tag:blogger.com,1999:blog-28999046594647043272024-03-13T00:04:50.285+01:00Lievito e SpineLievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.comBlogger157125tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-28933292503606181782011-11-02T18:57:00.006+01:002011-11-04T16:49:34.880+01:00Uno Strudel per Taste&MatchEvidentemente mi ci è voluto qualche giorno per riprendermi e metabolizzare la bellissima serata, oltre che per recuperare la foto del piatto:-) , per la quale devo ringraziare <a href="http://www.winexplorer.it/">Fernando</a> <div>La prima edizione di Taste&Match è stata davvero emozionante per me, neofita in eventi del genere. Va da sè che per sentirmi pronta per un'occasione come questa ho passato una settimana a fare prove di paste da strudel, vari tipi di farcia, salse... e questo ha fatto sì che mi sia decisamente tolta lo sghiribizzo per il momento di fare strudel salati!</div><div>Ed ecco allora la ricetta definitiva<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9opUnY8G2Zs6jdmOOgKwb3rR1jKPXGxhopA6hx_XQ4oEhDi5cEpLLRrUEnyG0P2k_H6mR_mLIDV1cIoLKYqFepnjSAfabz6XyLj_N43TknEaOnIdNAN9b_qxdg5iWgtp6yI_TA_ohEyuy/s1600/Strudel+verza.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9opUnY8G2Zs6jdmOOgKwb3rR1jKPXGxhopA6hx_XQ4oEhDi5cEpLLRrUEnyG0P2k_H6mR_mLIDV1cIoLKYqFepnjSAfabz6XyLj_N43TknEaOnIdNAN9b_qxdg5iWgtp6yI_TA_ohEyuy/s400/Strudel+verza.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5670463070270575506" /></a><span class="Apple-style-span">Strudel di verza patate e salsiccia con salsa alle mele e riduzione di aceto balsamico</span></div><div>( per 2 strudel da circa 10 fettine l'uno)</div><div><br /></div><div>Pasta:</div><div>250 g di farina 00</div><div>1 uovo </div><div>1 pz di sale</div><div>1/2 cuc. di zucchero</div><div>1/2 bic. d'acqua tiepida</div><div>50g di burro</div><div><br /></div><div>Ripieno:</div><div>1 kg di verza</div><div>1 cipolla piccola</div><div>3 salsicce di prosciutto</div><div>400 g di patate</div><div>sale, pepe, olio evo</div><div>semi di zucca</div><div>Pangrattato</div><div>Burro</div><div><br /></div><div>Salsa di mele:</div><div>500g di mele renette</div><div>1/2 limone</div><div>5 grani di ginepro</div><div>1 cucc. di zucchero</div><div>1 pz sale</div><div>30g di burro</div><div>1 cuc. di aceto di vino</div><div><br /></div><div>Riduzione di aceto balsamico:</div><div>200g di aceto balsamico</div><div>100g di porto</div><div>1 cuc.no foglie di timo</div><div>1 cuc. di zucchero</div><div>1 cuc. di miele</div><div><br /></div><div>Io partirei dalla riduzione di aceto balsamico: riunite tutti gli ingredienti in una pentola e riducete sul fuoco fino ad ottenere una consistenza sciropposa. Occhio che se mandate troppo avanti la cottura la riduzione ci mette molto poco a prendere d'amaro. Lasciate raffreddare e tenete da parte. Si conserva per un tempo indefinito in dispensa! </div><div>Per la salsa di mele: tagliate le mele a fettine, bagnatele con il succo di limone per non farle annerire e mettetele in una pentola insieme ad un pezzetto di scorza di limone e le bacche di ginepro. Io per praticità ho messo gli odori nella pallina che si usa per fare il thè e ci ho messo un attimo a levarli. Aggiungere un goccio d'acqua e cuocere una decina di minuti: il tempo di far ammoridire le mele e assorbire l'acqua. Togliete dal fuoco, eliminate scorza e ginepro, unite lo zucchero e frullate velocemente con il minipimer. Rimettete sul fuoco, unite burro e aceto e fate addensare qualche minuto.</div><div>Tritate la cipolla e mettetela ad appassire con un goccio d'olio in un tegame. Unite la verza tagliata a striscioline e stufate piano piano con l'aiuto di qualche mestolo d'acqua all'occorrenza. Salate e lasciate raffreddare. </div><div>Pelate le patate, tagliatele a cubetti piuttosto piccoli e scottatele qualche minuto in acqua bollente salata, lasciandole al dente. </div><div>Per la pasta scaldare in un pentolino il burro insieme all'acqua, in modo da sciogliere il burro ma non scaldare troppo l'acqua. Setacciate la farina, iniziate ad impastare con l'uovo, lo zucchero e il sale e completate con acqua e burro. Impastate per bene e sbattete forte sulla spianatoia in modo da sviluppare il glutine. Nel frattempo mettete a scaldare una pentola con un goccio d'acqua sul fuoco, svuotatela e mettetela capovolta a coprire la palla di pasta, questo renderà la pasta molto elastica e sarà così possibile stenderla molto sottile. Lasciate riposare in questo modo una mezz'oretta.</div><div>Dividete la pasta in due panetti e iniziate a stendete il primo con il mattarello su un canovaccio ben infarinato il più sottile possibile, poi fate passare le mani infarinate sotto la pasta in modo tale da tenerla sul dorso e continuate a tirare la pasta in questo modo fino a che non potrete vedere in trasparenza la trama del canovaccio (o San Pietro, come dice la nonna). </div><div>Spellate le salsicce ed unitele alla verza e alle patate. Amalgamate per bene e condite con sale e pepe.</div><div>Spennellate la pasta di burro fuso e spolverizzate di pangrattato. Distribuite il ripieno del vostro strudel tutto da un lato della pasta, sul lato corto, considerando che la forma che darete al ripieno sarà più o meno quella effettiva dello strudel. Distribuite un po' di semi di zucca e arrotolate in modo da avere un doppio strato. Spennellate di burro fuso e infornate in forno caldo a 180° per circa 45 minuti. Se serve date una colorata con il grill. </div><div>Servite lo strudel (anche freddo) con la salsa di mele e la riduzione. </div><div>Ho scelto questo piatto come abbinamento allo spumante <a href="http://www.winexplorer.it/p2704/vino/bollicine_e_champagne/marche/ros-E-brut">Rosè brut Conti di Buscareto</a>.</div><div>E per concludere ecco la foto del cast, pardon, dello staff della serata: un gruppo davvero ben assortito con cui è stato piacevolissimo lavorare! Al prossimo evento, grazie a tutti!!!</div><div>(e ancora grazie a <a href="http://www.winexplorer.it">Fernando</a> per le foto, oltre che per la serata!)</div><div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiINts7n-_7TVfR85fVXDBdHUJokXh5cdCExQqdnDJnL4TZ5EMEj5xSQQOikNy0o2AF5M3fMozmhSaa9iTicguebS7-zc494Zj_kBmgG4DwwRjHG-PHhujwzxirjx5J1WgiCFq-eke0f4lz/s1600/taste%2526match.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiINts7n-_7TVfR85fVXDBdHUJokXh5cdCExQqdnDJnL4TZ5EMEj5xSQQOikNy0o2AF5M3fMozmhSaa9iTicguebS7-zc494Zj_kBmgG4DwwRjHG-PHhujwzxirjx5J1WgiCFq-eke0f4lz/s400/taste%2526match.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5670477396913574002" /></a><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: none; background: transparent;" /></a> </div>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-57172094290871765792011-10-25T20:28:00.004+02:002011-10-25T22:21:51.605+02:00Un rientro con il botto!Eh sì, eccomi quì! Forse qualcuno avrà pensato che ormai non sarei più tornata a scrivere su questo blog, ma oggi ho un'occasione veramente speciale che rende necessario togliere qualche ragnatela da queste parti!<div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrcS0umFUiKjOIzIkZs2-Sqc0UBClUiUDWJgidihRtFJOSlKkfCXdy2DsyqA-1-kt_n5PJWHCojWfvoFisaoBBwfCvi0XMeQYAjSC4oHOoAJFPhsr6NfMTLwGsfUaKVTSTdYS_T7V9JO7q/s1600/tanstematch_banner.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 190px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrcS0umFUiKjOIzIkZs2-Sqc0UBClUiUDWJgidihRtFJOSlKkfCXdy2DsyqA-1-kt_n5PJWHCojWfvoFisaoBBwfCvi0XMeQYAjSC4oHOoAJFPhsr6NfMTLwGsfUaKVTSTdYS_T7V9JO7q/s400/tanstematch_banner.