martedì 29 settembre 2009

Più che un dado un concentrato vegetale

Oggi mi vergogno a confessarlo, ma da piccola ero un'incredibile mangiatrice di dado! Sì, quello bieco e sordido del supermercato. Non solo ne mangiavo sempre un angoletto prima che la mamma loi utilizzasse, ma ogni tanto ne rubavo uno intero dalla credenza e me lo tenevo nascosto dietro al piedino del divano da sbocconcellarmi durante il film serale.
Ho ancora in bocca la sensazione della lingua completamente cotta dal sale!!!
Ma tant'è, ora sono cresciuta e so come viene fatto un dado: ho smesso .
Certamente ai bimbi dell'asilo non darei mai un dado industriale, ma un insaporitore in tanti casi cambia proprio la vita. E così girando in rete ho dato un'occhiata alle varie ricette e mi sono fatta un'idea. Questa è la mia versione.

Il Concentrato vegetale
Per circa 1Kg:
250 g cipolle
250 g di zucca
250 g zucchine
300 g carote
200 g di sedano comprese un po' di foglie
2 foglie grandi di finocchio più le sue barbe
25 g di erbe fresche ( Salvia, rosmarino, basilico, prezzemolo)
un giro d'olio e.v.o.
100 g di sale grosso

Tritate finemente con il robot da cucina tutte le verdure e mettetele insieme al resto degli ingredienti in una pentola d'acciaio dal fondo spesso o in una di coccio.
Cuocete coperto per almeno un'ora e mezzo a fuoco basso. ( Se si usa la pentola a pressione la cottura si riduce a 30 min.)
Frullate bene con un frullatore ad immersione e finite di addensare sul fuoco sempre mescolando. Alla fine si dovrà ottenere una densità simile ad un purè.
Invasate caldo in vasetti sterilizzati. Si conserverà da 3 a 6 mesi.
Io, considerando l'uso notevole che ne farò in asilo, non ho usato barattoli ma semplicemente contenitori in vetro che ho poi messo in freezer. L'alta percentuale di sale fa sì che il composto non si solidifichi del tutto e che si possa prendere comodamente con il cucchiaino.
Da questo concentrato sale un profumo davvero incredibile, temo proprio che tornerò ad essere una "mangiatrice di dado"... ma che dico,... di concentrato!!!!!

sabato 26 settembre 2009

Un motorino che sa di pane

Ho peccato di ingenuità e di ottimismo. Qualche settimana fa ho pensato che tutta la situazione che mi stava attravarsando sarebbe durata per sempre. Però ho pensato che mi avrebbe portato se non altro un fatto positivo: con l'inappetenza e la nausea che mi aveva colpito speravo che avrei perso almeno 15 chili!
E invece no. Tempo qualche giorno e per disgrazia (o per fortuna) ho ritrovato il piacere per il cibo e per la mia cucina.
Ed eccomi quì, allora, con il mio forno che va "a tutta callara".
Mi sono resa conto di non avervi ancora presentato la mia essenza più rosa: il mio motorino!!
E allora eccolo quì, in occasione dei suoi 5000 Km.

Il mio bel motorino elettrico mi ha dato tantissime soddisfazioni, non tornerei indietro per nulla al mondo! Certo, all'inizio ho dovuto un po' adattarmi alle sue esigenze e ai suoi ritmi, ma direi che da parecchio ormai siamo giunti ad una bella intesa.
Mi sono anche quasi abituata ad un colore così shock che mi sono sempre sentita poco addosso. Ma il fatto che sia rosa lo ha reso molto più visibile ed ha permesso che molta più gente mi chiedesse delle sue caratteristiche e della mia esperienza con un motorino elettrico. Sono felice ed orgogliosa di questa scelta se ho convinto a passare all'elettrico anche solo il 5% delle persone che mi hanno chiesto informazioni.

Detto questo l'altra sera avevo una cena da mia sorella per cui dovevo preparare un po' di pane. Appena sfornato l'ho infilato in una sacca di cotone e sono partita via in motorino.
Mi sono ritrovata ad avere un motorino che non solo non spuzzacchia e starnazza, ma lasciava addirittura una profumatissima scia di pane appena sfornato. Dovevate vedere la faccia dei motorini dietro di me!!

Ma ora passiamo al sodo. Ho fatto un bel pagnottone alle patate usando come ricetta base quella di Luvi.


