martedì 30 marzo 2010

Il Bilbolbul per un Giorno no!

Già ieri sera quando sono andata a dormire alle due passate, dopo aver seguito i risultati delle elezioni, mi era chiaro che stamattina non mi sarei alzata di buon umore.
Mi ritrovo davanti al supermercato ad aspettare come ogni giorno l'apertura. Il supermercato, come ogni cosa ha i suoi habitué, e con essi , i suoi discorsi così zeppi di luoghi comuni da lasciarmi sempre basita. Di solito l'ipod o la radio mi evitano di ascoltare questo chiacchiericcio da bar della peggior specie, ma oggi non avevo nulla. Sento due tipi che parlano delle elezioni:" Alimortà' ma hai visto, la Bonino nun gliel'ha fatta!" E l'altro risponde con una sottomessa alzata di spalle e un:" Vabbèddai, pensa alla batosta che avemo dato all'Inter."
Resto così come una scema, roba da appenderli per i piedi!
Non finisce qui: altre due tipe si incontrano e una chiede all'altra:" Embè, chi ha vinto alla fine?" E l'altra:" Emma". Sto per dire qualcosa quando un'altra signora si intromette e dice:" Ma no, guardate che alla fine ha vinto la Polverini". Le due si guardano e una precisa:" Macchè, guarda che ad Amici ieri sera ha vinto Emma!"
Veramente non ci si crede, anche se questi piccoli dialoghi che disgraziatamente mi è toccato sentire stamattina, mi hanno sbattuto in faccia il livello cui è giunta una bella fetta di paese purtroppo.
Una fetta di persone (che abbiano votato o no, che risultino vincenti o no)che in un momento delicato come questo considerano delle elezioni così importanti meno di una partita di calcio, di un Talent in Tv o di un Biagio Antonacci ospite.
Sinceramente non so che pensare, oltre che maledire tra me e me quelli che invece di andare a votare hanno affollato il litorale.
Ora mi trovo mio malgrado in una città che mi piace sempre meno. Unico piccolo ( ma davvero micro!!) sollievo di tutta questa storia è non avere intorno un ragazzo che gongola dei risultati.
Ora ho davvero bisogno di un comfort food. Qualcosa di buono, dolce e cioccolatoso che addolcisca un minimo tutti questi pensieri, tra l'altro, mi rendo conto, un po' confusi.
Cosa meglio di un dolcetto classico di casa abbandonato negli ultimi anni e ritirato fuori dal cassetto di recente.

E' un classicone dell'Ada Boni, il Talismano. Una di quelle ricette che per tante volte che la fai non ce n'è una in cui non pensi: accidenti, ma mi sarò scordata qualcosa? E leggi e rileggi ogni volta incredula l'esiguo elenco di ingredienti.
Tranquilli, non manca niente, verrà perfetta.
Questa torta ha il gran pregio di un bassissimo grado calorico ( circa 200 Kcal a porzione), naturalmente considerando che è un dolce al cioccolato. Da una torta davvero non si può pretendere di meno!

Bilbolbul

Per 8 persone:
200 g di farina 00
250 g di zucchero a velo
100 g di cacao amaro
la buccia grattata di 1 arancia
una punta di cuc.no di cannella
1 bustina di lievito per dolci ( nella ricetta originale 4g di bicarbonato e 4g di cremortartaro)
250 g di latte
burro per ungere e pangrattato

Imburrate e impangrattate una teglia a cerniera da 22-24 cm di diametro. Il pangrattato al posto della farina darà una sensazione di croccante sui bordi della torta molto piacevole.
Setacciate la farina, lo zucchero, il cacao e il lievito, unite la buccia d'arancia e la cannella. Diluite con il latte e amalgamate bene senza però lavorare troppo. Il composto verrà piuttosto consistente, più di un normale ciambellone o di un muffin, ma tranquilli, va bene così, non aggiungete latte.
Distribuite il composto nella teglia e cuocete in forno caldo a 180° per circa 30 minuti. Fate comunque la prova stecchino e poi fate freddare su una gratella. Ah, il bilbolbul si mantiene benissimo il giorno dopo e anche quello dopo ancora!




mercoledì 24 marzo 2010

Patate Hasselback

Lo so, è più periodo da insalatine dietetiche che da ciccione patate burrose! Ma queste patate le ho fatte qualche tempo fa e tutto sommato, per chi se le può ancora permettere, vanno ancora bene! Io ora in effetti sono a insalatina e pollo!
La ricetta di queste perticolari patate svedesi permette di ottenere delle patate estremamente croccanti all'esterno e morbide al centro. Si sa, il burro fa miracoli!!