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5667525883635435762" /></a><br /><div>Domenica prossima, il 30, ci sarà la prima edizione di "Taste&Match", evento organizzato da <a href="http://www.vitadaprecisina.com/">Nadia</a> e <a href="http://www.winexplorer.it/">Winexplorer</a> presso Mind Cibo per la mente ( Via Federico Nansen, 62. Vicino Piramide).</div><div> All'insegna dell'abbinamento cibo-vino la serata si svolgerà così: 8 foodblogger-8 piatti-8 vini da condividere con 100 ospiti che godranno di tutto questo, oltre che della presentazione di due "nuovi nati" dell'Azienda Conti di Buscareto. </div><div>Ora le blogger coinvolte:</div><div><br /></div><div><a href="http://www.vitadaprecisina.com/">Vita da precisina</a><br /><a href="http://machetiseimangiato.com/">Ma che ti sei mangiato</a><br /><a href="http://www.rossa-di-sera.com/">Rossa di Sera</a><br /><a href="http://paretidizucchero.blogspot.com/">Pareti di zucchero</a><br /><a href="http://www.burroealici.net/">Burro e alici</a><br /><a href="http://incucinacongiulia.blogspot.com/">In cucina con Giulia</a><br />e infine <a href="http://www.lievitoespine.blogspot.com/">la sottoscritta</a> !!<br /></div><div><br /></div><div>Sono veramente felice e grata per essere stata selezionata per questa serata, in pratica per essermi vista recapitare dritta in braccio un'occasione come questa. </div><div>Spero di vedervi tutti al Mind per gustarci insieme questa serata! Ma spicciatevi: i posti sono solo 100 e domenica si avvicina! </div><div>Per le prenotazioni potete passare per <a href="http://www.winexplorer.it/p2721/taste-match---roma">Winexplorer</a> o prenotando direttamente al Mind: Tel. 06 88654512. </div></div><div>A domenica allora!</div><div><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: none; background: transparent;" /></a><br /></div>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-41122761625267388092011-03-03T07:20:00.000+01:002011-03-03T07:21:27.231+01:00Acquerello alla carbonara e tartufo neroE' un po' di tempo che girando qua e là per la rete continuavano ad apparirmi davanti varie versioni della carbonara declinata in forma di risotto. L'idea mi ha conquistata e finalmente è così arrivata l'occasione per utilizzare quel meraviglioso barattolino di <a href="http://www.acquerello.it/Presentazione.html">riso</a> tanto speciale comprato al Salone del Gusto di Torino.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjreU5T-cAahBnN2Im95Hd7vmak3KKel0fve0UM4tb3xXoydoreUfnSFgUqp2BGfFoGi0S4ahOwGioATD73YjT-z0PzfIs_72jihePny6EcN3zYASjnMkPUhyDG00HPeLHcGVWiBlX-Q6Pv/s1600/Risotto+carbonara2.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjreU5T-cAahBnN2Im95Hd7vmak3KKel0fve0UM4tb3xXoydoreUfnSFgUqp2BGfFoGi0S4ahOwGioATD73YjT-z0PzfIs_72jihePny6EcN3zYASjnMkPUhyDG00HPeLHcGVWiBlX-Q6Pv/s400/Risotto+carbonara2.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5579546700287418834" border="0" /></a>Se già non conoscete questo riso vi consiglio caldamente di provarlo: ha una tenuta di cottura eccezionale e, lo speciale trattamento cui è sottoposto, gli rende tutti i nutrienti che, con il normale procedimento, perde con la perdita della gemma.<br /><br />Acquerello alla carbonara e tartufo nero<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9rJ4jUnfyFyorwmZpV-QE0lFK3rqvhxQ2Cmyhi6aIgBjgVmkRPCWq-zIbxGCqGyQJKRGrwKvpqoj_SapGMbPpF0MODO_5o31K4GFcxtQUe8LtPUv1vt7kUkH8a1rNg8k3hF4zT1JovD91/s1600/Risotto+carbonara.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9rJ4jUnfyFyorwmZpV-QE0lFK3rqvhxQ2Cmyhi6aIgBjgVmkRPCWq-zIbxGCqGyQJKRGrwKvpqoj_SapGMbPpF0MODO_5o31K4GFcxtQUe8LtPUv1vt7kUkH8a1rNg8k3hF4zT1JovD91/s400/Risotto+carbonara.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5579546694544699506" border="0" /></a><br />250g di Riso Acquerello<br />1 scalogno<br />1 uovo e 1 tuorlo<br />50 g di pecorino romano<br />20 g di parmigiano<br />Brodo vegetale<br />sale<br />pepe<br />1 piccolo tartufo nero<br />2 fette di pancetta arrotolata<br />olio, burro<br /><br />Tritate lo scalogno e mettetelo a stufare in una casseruola con olio e burro. Unite il riso e tostatelo per qualche minuto. Bagnate con il brodo vegetale e portate a termine la cottura. Nel frattempo sbattete le uova in una ciotolina insieme ai formaggi e rosolate la pancetta ridotta a striscioline in un padellino antiaderente.<br />Una volta pronto il risotto spegnete, mescolate velocemente per abbassare leggermente la temperatura e mantecate con il composto di uova. Regolate di sale e pepe e distribuite nei piatti. Decorate ora con la pancetta croccante e il tartufo a scaglie.<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-91959993385419520772011-02-23T06:40:00.000+01:002011-02-23T06:41:03.150+01:00Un pomeriggio con Enrico CrippaBellissimo pomeriggio ieri in quel di <a href="http://www.culinaria.it/">Culinaria</a>. Purtroppo non sono potuta stare quanto avrei voluto, ma per lo meno ho potuto assistere, in <a href="http://www.kittyskitchen.it/">ottima compagnia</a> alla dimostrazione-degustazione di <a href="http://www.piazzaduomoalba.it/pagine/ita/idea/03_enrico_crippa.lasso">Enrico Crippa</a>.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaQnH_WnjllDYU3NOo_aJ0vKgZRf7pVc3XyYzCRuZYLfCS8T4e2HL6umrlSIzMJLmruZoeD4wkhVVux3I3c_D86kuLThvFMRUTfyyJpvohqJYc-3K-utEXl8q92uxUxeQ3DBupRp7zVSvu/s1600/m_Crippa+007.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaQnH_WnjllDYU3NOo_aJ0vKgZRf7pVc3XyYzCRuZYLfCS8T4e2HL6umrlSIzMJLmruZoeD4wkhVVux3I3c_D86kuLThvFMRUTfyyJpvohqJYc-3K-utEXl8q92uxUxeQ3DBupRp7zVSvu/s400/m_Crippa+007.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5576640492857148226" border="0" /></a>Sono rimasta davvero colpita da questo chef. Naturalmente ne avevo già sentito parlare, ma è sempre bello sentire qualcuno parlare con estrema chiarezza e precisione di qualcosa che ama in modo così evidente.<br />Dunque, lo Chef ci ha mostrato quattro dei sui piatti. Ha iniziato con un<br />Gambero all'olio con carciofi e purea di olive<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWtymA318BkAjubKQtlsfdOZT7kmCWQn19StnbNODtSxtuihrCiLXFBCCyPie7ZpDv_wsHj1DPR_UWBtD1Rl1OApQ-L5Vy8o_pw0jPhn48sdB6dnk3oSeu9Bz6kkI5EJcAdrTGfCGFKfQ/s1600/m_Crippa+026.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWtymA318BkAjubKQtlsfdOZT7kmCWQn19StnbNODtSxtuihrCiLXFBCCyPie7ZpDv_wsHj1DPR_UWBtD1Rl1OApQ-L5Vy8o_pw0jPhn48sdB6dnk3oSeu9Bz6kkI5EJcAdrTGfCGFKfQ/s400/m_Crippa+026.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5576640501422885394" border="0" /></a>di cui però ho perso l'inizio e non so precisamente descrivere, ma il piatto finale era davvero bellissimo.<br />La prima preparazione che mi sono potuta godere dall'inizio alla fine è stata la sua interpretazione di una<br />Cacio e Pepe<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEWKNDdBV7VgLgRdFv5aN3Aw73ZmL71bj5B1H9H13PWUlXG-Nqn1q_aquXfuyrDvoqUm4VQM6FrO1hh1v92egO1wGyrsfT_gQxZ9vRF1p4u7UWdzA_4ZaU-nChPnvNCW7YXzY-649DCEPi/s1600/m_Crippa+027.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEWKNDdBV7VgLgRdFv5aN3Aw73ZmL71bj5B1H9H13PWUlXG-Nqn1q_aquXfuyrDvoqUm4VQM6FrO1hh1v92egO1wGyrsfT_gQxZ9vRF1p4u7UWdzA_4ZaU-nChPnvNCW7YXzY-649DCEPi/s400/m_Crippa+027.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5576640500150098738" border="0" /></a>Devo dire ci vuole un discreto coraggio per reinterpretare in modo così radicale un classico della cucina romana proprio a casa sua! Ma in fin dei conti la sua preparazione particolarissima mi ha veramente rapita!