PANE ALLE PATATE
Per 2 bei pagnottoni:
1 kg farina O
225 g di fiocchi di patate
40 g di latte in polvere
25 g di lievito di birra
20 g di sale
30 g di zucchero
50 g di strutto
850 g d'acqua tiepida

Mescolate l'acqua con lievito e zucchero. Iniziare ad impastare farina, fiocchi e latte in polvere con questa miscela. Una volta amalgamato, e quindi protetto il lievito, unite il sale e infine lo strutto. Impastare per una decina di minuti con il Ken ( a mano un po' di più).
Formate una palla, ungetela di strutto e mettetela a lievitare in una bella ciotola coperta di pellicola ( ma non a contatto). Lasciate riposare 1h.
Passato questo tempo dividete l'impasto in due e, ognuno di questi due pezzi ancora in due nella misura di 1/3 e 2/3. Otterrete così 4 pezzi , due più grandi e due più piccoli.
Io ho preferito la forma rotonda, rinunciando alla spiga. Lasciate lievitare i 4 pezzi rotondi coperti da un telo per una ventina di minuti.
Passato questo tempo mettete i pezzi grandi in due teglie separate, create un piccolo affossamento al centro in cui poggerete i pezzi più piccoli. Coprite ancora e fate lievitare un 40 min. Subito prima di infornare incidete il pane e spolveratelo di farina

e a questo punto cuocete in forno ventilato a 210° per circa mezz'ora.
Naturalmente ho dovuto cuocere in due tranche i pani, e quindi il secondo ha aspettato mezz'ora in più, ma secondo me è riuscito leggermente meno bene del primo, ma era comunque ottimo.




martedì 22 settembre 2009

Sfoglia baccalà e broccoli

Per 3 persone:
1 rotolo rettangolare di pasta sfoglia
200 g di baccalà ammollato
200 g di cime di broccolo siciliano
1 pomodoro
1 uovo
2 cucc. d'olio e.v.o.
3 cucc. di parmigiano
1/2 cipolla
sale e pepe

Spellate il baccalà e spezzettatene la polpa. Tritate la cipolla e mettetela a soffriggere con l'olio, unire la polpa di baccalà e rosolatela qualche minuto.Tritate il pomodoro, unitelo al soffritto, salate, pepate e cuocete coperto a fuoco basso per 15 min.
Nel frattempo lessate i broccoli, scolateli e tritateli grossolanamente. Uniteli al pesce e spegnere il fuoco.
Lasciate intiepidire e quindi unite il parmigiano e metà dell'uovo sbattuto ( tenete da parte il resto).
Versate il composto sulla pasta sfoglia disponendolo solo su metà della pasta,

ripiegate sopra l'altra metà della pasta e sigillate bene.
Spennellate con il resto dell'uovo e bucherellate la superficie.
Infornate per circa mezz'ora a 190°.
E' buona sia calda che tiepida.

mercoledì 16 settembre 2009

La stevia

Sono arrivate, sono arrivate!!!
Da tempo cercavo di comprare piantine di stevia, ma non è affatto facile trovarle in giro per vivai. Finalmente ho trovato un vivaista online (Ditta Savoini)di una gentilezza e disponibilità davvero disarmate! Pensate che le piantine sono state spedite (e sono arrivate) prima ancora che io avessi ricevuto i dati per il bonifico. Persone così davvero fanno rivalutare il genere umano.
Su queste piante in rete si sono spesi fiumi di parole, in quanto protagoniste di una diatriba infinita sulla leggittimità del loro uso come additivo alimentare.
Comunque, io mi sono fatta un'idea della faccenda ( e le ho comprate) e adesso aspetto solo di fare la prima stesa di essiccazione per ottenere il mio dolcificante naturale.
Se volete approfondire la conoscenza di questa piantina vi consiglio di dare una letta quì, quì e quì.
Un bacio a tutti

domenica 13 settembre 2009

Pasta fredda ai doppi pomodori

Dopo una vita insieme, forse 10 anni, è finita una storia. Mi sembra tutto surreale, mi sento come galleggiare in una bolla, senza capire granchè. Il tempo è molto vuoto anche se una persona saggia mi ha detto che il tempo non è vuoto, ma in realtà semplicemente mio.
Dopo tanto tempo è come se mi avessero amputato qualcosa. Non riesco a sentire musica, ogni canzone sembra parli di te. La mattina appena svegli è il momento peggiore, sul letto la mente ti si affolla di pensieri e ricordi a raffica. Incredibilmente non ho neanche fame. Io che di solito mi sono sempre buttata sul cibo, che fossi felice o infelice, ora mi trovo praticamente a mangiare a forza, non ho voglia neanche di cucinare.
Ma tant'è, almeno per i bimbi devo preparare qualcosa. E così ecco questa pasta, che è il risultato di una variazione di una mostrata alla prova del cuoco. Chissà, visto il tempo e le previsioni forse è anche l'ultima pasta fredda.
PASTA FREDDA AI DOPPI POMODORI
7 pomodori secchi
4 pomodori a grappolo
1 cuc.no cipolla di tropea tritata
peperoncino
olio
basilico
origano
1 cucc. aceto bianco
300 g di mezze penne
200 g mozzarella di bufala