Patate Hasselback

Per 5 persone:
10 patate piccoline
4 cucc. di burro fuso (se avete il burro salato è perfetto)
50 g di parmigiano
pangrattato
sale, pepe
Pelate le patate, tagliate una piccola fettina alla base per renderle stabili e infilate uno steccone a 1 centimetro di distanza dalla base. Affettate la patata molto sottilmente arrivando con il coltello a toccare lo stecchino. Naturalmente più farete sottili le fettine più verranno croccanti; io non supererei i 2 mm,
anzi, se avete un buon coltello affilato rimarrei più intorno al millimetro.
Sfilate lo stecchino dalla patata appena affettata, mettetela in una bacinella piena d'acqua e proseguite con le altre.
Sciacquate più volte le patate "sfogliando" bene con le dita sotto l'acqua le varie lamelle. Quest'operazione è molto importante perchè permette di eliminare l'amido e fa si che le fettine restino ben separate in cottura.
Sistemate le vostre patate sulla teglia, salate, pepate e mettete in forno caldo 200° per 10 minuti.
Passato questo tempo tirate fuori, irrorate con il burro fuso e rimettete al forno per altri 20 minuti. A questo punto spolverate con pangrattato e parmigiano e abbiate l'accortezza si ribagnare le patate con il burro che sarà colato sul fondo della teglia. Finite di cuocere ( ancora mezz'ora circa).

giovedì 18 marzo 2010

Laugenbrot

Non c'è dubbio, ho un debole per i pani con i semini e con una bella crosticina scura che ricorda quella dei pretzel o quella dei bagels.
La ricetta non è mia, ma l'ho trovata qui. Comunque per comodità la riposto, sotto esplicita richiesta..
Io li ho preparati per un dopocena in piedi, quindi la dimensione canonica non era adatta, io ne ho fatto una versione mignon!
Panini Laugenbrot:
(dose per circa 33 mini panini)
300 g di farina O
200 g di farina OO
15 g di lievito di birra fresco
270 g d'acqua tiepida
1 cuc.no di malto
40 g d'olio e.v.o.
10 g di sale
granaglie varie per decorare

Soluzione per la bollitura:
1 lt d'acqua
4 cuc.ni di bicarbonato
2 cuc.ni di sale
1 cuc.no di zucchero

Sciogliere lievito, malto e qualche cucchiaiata di farina nell'acqua e far riposare 15 minuti, dopo i quali il vostro lievitino avrà un aspetto bello spumoso e "vivo".
Mettere nel Ken il resto di farina, unite il lievito e iniziate ad impastare. Una volta che tutta l'acqua sarà stata assorbita nell'impasto, e quindi il lievito sarà protetto dalla farina, potrete unire l'olio e il sale. Lasciate impastare una decina di minuti. Formate una palla e mettetela a lievitare in una ciotola unta per 30 minuti.
Passato questo tempo formate delle palline da circa 25 g ( potete aumentare fino a 40 g se avete bisogno di un formato maggiore) e lasciate riposare ancora 10 minuti.
Nel frattempo preparate la soluzione mettendo a scaldare l'acqua. Una volta giunta ad ebollizione unite bicarbonato, sale e zucchero. E' proprio il passaggio di bollitura un una soluzione di bicarbonato che dà ai panini il loro caratteristico colore e sapore.
Gettare le palline nella soluzione in ebollizione poche alla volta e cuocete per 30 secondi. Il "metodo Boris" in questo caso funziona perfettamente. Boris naturalmente è il protagonista del film di Woody Allen Basta che funzioni , in cui è un logorroico ipocondriaco convinto che l'unico modo per combattere i germi sia lavarsi le mani nello stesso tempo necessario a cantare 2 volte "Tanti auguri a te". Ecco. Anche in questo caso canticchiare due volte questo motivetto segna il tempo perfetto senza bisogno di guardare in continuazione l'orologio.
Ah, naturalmente durante la bollitura rivoltate una volta le palline in modo tale che la cottura sia omogenea.
Scolatele e posatele sulla teglia, con una lama affilata fate dei tagli e guarnite i panini con i semini che volete. Io ho scelto sesamo, papavero, lino, semi di zucca e sale grosso affumicato.
Cuocete in forno caldo a 210° per 15-20 minuti ( a seconda della demensione scelta per i vostri panini).

domenica 14 marzo 2010

Micro profiterol salati


Ieri è stato il compleanno di mia sorella e quest'anno più di altri è stata l'occasione per sbizzarrirsi in cucina e farsi una bella "chiusa" di due giorni per preparare tutto. I frutti di tutto questo li vedrete man mano nei prossimi giorni, ma iniziamo con i piatti che mi hanno permesso di inaugurare alcuni degli acquisti fatti durante il foodies raduno.
Tanto per cominciare le due sacher decorate con il meraviglioso squeezer della Lékué.