<br />In pratica Crippa crea una sorta di brodo o infuso di parmigiano (e già la scelta del parmigiano rispetto al pecorino si fa notare) mettendolo a bollire in acqua in proporzioni variabili tra 10 a 8 e 10 a 5 a seconda delle caratteristiche del parmigiano. Poi si addensa l'infuso con farina di tapioca e si aggiunge un mix di tre pepi e un pizzico di ginepro. Crippa usa questo "concentrato" di cacio e pepe" al bisogno rigenerandolo in padella al momento di saltare la pasta, e devo dire questo lo rende davvero molto pratico. Conclude il piatto con un trito di agrumi canditi e una spolverata di cacao.<br />E' stato un vero peccato che questo piatto non fosse nella degustazione!!<br />Poi lo chef ha proseguito con la preparazione di un<br />Risotto al <a href="http://www.uni-graz.at/%7Ekatzer/engl/Amom_sub.html">cardamomo nero</a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1WK48VPB7JtABFjZ1cbDND2y5UOUp0YLr2ZAWOrlKIG0JX0kwvd1ZD9QFQMQ4ojJcT3bCLUPZ6KZdDXbw_2JaaSeEMuPr-9WAJGEHrBdkLueLRE_O9b8Sh9YwSbSmTY43zb6XF3CAE8Km/s1600/m_Crippa+025.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1WK48VPB7JtABFjZ1cbDND2y5UOUp0YLr2ZAWOrlKIG0JX0kwvd1ZD9QFQMQ4ojJcT3bCLUPZ6KZdDXbw_2JaaSeEMuPr-9WAJGEHrBdkLueLRE_O9b8Sh9YwSbSmTY43zb6XF3CAE8Km/s400/m_Crippa+025.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5576640496917880402" border="0" /></a><br />Non avevo mai visto (e annusato) questa varietà di cardamomo, e adesso non vedo l'ora di trovarlo! Ha un profumo particolarissimo, con note molto accentuate di affumicato, ma pare che una volta macinato risulti più evidente un sentore balsamico.<br />Enrico raccomanda di cuocere il riso, se di ottima qualità, solo con acqua, e non con un brodo che coprirebbe il sapore intrinseco del chicco di riso. Porta quindi così a cottura il riso (piuttosto al dente) e alla fine lo manteca con parte di burro d'alpeggio ,parte di burro acido e parmigiano. Infine spolvera con scaglie di tartufo e cardamomo nero essiccato e ridotto in polvere.<br />Che dire? Sarà che è l'unico piatto che ho assaggiato, ma era veramente eccezionale!<br />E per chiudere<br />l'Agnello sambucano con latte di capra e camomilla<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAPGcwhyphenhyphenoAeZBIq9JHsiyFgPlj7Fzap_6w3WL1y27Uio41cc-2svf575bLAsbDa1M0-0_OVNJAlTlSrZQez1ia7s_GTIDy-scHiJ-dv2Bj1Be0R8t7chb5pU8psfySgOA5dRjhNF9Easdp/s1600/m_Crippa+022.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAPGcwhyphenhyphenoAeZBIq9JHsiyFgPlj7Fzap_6w3WL1y27Uio41cc-2svf575bLAsbDa1M0-0_OVNJAlTlSrZQez1ia7s_GTIDy-scHiJ-dv2Bj1Be0R8t7chb5pU8psfySgOA5dRjhNF9Easdp/s400/m_Crippa+022.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5576640494561614930" border="0" /></a>Enrico cuoce il carrè di agnello completo di copertina in olio e burro in una padella di rame, a sua opinione la scelta migliore quando si ha a che fare con le carni.<br />Crea una crema utilizzando latte di capra, un formaggio sempre di capra e usando come addensante l'agar agar. Dopodichè prepara una tisana a base di di camomilla e altre erbe che riduce e addensa con la stessa tecnica usata per la Cacio e pepe. Per il montaggio del piatto aggiunge delle bietoline, un'insalata di finocchi, una salsa ottenuta dalle ossa di agnello aromatizzata con le stesse erbe della tisana e uno spiedino di animelle.<br />Devo dire una bellissima esperienza. L'unico rammarico? Non poter partecipare alle prossime giornate!<br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-85461874555901869482011-02-20T19:42:00.001+01:002011-02-20T19:48:30.141+01:00Alette di pollo al saleLo so, ci sono momenti in cui ti prendono dei raptus, momenti in vuoi assolutamente qualcosa indipendentemente dal <a href="http://lievitoespine.blogspot.com/2011/02/mele-farcite-al-forno.html">periodo di austerity</a>. Ecco il mio raptus oggi era rappresentato dalle alette di pollo! Disgraziatamente quando si pensa a delle alette di pollo vengono in mente (almeno a me) immagini incredibilmente tex-mex grondanti salse e fritture. Un modo per ovviare a tutto questo ma soddisfare comunque il proprio desiderio c'è: il sale! La cottura nel sale infatti fa sì che quest'ultimo assorba tutto il grasso che le nostre belle alette tendono a rilasciare, allegerendole parecchio. Non dimentichiamo poi che il pollo al sale è un superclassicone da pranzo della domenica e alè, non sembra neanche più austerity!<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu_yXJjX7iAFJITCfhcUF3GD1CB2SCyyuUYWO-ChFQb5YcPt6lujyNPej-N6GtDARj9ilahgWpmLEu2QtthxjxhV8J1djfQewWipyIxd9Lc0aNcB7llu1-XmkEkkCeVeYmn8taC-koh2lO/s1600/m_Alette+001.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu_yXJjX7iAFJITCfhcUF3GD1CB2SCyyuUYWO-ChFQb5YcPt6lujyNPej-N6GtDARj9ilahgWpmLEu2QtthxjxhV8J1djfQewWipyIxd9Lc0aNcB7llu1-XmkEkkCeVeYmn8taC-koh2lO/s400/m_Alette+001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5575841292003760210" border="0" /></a>Alette al sale<br /><br />alette di pollo<br />sale grosso<br /><br />Ma lo devo davvero scrivere? Mi vergogno anche un po', ma vabbè!<br />Fiammeggiate per bene le vostre alette per eliminare tutti i rimasugli di piumette e mettetele in una teglia da forno a cui avrete coperto il fondo con un bello strato di sale. Fate in modo che tra loro non si tocchino e che non tocchino le pareti! Coprite con altro sale grosso facendo sì che le alette siano completamente ricoperte e via in forno a 200° per circa 45 minuti.<br />Se volete cucinare un pollo intero mettete in conto 2 kg di sale e 2 ore di forno, per un galletto invece vi basterà 1kg e 1 ora. Le alette in questo caso le ho fatte semplici, ma potete aromatizzare il sale con qualche erba aromatica o la spezia che più vi piace.<br /><br />Uh, e domani sarò a <a href="http://www.culinaria.it/">Culinaria</a> per Enrico Crippa!!<br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-8119075452890952782011-02-12T18:51:00.005+01:002011-02-12T19:48:39.100+01:00Mele farcite al fornoDisgraziatamente chi ha a che fare con un foodblog, ed ha comunque già in sè un'indole piuttosto godereccia, prima o poi (per i più fortunati, per i comuni mortali periodicamente!) deve fare i conti con le conseguenze di qualche eccesso. Ha quindi preso il via da qualche giorno un nuovo periodo di austerity alimentare. Tuttavia ogni tanto si sente la necessità di una piccola gratificazione dolce e si deve cercare di dare un colpo al cerchio e uno alla botte per risolvere la questione limitando al minimo i danni!<br />In questo caso si può ricorrere ad un dolcino moderatamente sobrio come delle mele al forno. Se vi sentite moooolto pii potete anche evitare di farcire le mele: tutto sommato una mela intera spolverizzata di pochissimo zucchero, spruzzata con un qualche liquore e infilata in forno non è affatto male.<br />Ma in questo caso invece:<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVbwpTF4dAH9vFHyvTmq5VVfmVmMdy8mjT_deZ0svnfcDjNJp0k9lEWoGfAwmOQq0iojftKbhb59DrcTGmiTpK9qO8eyC5M3-ZLnnmf7l8Q67Heeo-gzouMu7K9jdnZctnS2CKlM-B0meI/s1600/m_Mobile+004.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVbwpTF4dAH9vFHyvTmq5VVfmVmMdy8mjT_deZ0svnfcDjNJp0k9lEWoGfAwmOQq0iojftKbhb59DrcTGmiTpK9qO8eyC5M3-ZLnnmf7l8Q67Heeo-gzouMu7K9jdnZctnS2CKlM-B0meI/s400/m_Mobile+004.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5572872240274476610" border="0" /></a>Mele farcite al forno<br /><br />4 mele fuji<br />4 prugne secche<br />2 fichi secchi<br />8 gherigli di noce<br />1 spruzzata di maraschino<br />1 cucc. di zucchero di canna<br /><br />Lavate le mele ed eliminatene il torsolo. Tritate fichi, prugne denocciolate e gherigli di noce e con questo mix riempite per bene le mele lasciando anche fuoriuscire un po' il ripieno. Mettete le mele su una teglia coperta di carta forno, spolveratele con lo zucchero di canna e bagnate con una spruzzata di maraschino. Infornate a 180° per 40-60 min, controllate la cottura delle mele con uno stecchino, non devono sfarsi.