spento unite il formaggio a dadini, chiudete con il coperchio e lasciate a pensare ancora un paio di minuti. Date un'ultima girata, regolate di sale e pepe e servite.

lunedì 20 aprile 2009

Sua maestà il Ragù


Ecco qui. Forse vale la pena fare un buon ragù anche solo per la soddisfazione di star lì davanti a guardare il lento borbottio della pentola, estremamente rilassante e appagante.
Devo dirlo, sono piuttosto orgogliosa del risultato!!!
Dunque la base e i trucchi sono pari pari riportati religiosamente dai miei appunti del corso con le Sorelle Simili, io poi ho fatto una piccola giunta che mi aiutasse ad avvicinarmi al piatto finale a cui era destinato il ragù.

Per una dose generosa di ragù.(non ha senso fare tutto questo lavoro per una dose da due, bisogna puntare allo stoccaggio in congelatore. Disgraziatamente a me non è avanzato. )

250 g di macinato di manzo
250 g di macinato di maiale
2 cucc. cipolla tritata
2 cucc. sedano tritato
2 cucc. carote tritate
1 fegatino di pollo
75 g di pancetta stagionata non aromatizzata
25 g di burro
400 g di passata
2 bicc. di latte
2 bicc. di brodo
2 bei cucc. abbondanti di estratto di pomodoro siciliano ( per chi avesse la disgrazia di non trovarlo, lo può sostituire con il concentrato di pomodoro più concentrato possibile)
1/2 bicchiere di vin bianco secco
2 cucc. olio
sale, pepe, noce moscata

E' importante tritare le verdure separatamente, perchè andranno messe in padella in tempi diversi. Iniziamo:
Mettere nella padella l'olio, unire la cipolla e rosolare lentamente. Dopo che la cipolla avrà perso un po' del suo umore unire il sedano e poi la carota. Questi due sono quasi privi di umore, e se si mettesse tutto insieme l'odore di cipolla diventerebbe preponderante. Appena il fondo sarà pronto unire la pancetta tritata fine e rosolare per un minuto.
Nel frattempo avrete preparato il fegatino: va pulito estremamente bene, eliminando ogni filino verdognolo. Dopodichè schiacciarlo con un coltello pesante per mettere in evidenza le nervature interne e raschiare le polpa con la punta del coltello. Alla fine otterrete una crema.
Portare le verdure sul bordo della padella e mettete al centro il fegatino, schiacciarlo e farlo cuocere. Mescolare con le verdure solo una volta rosolato, in questo modo le verdure non prenderanno troppo il sapore del fegato.
Alzate il fuoco al massimo e cominciate ad aggiungere la carne un poco alla volta facendola rosolare man mano, spostandola continuamente per far evaporare il liquido. Una volta rosolata la prima porzione di carne liberare il centro della padella e aggiungere man mano la carne rimanente. Io ho cotto tutto in quattro botte.
A cottura ultimata aggiungere il vino versandolo sulle pareti della padella in modo che si riscaldi prima di raggiungere la carne. Io per sicurezza l'ho scaldato prima 20 sec. al micro. Non versatelo tutto in una volta e fatelo evaporare bene.
A questo punto unire il latte caldo in due o più riprese e fatelo assorbire completamente fino ad ottenere una crema. Il latte ammorbidisce la carne che comunque mantiene il profumo della rosolatura.
Trasferire il tutto in un tegame più stretto e alto ( io ho usato un coccio) per evitare che evapori troppo velocemente.
Unire il brodo e il pomodoro caldi ( diluire l'estratto nel brodo montre lo si scalda), sale, pepe, noce moscata e il burro (a questo punto in modo che fonda lentamente, non si separi in fasi e rimanga dolce).
Regolare il fuoco al minimo e far sobbollire scoperto per circa due ore.
Buon appetito

martedì 14 aprile 2009

L'erbazzone reggiano


Le torte salate si sa, sono un classico per il pranzo di pasquetta. E questa è una delle mie preferite in assoluto.
Per fortuna l'ho potuta fare al meglio in quanto il mio verdumaio Luigi aveva una bellissima cassetta di erbe miste di campo. ma miste davvero!! C'erano piante che non avevo mai visto!!