Mi sono trovata davvero bene, specie per la somma comodità di poter mettere lo squeezer nel microonde se la glassa si fredda troppo.
Sulle sacher non dirò molto altro dato che ne ho parlato già più che abbondantemente qui e qui. Vi dirò solo che la scura bordata di nocciole è una classica, mentre la chiara con il giro di chicchi di caffè ha una farcitura di crema al caffè e una glassa al cioccolato bianco aromatizzata al caffè.
Ma ora passiamo alle novità.
Profiterol salato alle pere e gorgonzola
Per i bignè:
2 uova intere
50 g di burro
125 g d'acqua
75 g di farina
sale

Per la farcia:
3 pere dalla polpa non granulosa (io ho usato delle williams bianche)
12 piccoli amaretti
sale e pepe

Per la salsa:
200 g di gorgonzola dolce
un goccio di panna fresca (o latte)

Per i bignè mettete in un pentolino a bollire l'acqua, il burro e un pizzico di sale. Una volta raggiunto il bollore scansate dal fuoco e unite in una sola volta tutta la farina, mescolate vigorosamente con un cucchiaio di legno e rimettete sul fuoco. Continuate a mescolare finchè otterrete una palla che si staccherà dalle pareti. A questo punto spegnete e lasciate raffreddare. Unite le uova UNA alla volta unendo la seconda solo una volta che sarete certi che la prima sia stata completamente assorbita.
Mettete la pasta in una sac a poche con una bocchetta liscia da 1 cm di diametro e formate delle palline grandi come nocciole un po' distante tra loro. Se siete fortunati userete una teglia forata come la mia..
Infornate a 190° per circa 20 minuti, fino a chè saranno gonfi e dorati.
Vedete quei bei bozzettini sulla base dei bignè, dovuti alla superficie della placca!!
Sbucciate le pere e tagliatele a cubettini. Mettetele a cuocere in un pentolino con giusto un goccino d'acqua. Una volta che saranno ben cotte ed il liquidino evaporato, unite gli amaretti, sale e pepe e frullate tutto con il mixer.
Quando la farcia sarà fredda potrete farcire i vostri bignè e iniziare a montare i piatti. Io ho fatto delle montagnette (tipiche del profiterol classico) singole aiutandomi, per tenere insieme i bignè, con qualche goccia di gorgonzola ammorbidito qualche secondo al micro.
Al momento di servire preparate la salsa al gorgonzola squagliando il formaggio con l'aiuto di un goccino di panna e versatela sui vostri micro profiterol salati.
Un grazie alla mamma artefice dei bignè!



lunedì 8 marzo 2010

Il pollo per un cuoco con due mani sinistre

Stamattina quando mi dicevo che avrei dovuto espiare i bagordi del weekend pensavo a qualcosa tipo insalatina e petto di pollo, non credevo che mi sarei ritrovata a rimestare in un tombino!!!
E' sì, è stata una mattinata piuttosto piena e movimentata.
Dovevo avere il cellulare in grembo quando sono scesa dalla macchina (questo perchè l'inizio perfetto della giornata aveva fatto sì che il motorino non mi partisse) e mi è scivolato giù nel tombino, ma non me ne sono resa conto subito; prima ho fatto la spesa, ho girato carponi per tutto il supermercato alla ricerca del telefono, fino al momento in cui non potevo fare altro che andare a lavoro, avevo già un ritardo stratosferico! Risalgo in macchina e chiudendo la porta vedo uno sbrilluccichio attraverso il tombino. E' tutto un correre, cercare, chiedere per trovare un qualcosa di abbastanza lungo e prensile. Dopo l'aiuto del direttore del supermercato che ha invano infolato un intero braccio nel tombino, rinuncio rimandando la pesca a dopo il lavoro. Nel frattempo mi armo di stampelle-ganci deformate, pinze prolungate, guanti e metto in moto un numero probabilmente eccessivo di cervelli per la risoluzione della mia piccola emergenza. Parte un avanti-indietro di telefonate a genitori, ex ragazzo, ex quasi suoceri. Insomma un pasticcio crescente.
Poco dopo lasciato il lavoro mi ritrovo stesa per terra a bordo strada a quattro di bastoni cercando di raggiungere il mio oggetto del desiderio con la mia moltitudine di attrezzi. Un camion accosta e ne scendono, per venire in mio soccorso, due baldi operai armati di piccone che sollevano il tombino e mi recuperano il telefono. Li ringrazio infinitamente e uno dei due mi dice che invece che darmi una mimosa mi ha ridato il cellulare. Che posso volere di più? Potrò dire che ben due ragazzi per me si sono gettati fin nelle fogne! Ora il mio Reduce è qui, accanto a me, che emana un rassicurante odore di alcool.