<br />Uh, non ho nessuna intenzione di rendere questo un dietblog, continuerò a cucinare quel che più mi piace, solo... ne mangerò molto meno.<br />Detto questo vi ricordo della <a href="http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/">mobilitazione</a> indetta domani nelle principali città per la rivendicazione della dignità delle donne in questo paese. Mi raccomando, fateci un salto anche voi.<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-48373455669928667642011-02-06T16:59:00.004+01:002011-02-06T18:20:59.706+01:00Uno stinco di santo?E' il 6 Febbraio, termine ultimo per partecipare all'iniziativa di <a href="http://merendasinoira.wordpress.com/2011/01/24/entro-il-6-febbraio-liberiamoci-del-maiale/">Merenda Sinoira</a> e <a href="http://kemikonti.blogspot.com/">Kemikonti</a>. Come foodblog ci eravamo già mobilitati contro un'uscita infelice del "nostro" Premier (perdonate, ma le virgolette sono d'obbligo!) con quest'altra <a href="http://lievitoespine.blogspot.com/2010/11/finocchi-croccanti-noci-e-cardamomo.html">iniziativa</a>, e sono ancora una volta molto contenta di partecipare e di vedere intorno a me un moltiplicarsi di adesioni.<br />Come già detto pare incredibile, ma ANCHE questa volta è ancora peggio: è peggio perchè è qualcosa "proprio da lui", è peggio perchè si parla solo di tutte queste donnette e non delle indagini per mafia, concussione, corruzione, evasione, falso in bilancio e chi più ne ha più ne metta che vedono protagonista sempre Berlusconi e di cui si potrebbe parlare. Da qualche parte ho letto che ricorda tanto l'aver preso Al Capone per evasione fiscale... fosse vero!<br />Insomma siamo stanchi. Sono stanca di sentire i talk politici in cui ormai B. manda principalmente delle macchinette addestrate a ripetere all'infinito una tiritera che conosciamo già, un mantra che cercano di infilarci nella testa a forza, praticamente con un calzascarpe. Disgraziatamente abbiamo visto in questi anni come questo sistema in effetti funzioni a circuire la gente. Mi sa tanto che devo ringraziare la mia buona stella per essere "vaccinata" da tutto questo: io sono della generazione per cui grosso modo B. c'è sempre stato e tutto sommato sono cresciuta con la sua tipologia di televisione e di conseguente morale instillata. Ma forse anche i veti di mia madre in ambito televisivo hanno fatto sì che non diventassi mai un'aspirante arcorina.<br />Detto questo vi invito caldamente ad aderire firmando per questo <a href="http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/">appello per la mobilitazione</a> e certamente a partecipare alla manifestazione che si svolgerà il 13 Febbraio in tutte le principali città.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidVH2PCHxwHA96XEcfdTN8VA-HOHQb0bPnaEY_5XHMkfufT7R4sNFnQ_XXKo9r2EexztpkIsNVQW0eBGvXtqIQLMKa2MhFudEebdCTNVh0IShzZ07ohWhNNx5GOJVcOqK5ia4QtNXnfclR/s1600/maialebanner4.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 160px; height: 223px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidVH2PCHxwHA96XEcfdTN8VA-HOHQb0bPnaEY_5XHMkfufT7R4sNFnQ_XXKo9r2EexztpkIsNVQW0eBGvXtqIQLMKa2MhFudEebdCTNVh0IShzZ07ohWhNNx5GOJVcOqK5ia4QtNXnfclR/s400/maialebanner4.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570607428251607938" border="0" /></a>E quindi, tornando a noi, NOI il maiale ce lo mangiamo! D'altra parte che il Signor B. non fosse uno stinco di santo non è una scoperta per nessuno! E allora, la ricetta di oggi è assolutamente in tema!<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggy1O_AiRGsmOtrNtDwXP0G62e9qtL_ZPdbG5NhejjkROzcHb4-myYT8-B890S7dkupgco6FMLBM1MwIIaf8XmpQ7VLZ_tNpvjmsA0g1tOS85frt3bzD9SN-A1T12OboLATEKJQgZUq5sL/s1600/m_Stinco+003.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggy1O_AiRGsmOtrNtDwXP0G62e9qtL_ZPdbG5NhejjkROzcHb4-myYT8-B890S7dkupgco6FMLBM1MwIIaf8XmpQ7VLZ_tNpvjmsA0g1tOS85frt3bzD9SN-A1T12OboLATEKJQgZUq5sL/s400/m_Stinco+003.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570617413174494818" border="0" /></a>Stinco di maiale con contorno di patatine (naturalmente!) e cipolline in agrodolce<br /><br />4 stinchi di maiale<br />2 gambi di sedano tritati<br />1 cipolla grande tritata<br />1 carota grande tritata<br />3 cucc. di strutto<br />2 rametti di rosmarino<br />2 bouquet guarni (alloro, timo, prezzemolo, rosmarino, salvia)<br />3 bicchieri di vino rosso<br />1 bicchiere di brodo (se serve)<br />1 cuc.no di fecola di patate o maizena<br /><br />1 kg di cipolline piccole (io ho trovato la varietà salsiera)<br />50 g di burro<br />50 g di grasso di prosciutto o lardo<br />2 cucchiaioni di zucchero<br />1/2 bicchiere di aceto buono<br />sale, pepe<br /><br />1 kg di patatine novelle (si sa, c'è a chi piacciono giovani!)<br />3 cuc. d'olio<br />sale<br /><br />Pulite per bene gli stinchi levando i grassetti esterni e le parti fibrose. Lavateli, asciugateli, salateli e pepateli. Ora, io ho usato lo strutto perchè ne avevo un po' buonissimo portato dal Piemonte e soprattutto perchè penso che maiale-chiama-maiale, ma se volete usate serenamente l'olio. Quindi rosolate gli stinchi nel grasso che preferite (io l'ho fatto in due volte per problemi di spazio) aggiungendo anche i rametti di rosmarino. Sfumate con due dei tre bicchieri di vino. Trasferite ora gli stinchi e tutto il liquidino in una teglia da forno in cui avrete messo come base le verdure tritate e i bouquet guarni e infornate a 200° per 1h-1h e 15 bagnando di tanto in tanto con il fondo di cottura. Se si dovesse asciugare diluite il fondo con un po' di brodo caldo e portate a cottura.<br />Mentre gli stinchi cuociono preparate i contorni. Per le cipolline: sbucciate le cipolline, non vi fate intimidire da questa operazione: riesce molto più rapidamente se le si lascia a mollo in acqua fredda per una mezz'oretta prima! Mettete in una padella larga il burro e il trito di grasso di prosciutto, una volta caldi unite lo zucchero, aspettate che si sciolga e sfumate con l'aceto. A questo punto unite le cipolline ben scolate e cuocete coperto una mezz'oretta, finchè non saranno ben cotte e colorite. Salate e pepate.<br />Per le patatine molto banalmente lavatele e mettetele in una padella (in cui stiano giuste in un solo strato) che avrete scaldato coprendone il fondo con un sottile strato d'olio, chiudete ermeticamente e cuocete una mezz'oretta (a seconda della dimensione delle patate) scuotendo solo la padella per farle colorire uniformemente. Una volta pronte salatele abbondantemente.<br />Giunti a cottura gli stinchi metteteli da parte al caldo , aggiungete al fondo di cottura il vino rimasto e lasciate ridurre sul fuoco aiutandovi aggiungendo un cucchiaino di maizena o fecola di patate sciolta prima in acqua fredda. Servite gli stinchi caldi con il loro sughetto, le patatine e le cipolline.<br />Uh, questa è stata l'occasione per stappare e bere finalmente la bottiglia di Carema portata dal Piemonte.<br /><br />Se vi dovesse avanzare il sugo, a me è venuto piuttosto abbondante, l'indomani usatelo come condimento della pasta!<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Qu3z7_BjIV6UFWPCTekLtJPPwDuMlTtNnQ4sIDjXDexGsJVaPiBbctwW3eCrE0X3TM_OAJnKgHnZ56_gxlW8PSDrDVVP74voN2eyHy9-imS_LECh7gzwoinbWRb4vPsgGXBFw1IwAq_v/s1600/m_Stinco+002.