La scocciatura di questa torta è solo la pulitura delle erbette, ma se non le avete(o avete fretta) potete usare spinaci, bieta e cicoria miste.
Per una tortiera da 26 cm di diametro:
1 kg di erbette
150g di lardo o pancetta tritati( io di solito faccio metà e metà)
70g di parmigiano
1 spicchio d'aglio
1 manciata di prezzemolo
1 uovo
olio
sale
2 rotoli di pasta sfoglia
Pulire bene le erbette e lessatele in poca acqua. Intanto far rosolare metà del lardo (o se decidete di fare metà e metà rosolate la pancetta) in padella con un pochino d'olio e lo spicchio d'aglio che poi leverete. Scolate le verdure, tritatele e unitele alla pancetta. Unire alla fine il prezzemolo. Togliete la padella dal fuoco e incorporate l'uovo e il parmigiano. Assaggiate e se serve regolate di sale.
Intanto stendete un foglio di pasta sfoglia e foderateci la tortiera. Farcite con il ripieno, coprire con l'altra sfoglia e chiudete bene.
Bucherellate con una forchetta e distribuite sopra il lardo tritato. Mi raccomando, in questo caso se usate proprio il lardo vi viene molto meglio.
Cuocete in forno ventilato a 180° per 45-60 min.

domenica 12 aprile 2009

Una Pasqua di colazione... i pancakes

Ovvero...
i Pancakes:



per 2 affamati
112 g di farina
1 cuc.no di lievito per dolci
1 cucc. di zucchero
1 uovo
150g latte
1 cuc.no di burro

La sera prima unire con una frusta tutti gli ingredienti tranne il burro, coprire la ciotola con la pellicola e andare a dormire.
Il mattino dopo unire all'impasto il cucchiaino di burro fuso e iniziare a cuocere.
Scaldare una padella antiaderente che, se volete, potete ungere con un'idea di burro. Formare i pancakes con un mestolino di impasto e lasciar cuocere da un lato fino al formarsi di tante bollicine sulla superficie, poi girare e terminare la cottura per alcuni secondi.
Alcuni fortunati usano un padellino piccolo piccolo e cuociono singolarmente i pancakes. Io utilizzo o la piastra (senza righe) o una padella da 28 in cui cuocio tre pancakes alla volta. Tutto sommato è meglio poterne fare più alla volta, è un peccato se si freddano.
Mangiateli con il classico sciroppo d'acero, altrimenti nutella, marmellata, ricotta e miele o quello che vi suggerisce la fantasia.


Ho cambiato foto con questa ben più decorosa fatta da mia sorella!

sabato 11 aprile 2009

Quì ciccia tutto!!!

E' quasi un mese che manco da questo blog. Sono stati giorni che si sono susseguiti con un ritmo incessante e asfissiante. Non ho avuto il tempo di far nulla, tantomeno di rilassarmi qualche ora in cucina in pace di dio. Ci voleva il we di pasqua perchè mi riuscissi a riavvicinare.
Ma insomma, se io purtroppo sono stata bloccata e non ho fatto nulla di carino in cucina, il terrazzo ha continuato il suo corso primaverile e, uscendo questa mattina, ho trovato tante piacevoli sorprese. Ed ecco quì dunque una carrellata delle cose che mi ha fatto più piacere veder "cicciare".
Penso che queste immagini siano anche un pensiero carino, un tributo e un segno di rinascita per tutte quelle persone animali e cose che hanno vissuto questi giorni terribili in Abruzzo.
L'arancio...
Il fico...
La bouganville...

L'echeveria...
Il nocciolo ritorto...
E questo???
Ora va meglio?? E' cresciuto un po'... è un ginko biloba!!!
E infine la mia gioia e la mia allegria!!! Così come è stata fino a qualche giorno fa!
E adesso, che ha tirato su il capino, o per meglio dire... la cresta!!! E' una strelizia, o cresta di gallo!!!
E questo è solo l'inizio! Può solo ancora migliorare!!
Un bacio e buona Pasqua a tutti!!!