Ora passiamo alle cose serie va'..
Il pollo fatto pensando a Sigrid e spostandolo un po' più verso l'Oriente in cui si trova ora.

Pollo per il cuoco con due mani sinistre
Per 3 persone:
12 alette di pollo
2 limoni bio
3 cucc. di olio di sesamo
2 cucc. di salsa di soya
1 cucc. di miele
1 cuc.no di pepe di Sichuan
2 pizziconi di timo
sale e pepe

Spremete i limoni e grattuggiatene la buccia, unite il resto degli ingredienti per la marinata e versate sulle alette. Mescolate bene e lasciate marinare grossomodo quanto volete. Sigrid dice 20 min., ma io metà le ho cotte dopo 2 ore e l'altra metà addirittura 10h dopo ed erano sempre perfette.
Cuocete in forno caldo a 200° per 30-40 minuti.

domenica 7 marzo 2010

L'orda dei Foodies


Ieri è stata una gran giornata. Lunga, faticosa, ma davvero una gran giornata!
L'appuntamento era per mezzogiorno a Termini. L'agitazione era un po' quella che accompagna situazioni del tipo...la partenza per la colonia estiva, o la gita di classe.
Non ci ho messo molto ad individuare il gruppo armato di mestoli e fiocchetti rosa, e così si inizia, con presentazioni, etichette e battute.
Presentazione tipo:" Ciao, sono Eva" " Um, vabbè, ma qual'è il tuo blog?" "Lievito e spine" "Aaaaaahh".
E' tutto così strano e piacevole. Incontrarsi per la prima volta e allo stesso tempo conoscersi già per molti versi; andare in giro e ritrovarsi sulle stesse cose, gli stessi gusti e piccoli piaceri. Una cosa non comune anche con i propri amici di tutti i giorni, conosciuti per vie più tradizionali, e ai quali spesso è difficile far apprezzare le piccole cose che fanno felici noi foodies!
Si dà il via alla giornata e la prima tappa è Pizzarium, regno di Gabiele Bonci e della sua pizza a taglio.

Non ero mai stata qui, ma di certo non è stata una sorpresa conoscendo già la qualità di Bir&Fud (dello stesso Bonci).
E via con le pizze. Si parte con un'incredibile mortadella e puntarelle
, poi supplì classici
, pizza crema di ceci, coppa di testa e sedano a julienne pizza carciofi e pecorino e pizza all'amatriciana . Infine sono arrivati degli incredibili supplì di lasagna!!!!!
Solo l'idea di panare una cosa del genere mi terrorizza!
Insomma, tutto davvero superbo!!

Sazi e satolli (e infreddoliti) si riparte per la spedizione da Castroni,
Gradi Plato
e Peroni.

Dubito si scorderanno tanto presto di noi!!
Purtroppo man mano che le ore passavano perdevamo qualcuno che aveva da riprendere il treno o comunque doveva lasciarci. Alla fine siamo rimasti in 8 irriducibili che si sono ritrovati dar Filettaro dietro Campo dei Fiori per un, come dire.. aperitivuccio a base naturalmente di filetto di baccalà fritto.
Abbiamo poi concluso la giornata con con carciofi alla giudia, puntarelle, polpette al sugo (grandi come canederli!!! Erano talmente buone che mi sono anche scordata di fotografarle) dalla Sora Margherita.
Alla fine a mezzanotte e mezzo ero a casa, esausta ma felice per tutto quello che mi ha saputo dare una giornata sola!!
Sul tavolo il bottino più materiale:
la teglia microforata per il pane, lo squeezer Lékué, granella per dolci di zucchero di canna, un gelificante simile all'agar agar, fagioli tondini, colatura di alici di Cetara.

Un bacio davvero a tutti, aspettando il prossimo foodies raduno!!!