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 267px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Qu3z7_BjIV6UFWPCTekLtJPPwDuMlTtNnQ4sIDjXDexGsJVaPiBbctwW3eCrE0X3TM_OAJnKgHnZ56_gxlW8PSDrDVVP74voN2eyHy9-imS_LECh7gzwoinbWRb4vPsgGXBFw1IwAq_v/s400/m_Stinco+002.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570617411631257634" border="0" /></a><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-58046844908270087122011-01-31T16:27:00.005+01:002011-01-31T17:02:04.808+01:00Zuppetta dei rimorsiIeri con un gruppo di amici abbiamo fatto un peccaminosissimo pranzo a base Fondue Bourguignonne! In 7 ci siamo fatti fuori 2.8 kg di carne, un cestone di cruditè e una dozzina di salsine diverse!<br />Oggi urge correre ai ripari che quì si sprecano i sensi di colpa per le calorie ingurgitate e per un pranzo tutto sommato molto poco eco friendly!<br />E così cerco di recuperare punti con questa zuppettina moooolto light e assolutamente di recupero!<br /><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7vfAvsgpP7VTUs5y08QdGneYy6-CsCZ8aRhUtrhhNsMXwx-Upy9Q9KrhlK_khUorTJQzxPBqycGxy1n92DYKG7gTBTQ-4tEI_c1NmEgp1KnLrEB_9Om101l0fLXtzH-5ueBjzOROiYWhyphenhyphen/s1600/m_Zuppetta+001.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7vfAvsgpP7VTUs5y08QdGneYy6-CsCZ8aRhUtrhhNsMXwx-Upy9Q9KrhlK_khUorTJQzxPBqycGxy1n92DYKG7gTBTQ-4tEI_c1NmEgp1KnLrEB_9Om101l0fLXtzH-5ueBjzOROiYWhyphenhyphen/s400/m_Zuppetta+001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5568380269137732834" border="0" /></a>Zuppetta dei rimorsi<br /><br />il ciuffo di 1 mazzetto di carote<br />il ciuffo di 1 mazzetto di ravanelli<br />il gambo di un cavolfiore<br />1 cipolla piccola<br />1 goccio d'olio<br />2 tazze di brodo<br />sale<br /><br />Tritate la cipolla e mettetela a rosolare in un goccio d'olio. Tritate i ciuffi delle carote e dei ravanelli e il gambo del cavolfiore (in pratica la parte centrale che resta dopo aver staccato tutte le rosette), unite alla cipolla, insaporite un paio di minuti e coprite con il brodo bollente. Cuocete a fiamma medio bassa per una mezz'oretta. Frullate con il minipimer e regolate di sale.<br />E' buonissima, calda calda rimette in pace con il mondo ed in più azzera i rifiuti! Che si può volere di più!<br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-47179743800017525972011-01-24T17:07:00.005+01:002011-01-24T22:19:24.860+01:00Okra fritta con Hummus al mandarinoOgni tanto il tempo sfugge di mano. Ti rendi conto che stai mettendo da parte qualcosa a cui tieni, ma una volta rimandi, una volta non ce la fai e finisce che passano le settimane. Poi man mano che passa il tempo è più difficile riprendere perchè non sai bene come ricominciare e come giustificare il tempo passato. Ma è ora di ricominciare e così, tanto per togliermi le castagne dal fuoco diciamo che mi sono presa un paio di mesi sabbatici.<br />E poi cosa ti può ispirare di più di un bel giro a Piazza Vittorio! Adoro quel mercato e se poi capita di farci un giro con <a href="http://www.kittyskitchen.it/cosa-fare-con-i-bok-choi.html">qualcuno</a> con cui ti trovi molto bene e a cui non era ancora mai capitato di andarci è ancora meglio!<br />Gli acquisti sono stati tanti e ancora di più le cose a malincuore lasciate sui banchi, ma finalmente sono riuscita a togliermi uno sfizio: erano almeno un paio d'anni che giravo attorno all'okra, ma non avevo ancora mai avuto il coraggio.<br />A bloccarmi è sempre stata quella sua mucillaggine che fuoriesce al taglio e contribuisce all'ispessimento di salse e sughi. Non so com'è ma pensavo fosse difficile da gestire, chissà che mi aspettavo; mi sa che mi immaginavo scene apocalittiche con invasioni di roba appiccicosa. E invece niente di drammatico!<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdFJw33PxcvPKN5oHnGtyxm1mg3s_aeSA3YvsKrWCrHzsHS0bvI8WAdDlBrr8nma-kaFl5r2wR2dbBzdZ-hSf1CxEqIyrY4am7buuUu-bptRZK1YP-JiuUBROwyGSG0y3gnYV1wl0G6zOc/s1600/m_oKRA.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 267px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdFJw33PxcvPKN5oHnGtyxm1mg3s_aeSA3YvsKrWCrHzsHS0bvI8WAdDlBrr8nma-kaFl5r2wR2dbBzdZ-hSf1CxEqIyrY4am7buuUu-bptRZK1YP-JiuUBROwyGSG0y3gnYV1wl0G6zOc/s400/m_oKRA.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5565806329137133474" border="0" /></a>Okra fritta con Hummus al mandarino<br /><br />un paio di manciate di okra<br />1 bicchiere di farina integrale<br />1/2 bicchiere di farina di mais bramata<br />1 cuc.no di paprika dolce<br />1 cuc.no di berberè ( oppure sostituire la paprica dolce con quella piccante e aggiungere un pochino di peperoncino)<br />1/2 cuc.no di sale fino<br />1 bicchiere di latte<br />Olio per friggere<br /><br />Per l'hummus:<br />200 g di ceci lessati<br />20 g di tahina<br />1/2 mandarino<br />sale<br />paprika<br /><br />Preparate l'hummus: frullate i ceci con la tahina, il succo del mandarino, sale e paprika. Assaggiate e regolatene il gusto a vostro piacimento.<br />Miscelate tutti gli ingredienti secchi necessari per la panatura.Tagliate dai frutti di okra i piccioli e bagnateli nel latte. Passatene ora uno a uno nella panatura coprendoli per bene. Friggete in olio caldo a 170° e servite caldo con la salsina di accompagno.<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-71966007197280458692010-11-21T22:57:00.003+01:002010-11-21T23:46:26.493+01:00CookiesE' ancora un po' presto per le sessioni Natalizie di biscotti, però in effetti qui è qualche giorno che per un motivo o per un altro "scaldo i motori".<br />L'altro giorno per un'assemblea con i genitori a scuola ho fatto un bel trittico: i <a href="http://spilucchino.blogspot.com/2010/11/sables-viennois-au-cacao.html">sablè</a> visti dallo Spilucchino, gli ormai arcinoti e ottimi <a href="http://www.cavolettodibruxelles.it/2007/12/spritz">Spritz</a> cavolettiani ed infine dei classici Cookies. Ed è questi ultimi che oggi vi voglio proporre. Non voglio mettermi a soppesare la valanga di ricette di cookies che ci sono in giro per la blogosfera, però ho ricevuto varie richieste per la ricetta di questi qui, e quindi aggiungo anche la mia.<br />Non vi scioccate, non è un errore davvero ci vanno farina e cioccolato in egual peso!! D'altra parte volevamo dei biscotti buoni no?<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQn-YTBlOZEJ4gT16EIL_Qs4ckfM7q2k8GDJ4UoUMWOEe10oEGl1wnLymH-BRlf_EIjGbGVWcOLdO2XpOJGV_dTzffMW7XL8OJ4OxxI3M24tBlOLXtAWsXFRrnPNmWNbgyxHzNPDkcbhrF/s1600/m_piat+013.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQn-YTBlOZEJ4gT16EIL_Qs4ckfM7q2k8GDJ4UoUMWOEe10oEGl1wnLymH-BRlf_EIjGbGVWcOLdO2XpOJGV_dTzffMW7XL8OJ4OxxI3M24tBlOLXtAWsXFRrnPNmWNbgyxHzNPDkcbhrF/s400/m_piat+013.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5542136274817692658" border="0" /></a><br />Cookies (per circa 60 biscotti)<br />250 g di farina 00<br />250 g di cioccolato fondente tritato al coltello, non grattuggiato<br />220 g di zucchero di canna<br />80 g di burro<br />1 uovo<br />1/2 baccello di vaniglia<br />1/2 cuc.no di bicarbonato<br />1/2 cuc.no di lievito per dolci<br />1/2 cuc.no di fior di sale<br />2 cuc.ni di caffè liofilizzato<br /><br />Per preparare quest'impasto potete usare indifferentemente le fruste elettriche o direttamente il robot da cucina, basta mantenere l'ordine degli ingredienti. Io ho provato entrambi i metodi e credo di preferire il robot. Dunque frullate burro e zucchero per una trentina di secondi. Unite l'uovo e i semini di vaniglia e frullate ancora, aggiungete farina, lievito e bicarbonato setacciati insieme ed il sale. Da ultimo unite cioccolato tritato e caffè. Punto di forza di questi biscotti è evidentemente il cioccolato, mi raccomando: non, ripeto NON usate per questi biscotti le gocce pronte di cioccolato! Tritandolo al coltello intanto potrete scegliervi un buon cioccolato di qualità, ed in più avrete il vantaggio di avere parte della tavoletta che si sarà quasi polverizzata ma anche tanti bei pezzetoni che rimarranno tali nei vostri biscotti.