Tritate i pomodori secchi e metteteli in una ciotola a marinare per 1h con 4 cucc. d'olio, un pochino di peperoncino e 1 cucc. d'origano.
Sbollentate i pomodori freschi, eliminate pelle e semi e tagliateli a cubetti.
Metterli a marinare in una seconda ciotola con la cipolla di tropea, 6 foglie di basilico spezzettato, l'aceto e sale. Irrorare con olio abbondante e lasciar stare anche questa ciotola quì per un'oretta.
Cuocere al dente la pasta in acqua ben salata, scolarla e bloccare la cottura in acqua fredda.
Condire con le due marinate ( probabilmente sarà necessario non mettere tutto l'olio della marinata dei pomodori freschi) e con la mozzarella tagliata a dadini. Far riposare un po' per far amalgamare i sapori e servire. Come quasi tutte le insalate di pasta è forse meglio il giorno dopo.
Naturalmente se la fate per i bimbi eliminate il peperoncino e moderatevi con cipolla e aceto.

E scusate per la sfogata iniziale..
un bacio

domenica 6 settembre 2009

Pesche alla piemontese

E' la fine della stagione delle pesche e da tradizione la mamma va al mercato in tarda mattinata a prendere una bella cassetta di pesche spaccarelle, possibilmente a pasta gialla.
E questa è la degna fine che fanno:
Le pesche alla Piemontese
Per 6 persone (12 mezze pesche):

7 pesche
1 tuorlo
1 noce di burro
1.5 cucc. di zucchero
5 o 6 amaretti
1 bel cucc. di cacao amaro ( facoltativo ma molto raccomandato!)

Tagliare a metà 6 delle 7 pesche e scavarne un po' della polpa fino a mantenere uno strato di non più di un centimetro.
Frullare la polpa tolta con quella della settima pesca sbucciata e fatta a pezzi e la noce di burro.
Unire a questo composto lo zucchero, il tuorlo, gli amaretti sbriciolati grossolanamente e se si vuole il cacao. Noi di solito facciamo metà delle pesche senza e prima di fare la seconda metà uniamo i cacao.
Distribuire il composto tra le pesche e infornare a 180° per circa un'ora. Naturalmente il tempo di cottura varierà a seconda del grado di maturazione delle pesche: più le pesche sono mature e più i tempi si accorceranno.
Sono ottime sia calde che fredde di frigo e si congelano perfettamente una volta cotte. Quando si vorrà basterà farle tornare a temperatura.

sabato 5 settembre 2009

Il ritorno

Eccoci quì.
E' stato un mese molto pieno; se vogliamo delle vacanze perfettamente sfruttate con un andirivieni di ritorni e partenze incalzati, rovinati purtroppo, però, da un brutto fatto di ladri che mi ha appesantito il cuore durante la seconda metà delle vacanze.
Ho iniziato con una settimana a casa, a Quittengo, tra grandi mangiate, una nonna scordarella e l'incontro con uno di quei vecchi amici con cui ci si ritrova esattamente come se ci si fosse lasciati il giorno prima!
Detesto andar via di là: ci sto bene come in nessun altro posto!
Il brusco ritorno a Roma per 24h ( il tempo di una lunga denuncia dai carabinieri) e via al mare con Fabio a Castiglioncello.
Una settimana di ozio puro attorniati da un mare veramente da sogno!! Una bellissima spiaggia che deve la sua Bandiera Blu curiosamente alla presenza della storica fabbrica della Solvay e ai suoi scarichi ( si sa, il bicarbonato fa miracoli per sbiancare ). Il risultato è un mare incredibile e una sabbia bianchissima che dà la sensazione di stare ai Caraibi avendo risparmiato 3000€ di viaggio!!!
Di anuovo 24h a Roma per un cambio bagagli e via di nuovo alla volta dell'Andalusia per il tradizionale giretto con papà.
Città bellissime e una puntatina per un tuffo nell'Atlantico!!
Sono rimasta affascinata da quelle città caratterizzate da viuzze strette su cui si aprono, tramite porte nascoste, bellissimi giardini e patio freschi e silenziosi.
Tapas a gogò e un caldo da schiantare.
In parte sono anche contenta di essere rientrata, anche se il rientro mi obbliga, quest'anno più che mai, a riaffrontare i problemi insorti durante l'estate e i vecchi, latenti, di cui si ha sempre paura.
Spero che il ritorno tra i miei bimbi lunedì mi renda tutto più leggero.
Un bacio a tutti