<br />Formate delle palline grandi come una noce, schiacciatele con le mani allo spessore di mezzo centimetro o poco più e infornatele a 150° per 20 minuti. Occhio che quando toglierete i biscotti dal forno saranno ancora molto morbidi, usate una paletta. Raffreddandosi poi prenderanno consistenza.<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-58497655740984618752010-11-19T18:04:00.003+01:002010-11-21T12:54:45.148+01:00La pizza con cavolo neroCome al solito sono un po' in ritardo, ma ci tenevo tanto a ringraziare Felicia che l'altro giorno mi ha fatto arrivare direttamente da Firenze del bellissimo cavolo nero corredato da un libricino sulle caratteristiche di questo tipo di cavolo, informazioni sulla sua coltivazione e ovviamente ricette. Il libro in questione è<br />"Il Cavolo Nero - Coltivazione e usi alimentari"<br />di Felice La Rocca e Laura Paganucci<br />Libreria Editrice Fiorentina<br />Ho anche scoperto che questa <a href="http://lievitoespine.blogspot.com/2010/02/polenta-con-cavolo-nero.html">ricettina</a> che vi avevo proposto un po' di tempo fa non si discosta poi molto da alcune ricette toscane.<br />Il libro mi ha anche fatto crollare una di quelle immagini idilliache che ci si crea nella testa: avete presente quelle farfalle, le cavolaie? Beh, il loro nome mi è sempre piaciuto un sacco e non so com'è, ma ho sempre immaginato orti curati in cui le cavolaie svolazzavano felici in una sorta di Eden per cavoli e farfalle; non mi era mai saltato per la testa che potessero essere parassiti!<br />Comunque, in questi giorni ho bisogno di cose facili e veloci e quindi con il mio bel cavolo nero ho deciso di fare una bella pizza!<br /><br />Pizza con cavolo nero<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYkTILl_rmkrNFyWhY-3VPwGQh4qjsoKl-O98q76TKBU-tVnTkatd4w2yeuQPS0SbCr2gkw6AhZXtBw_w6CCGC7Y7i1WuU1gNgyf6-TQ81iO_7RrI4zrSLQUV26gfoqU-3EL_OiGvt9__Z/s1600/m_Pizza+cavolo+nero+fontina+e+salsiccia.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYkTILl_rmkrNFyWhY-3VPwGQh4qjsoKl-O98q76TKBU-tVnTkatd4w2yeuQPS0SbCr2gkw6AhZXtBw_w6CCGC7Y7i1WuU1gNgyf6-TQ81iO_7RrI4zrSLQUV26gfoqU-3EL_OiGvt9__Z/s400/m_Pizza+cavolo+nero+fontina+e+salsiccia.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5541320294854367490" border="0" /></a><br />400 g di pasta per pizza<br />3 piccoli cespi di cavolo nero<br />120 g di pasta di salsiccia piccante<br />100 g di fontina<br />olio<br />pepe<br />aglio<br />peperoncino<br /><br />Pulite il cavolo nero eliminando le costole dure. Prelessatelo 10 minuti e infine ripassatelo in padella con olio, aglio e peperoncino.<br />Stendete la pasta per la pizza (io mi sentivo molto pigra, quella sera l'ho presa dal mio fornaio) in una teglia a bordi alti circa 30x20 e distribuiteci sopra il cavolo nero, la salsiccia a pezzettini e la fontina a dadini. Finite con un goccio d'olio e un po' di pepe e infornate a 180-200° per 20-25 minuti.<br />Davvero una goduria, grazie Felicia!<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-69625031354207362682010-11-14T19:48:00.008+01:002010-11-14T20:51:57.691+01:00Il we e il plum cake broccoli siciliani e pistacchiE' stato un we lungo e faticoso. Andiamo per ordine.<br />Venerdì sera sono riuscita a fare una scappata alla <a href="http://www.cavolettodibruxelles.it/2010/11/ao-comunicazione-di-servizio">presentazione cavolettiana</a> ed è stato devo dire molto piacevole. Lei deliziosa e dolcissima come sempre,<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUudhP7xUDHOJ07gCKo7sLJl2YHpfqWPIYx9kU5ndh1YsMpXrpuABYpyYV5itGuwQTa9T8INvSz-k2rRb00B19Nprzp4I1G1uKllFKFvpB-fGvbmxs_LBszVahCSm7Y1uT_DJcbafelwOQ/s1600/m_sigrid+011.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUudhP7xUDHOJ07gCKo7sLJl2YHpfqWPIYx9kU5ndh1YsMpXrpuABYpyYV5itGuwQTa9T8INvSz-k2rRb00B19Nprzp4I1G1uKllFKFvpB-fGvbmxs_LBszVahCSm7Y1uT_DJcbafelwOQ/s400/m_sigrid+011.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539492430890962210" border="0" /></a> e mi è piaciuto molto come è stato strutturato l'evento: l'attore Roberto Alinghieri e il violoncellista<a href="http://lozucchinodoro.blogspot.com/"> Stefano Cabrera</a> sono stati fenomenali nell'interpretare alcune ricette di Sigrid e di alcuni brani introduttivi dei vari capitoli.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_oQYbos9ftkwPG3YAxZEy-CofYmTgtMi2nRTgyFjiGTejsxIloAWQM1_oPyHnFcTuycVNNeZjD9pz9F8kC-NtwaXtvo5UsLoEKbeSvQVsu44q5hVCNpHzPmBjOEV82-UwGlTwFCwsibAy/s1600/m_sigrid+003.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_oQYbos9ftkwPG3YAxZEy-CofYmTgtMi2nRTgyFjiGTejsxIloAWQM1_oPyHnFcTuycVNNeZjD9pz9F8kC-NtwaXtvo5UsLoEKbeSvQVsu44q5hVCNpHzPmBjOEV82-UwGlTwFCwsibAy/s400/m_sigrid+003.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539492429385392818" border="0" /></a>Ed infine il sacchettino di Spritz preparati dal Cavoletto per noi accorsi alla presentazione: una vera goduria!! <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI5xfZzfHqPU81aM_CyXUQnI_fCkX6Nt7_jl9VAMZWKWD64cF_iQFJpt604Yv1GG23GWLRzp5ciPsPWYdmEdFoGOuyS6ALf28ORhtYkdQF0dBDlAN6iIoePRQPIqgmX9HJqwDmifjWTFhq/s1600/m_quit+011.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 266px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI5xfZzfHqPU81aM_CyXUQnI_fCkX6Nt7_jl9VAMZWKWD64cF_iQFJpt604Yv1GG23GWLRzp5ciPsPWYdmEdFoGOuyS6ALf28ORhtYkdQF0dBDlAN6iIoePRQPIqgmX9HJqwDmifjWTFhq/s400/m_quit+011.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539493071596162146" border="0" /></a><br />Ed un vero comfort food che mi è stato molto utile durante il viaggio di ritorno da quello che doveva e avrebbe potuto essere uno dei we più difficili.<br />Rientrata a casa venerdì sera dovevo ancora preparare qualcosa per il pranzo di sabato che avremmo trascorso in macchina sulla strada per il Piemonte, dove dovevamo andare per accompagnare il nonno al Camposanto. Di ritorno da Mel mi è venuto del tutto naturale andarmi a fare un giretto da Sigrid per trovare l'ispirazione giusta e casualmente mi è venuta leggendo proprio il suo <a href="http://www.cavolettodibruxelles.it/2005/03/al-principio-cera-il-cavoletto">primo post</a> !<br />Il resto del we credo ancora di doverlo metabolizzare, confusa come sono da sentimenti tanto contrastanti. Da un lato la consapevolezza di mettere definitivamente la parola "Fine" ad una vita meravigliosa di 97 anni che tanto mi ha influenzata durante questi ultimi 28, dall'altro l'emozione di vedere quei paesaggi così noti in una veste autunnale nuova per me ed incredibilmente bella. Poi il vedere come una situazione tanto triste permetta di accantonare, almeno per qualche ora, i problemi e le beghe familiari e di concentrarsi invece in un bellissimo scambio di ricordi, emozioni ed esperienze. E' stato stupefacente!<br />Un buon amico, Ale, ha scritto un bel <a href="http://tracciolinodellospirito.blogspot.com/2010/11/un-ricordo-dovuto.html#comment-form">post</a> su quello che è stata la giornata di ieri e su quello che è quella piccola Valle con il suo bel paesino a ferro di cavallo tanto per me, quanto per lui, quanto per il nonno stesso.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl7UiBJUCnTUWj0HmKwS328fK-nMwaeHybB2p78XYwOj7w85Rett8zjpAzNBzvO8jqvXdTAA23e0v6_SJ_6ONtDtewfHfcPrIXwGeb01xc07Dq4IkBKXOhVRQp7KzQAlpEA_UvBnNzq0cb/s1600/m_quit+026.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl7UiBJUCnTUWj0HmKwS328fK-nMwaeHybB2p78XYwOj7w85Rett8zjpAzNBzvO8jqvXdTAA23e0v6_SJ_6ONtDtewfHfcPrIXwGeb01xc07Dq4IkBKXOhVRQp7KzQAlpEA_UvBnNzq0cb/s400/m_quit+026.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539493073781536050" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7SkKe_xrW_r21875_K-djhBdFdwZBM4vAdCpHQnxYg8vAyWFe6la17cIfOkIBvT6TkwACEhrE4inDhMsEo5xBLWYRV8jzlv4pBU8Cbeyieo5vjAoZTJnbzJy-7rItevue5Y4Kw96Lc52y/s1600/m_quit+029.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7SkKe_xrW_r21875_K-djhBdFdwZBM4vAdCpHQnxYg8vAyWFe6la17cIfOkIBvT6TkwACEhrE4inDhMsEo5xBLWYRV8jzlv4pBU8Cbeyieo5vjAoZTJnbzJy-7rItevue5Y4Kw96Lc52y/s400/m_quit+029.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539494806137916274" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBogwf6SgOW8AtQYUGKWScdDtrGXTzS13Ma2ewJOK0azsineJlD4YncmAYUauYuUIlZtQlwD40JD5TAivf9PlHAiHwrdIkEAu91rabngxNz7iMny7W44jUdE3z0BfwM0kuxhrh89E7HDOl/s1600/m_quit+080.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 266px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBogwf6SgOW8AtQYUGKWScdDtrGXTzS13Ma2ewJOK0azsineJlD4YncmAYUauYuUIlZtQlwD40JD5TAivf9PlHAiHwrdIkEAu91rabngxNz7iMny7W44jUdE3z0BfwM0kuxhrh89E7HDOl/s400/m_quit+080.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539494338949382514" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivgVXJkSEpyxgQT3WeB11gYqnHznSBmgNi9Kotf-NH4icAYA-NBUThOWmmfZoO-Nc-matPjW_DDaTraV3hZpLaeVyCLDKpj6Nb4tylDz3AALBBWTORyYAF3iz7tL3b0J-n9qY9j1fxnbuJ/s1600/m_quit+095.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivgVXJkSEpyxgQT3WeB11gYqnHznSBmgNi9Kotf-NH4icAYA-NBUThOWmmfZoO-Nc-matPjW_DDaTraV3hZpLaeVyCLDKpj6Nb4tylDz3AALBBWTORyYAF3iz7tL3b0J-n9qY9j1fxnbuJ/s400/m_quit+095.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539494334348778946" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuhQqdOHnNrJmBRLV3QOo5wanhimPneLcwJAsz0Ag_ZQOayo5up-eazVjgED9WoknDSCbklGITKa5sCHD5ZWM50Dam2HN4ZuIENaPsWxiopHDvgUXpZUBfrIhipa8j3ckwvzn5lfl-tKxt/s1600/m_quit+100.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 266px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuhQqdOHnNrJmBRLV3QOo5wanhimPneLcwJAsz0Ag_ZQOayo5up-eazVjgED9WoknDSCbklGITKa5sCHD5ZWM50Dam2HN4ZuIENaPsWxiopHDvgUXpZUBfrIhipa8j3ckwvzn5lfl-tKxt/s400/m_quit+100.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539494330459349602" border="0" /></a><br /><br />Non posso che ringraziare Ale anche da qui per tutto quello che ha detto, che ha fatto, o più semplicemente che è.<br /><br />Plumcake broccoli siciliani e pistacchi di Bronte<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhViueAJnw2xp1lvHCcqQdfhDAP7CdSeUPz6w50vHB8zqqlXen9bX9oloLByF-9DvDwAo-GXak09sP6iU_csivPW906WaVfefzplaJxQhQe8RugULxEqXuI6PGHyUhX8ZQ3ELoA0mbYkLqi/s1600/m_quit+018.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 267px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhViueAJnw2xp1lvHCcqQdfhDAP7CdSeUPz6w50vHB8zqqlXen9bX9oloLByF-9DvDwAo-GXak09sP6iU_csivPW906WaVfefzplaJxQhQe8RugULxEqXuI6PGHyUhX8ZQ3ELoA0mbYkLqi/s400/m_quit+018.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539493898176127378" border="0" /></a><br /><br /><br />3 uova<br />4 cucc. d'olio e.v.o.<br />150 g di farina 00<br />1 cuc.no di lievito per torte salate<br />50 g di pistacchi di Bronte<br />1 cuc.no di senape a l'ancienne (con i granelli)<br />50 g di salame napoletano<br />2 cucc. di pecorino<br />400 g di broccolo siciliano<br />sale, pepe<br /><br />Pulite il broccolo, tagliatelo a rosette (e a pezzettini il gambo pelato) e sbollentatelo 3-4 minuti in acqua bollente salata. Nel frattempo sbattete le uova con l'olio, unite la farina setacciata con il lievito, i pistacchi, il salame tritato grossolanamente, il pecorino e la senape. Mescolate e unite infine il broccolo intiepidito. Salate, pepate e mettete in uno stampo da plum cake foderato con carta forno inumidita e strizzata. Infornate a 180° per 45 minuti.<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-15472411904392170302010-11-10T17:24:00.005+01:002010-11-10T22:38:03.251+01:00Finocchi croccanti noci e cardamomo biancoSul serio, ogni volta penso: " Vabbè, questo è proprio il peggio, più in basso non si può proprio scendere!" e invece no, devo ammettere che Berlusconi riesce disgraziatamente ogni volta a stupirmi! Non so com'è, ma nel mio Dna non ci deve essere la frase "Al peggio non c'è mai fine", e così anche quando l'altro giorno se ne è uscito con la battuta omofoba "Meglio essere appassionati di belle ragazze che gay" più che da lui mi sono fatta sorprendere ancora dal mio stupore e dalla mia incredulità. Stavolta DEV'ESSERE il fondo!!<br />Sentire quella frase e provare il desiderio di dimostrare il mio sdegno, la vergogna e la solidarietà verso tutti gli omosessuali è stato tutt'uno. Per fortuna un'<a href="http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2010/11/metti-un-finocchio-cena-buon-appetito.html">amica</a> e un'<a href="http://merendasinoira.wordpress.com/2010/11/06/metti-un-finocchio-a-cena-buon-appetito-mr-b/">altra</a> hanno trovato l'idea giusta per esprimere il nostro dissenso nel modo che più ci è congeniale qui nella food-blogosfera: la parola, l'ironia, mestoli e padelle.<br />Nella <a href="http://www.arcigayfirenze.it/blog/arcigay-firenze-domani-protesta-davanti-alla-prefettura-porta-un-finocchio-per-silvio/">manifestazione</a> promossa dall' Arcigay a Firenze sabato scorso lo slogan è stato "Porta un finocchio per Silvio"; da qui a "<span style="font-weight: bold; color: rgb(102, 51, 102);">Metti un finocchio a cena... - Buon appetito Mr. B.!</span>" il passo è stato breve.<br /><br /><a href="http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2010/11/metti-un-finocchio-cena-buon-appetito.html" target="_blank" title="Metti un finocchio a cena - Buon appetito Mr. B!"> <img src="http://farm5.static.flickr.com/4058/5151707100_3179890ca7_m.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; width: 129px; height: 240px; text-align: center;" alt="Metti un finocchio a cena" /></a>E così stasera finocchi per tutti, anche qui da noi, nella speranza che la civiltà torni presto in questo Paese sempre più volgare.<br /><br />Finocchi croccanti noci e cardamomo bianco<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3GAdGUA_LJYVAJBK7PvtW3zDHWiVncIpE402ks92w9-qqGo3ivVvMfI_Dg5hS59s7Qk_t-58Ml5SH2QGiVxhd5QY9MdCEXREgwuK-rD8Vy86rcod6RaoqPMJ1yPW-AjLKwIsdawhk3tlE/s1600/m_Finocchi+noci+e+cardamomo.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3GAdGUA_LJYVAJBK7PvtW3zDHWiVncIpE402ks92w9-qqGo3ivVvMfI_Dg5hS59s7Qk_t-58Ml5SH2QGiVxhd5QY9MdCEXREgwuK-rD8Vy86rcod6RaoqPMJ1yPW-AjLKwIsdawhk3tlE/s400/m_Finocchi+noci+e+cardamomo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5538017923272661394" border="0" /></a>1 finocchio<br />1 uovo<br />2 cucc. di pangrattato<br />l'equivalente di una grossa arancia di mollica di pane raffermo<br />farina q.b.<br />6 noci sgusciate<br />2 bacche di cardamomo bianco<br />olio per friggere<br />sale<br /><br />Pulite il finocchio, eliminate le foglie più esterne e tagliatelo a spicchietti (io ho tagliato ogni quarto in 4 spicchietti = 16 spicchietti totali) e sbollentateli un paio di minuti in acqua bollente salata. Scolateli delicatamente. Sbattete l'uovo con un pizzico di sale e i semini del cardamomo pestati. Spezzettate le noci con il coltello, tagliate anche la mollica a cubettini piccoli piccoli e mescolateli insieme unendo anche il pangrattato. Passate gli spicchi di finocchio nella farina facendola penetrare bene anche tra le foglie, poi nell'uovo aromatizzato con il cardamomo ed infine nel mix di pane e noci. Impanate per bene e friggete in olio caldo .<br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-39519047217847574202010-11-01T13:05:00.005+01:002010-11-01T15:12:34.551+01:00Pollo ripieno alle castagne con salsa di ribesAppena sono entrata mi sono resa conto che era la bottega per me: un grande bancone da macelleria che mi ha lasciata a bocca aperta, una piccola zona dedicata alla salsamenteria (ho lasciato il cuore su un gorgonzola al cucchiaio!) e poi ancora pasta, farine del Mulino Marino, conserve, selezioni di sali e spezie, birre artigianali, insomma una quantità di prodotti d'eccellenza tutti in un solo negozio! Poi un bellissimo angolo pieno di libri di cucina e guide, e la bustina in plastica biodegradabile in cui hanno messo il mio bel pollo mi hanno poi fatto definitivamente capitolare!<br />La <a href="http://www.bottegaliberati.com/">Bottega Liberati</a> me l'aveva consigliata una collega tempo fa, essendo dietro all'asilo dove lavoro, il contest di <a href="http://www.vitadaprecisina.com/2010/10/conosco-i-miei-polli-il-contest-etico/">Nadia</a> è stato l'occasione per andarci finalmente a fare acquisti, e di scoprirmi blogger-degenere per non conoscerlo già!<br />Il signore che mi ha servito è stato molto gentile e quando gli ho chiesto un pollo felice, biologico, ruspante, che avesse zampettato sulla terra, insomma, un pollo con Nome e Cognome; non ha esitato un attimo nello scegliermi un pollo <a href="http://pollisanbartolomeo.it/">San Bartolomeo</a>. Un pollo dal collo nudo (piuttosto ridicolo a vedersi in effetti se vi andate a guardare le foto) allevato all'aperto a Viterbo, un pollo meraviglioso costato 12€ e rotti al chilo. Soldi ben spesi!<br />Tra le altre cose alla fin fine era un pollo molto grande (quasi 2 kg di pollo) che, quando mi sono ritrovata a rimirare sul piano della cucina, mi sembrava quasi una tacchinella! E così, complici anche due belle riviste che papà mi ha portato l'altro giorno dall'America, ho deciso di fare questo pollo ripieno, un po' Thanksgiving-style.<br /><br />Pollo ripieno alle castagne con salsa di ribes:<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMQl7l6BFeAaay0fjZ_ThwoNU5CzUeFEDBNdQBnFy_4MlbYZvMaKOdCRKvKOu_wa-53EI1q1ZzGnW4kIadJ-p12NtGgkeDtduOzSJC5JuySekeNZdEGXLif40QqZk3pYmBwnk2SLaJGoxo/s1600/m_Pollo+011.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 267px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMQl7l6BFeAaay0fjZ_ThwoNU5CzUeFEDBNdQBnFy_4MlbYZvMaKOdCRKvKOu_wa-53EI1q1ZzGnW4kIadJ-p12NtGgkeDtduOzSJC5JuySekeNZdEGXLif40QqZk3pYmBwnk2SLaJGoxo/s400/m_Pollo+011.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5534583080550701154" border="0" /></a><br />1 pollo piuttosto grande<br /><br />Per il ripieno:<br />1 fegatino di pollo<br />3 salsicce<br />3 fette di pancetta arrotolata aromatizzata (quella rustica per intenderci)<br />3 fette di pane di segale (circa 100g)<br />250 ml latte<br />250 g di castagne lesse<br />1 uovo<br />olio<br /><br />Circa 10 fette di pancetta arrotolata aromatizzata per bardare<br /><br />Per accompagnare:<br />1.5 kg di patate<br />250 g di castagne lesse<br />olio, sale, pepe, aglio<br /><br />Per la salsa di ribes:<br />1 scalogno tritato<br />1 cuc. d'olio<br />50 ml di porto<br />50 ml di brandy<br />30 g di senape forte<br />200 g di gelatina di ribes<br />2 grani di ginepro<br />2 grani di pepe nero<br />sale<br /><br /><br />Preparate il ripieno: tagliate a listarelle la pancetta, spellate le salsicce e tritate con il coltello il fegatino. Mettete il tutto a rosolare in padella con un goccio d'olio sgranando bene. Nel frattempo mettete ad ammollare il pane nel latte. Una volta rosolate le salsicce e il resto unite le castagne tritate grossolanamente, il pane con tutto il latte ( nel mio caso mi è sembrato necessario, giudicate voi in base all'umidità del vostro ripieno) ed infine l'uovo, quando il composto si sarà leggermente intiepidito.<br />Prendete il vostro pollo, lavatelo e riempitelo per bene con la farcia. Prendete ago e filo e cucite collo e didietro in modo che il ripieno non possa scappare. Bardate il pollo con la pancetta arrotolata ed infine legatelo con lo spago. Mi pare inutile stare a scrivere qui la tecnica di legatura di un pollo, dato che ogni volta che ne ho letta una descrizione non ho mai capito nulla. L'unico modo è vedere come si fa dal vivo, fatevi un giretto su youtube. Un piccolo trucco però ve lo dico: per legare per bene un pollo, insomma per fare un lavoro come si deve, la quantità giusta di spago che vi servirà è pari a 7 volte la lunghezza del vostro pollo.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYLGPUWhM9pJmek_-6eItR46Bsr3X_ITU0Y8f-FiSx2CbcLca-9ziacZ5NZRNbTrt3xzBBLwbrgPCpihfTI1IJxIkFVqdxjqmYwD0yV8ZpvQU9g6CaQ7ESg-4-gosoGcl_M9CKk-QQ-vtj/s1600/m_Pollo+002.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYLGPUWhM9pJmek_-6eItR46Bsr3X_ITU0Y8f-FiSx2CbcLca-9ziacZ5NZRNbTrt3xzBBLwbrgPCpihfTI1IJxIkFVqdxjqmYwD0yV8ZpvQU9g6CaQ7ESg-4-gosoGcl_M9CKk-QQ-vtj/s400/m_Pollo+002.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5534583082433347058" border="0" /></a><br />Mettete il forno a 180° per circa 1h e 1/4. Una mezz'ora prima della fine della cottura tirare fuori la teglia ed unire le patate tagliate a tocchetti e condite con olio, sale, pepe e un paio di spicchi d'aglio. Continuate la cottura e proprio verso la fine unite le castagne prelessate.<br />Durante la cottura del pollo potete preparare la salsa: far sudare lo scalogno con un goccio d'olio, sfumare con porto e brandy e far fiammeggiare finchè la fiamma non si sia consumata. Unire tutti gli altri ingradienti, portate a bollore, spegnete e filtrate. Accompagnate al pollo una volta fredda. Questa salsa è ottima anche con le terrine di manzo, e si mantiene molto a lungo in frigo.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBqlUQ8X5hss_Ww7q4LyYObOOjQ4K-yllbr2vt5oQ6zawxdsgqq3IvXcg5RWYiuxlXJRZHRbnEtf3dp1a0nxYAiyjYCdafg8fTifnjlOBzrqtewHjhsXClD3GvVWB9TnB8Zb-Vcf4stQuo/s1600/m_Pollo+015.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBqlUQ8X5hss_Ww7q4LyYObOOjQ4K-yllbr2vt5oQ6zawxdsgqq3IvXcg5RWYiuxlXJRZHRbnEtf3dp1a0nxYAiyjYCdafg8fTifnjlOBzrqtewHjhsXClD3GvVWB9TnB8Zb-Vcf4stQuo/s400/m_Pollo+015.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5534583092679159010" border="0" /></a><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-79164806350060423782010-10-18T07:58:00.000+02:002010-10-18T07:59:41.804+02:00L'insalata russa per il Nastro RosaOttobre è il mese dedicato ad una maggiore attenzione per la prevenzione al seno, e proprio a questo è dedicata la campagna <a href="http://www.nastrorosa.it/">Nastro Rosa</a> organizzata da <a href="http://www.legatumori.it/">LILT</a>. Ed oggi è la giornata in cui tutto il mondo blog ha deciso di tingersi di rosa in sostegno di questa campagna .<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH4TvzLZTHW1vwpVCUwdBk8jM2u6RQoq4Qg2ouHD7lrN_Q4QC1fuT8oZWUs9niuGL9nEn6rJp4Zd0MRP2Iwv9C0nuQeNIxTPnCOz8JlsChQ0XHba9TvW6W3lcDC5cS69RuoHUIGE7qkeLF/s1600/nastro.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 192px; height: 263px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH4TvzLZTHW1vwpVCUwdBk8jM2u6RQoq4Qg2ouHD7lrN_Q4QC1fuT8oZWUs9niuGL9nEn6rJp4Zd0MRP2Iwv9C0nuQeNIxTPnCOz8JlsChQ0XHba9TvW6W3lcDC5cS69RuoHUIGE7qkeLF/s400/nastro.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5529114519214306066" border="0" /></a><br />Se mi si chiede di pensare a qualcosa di rosa prima mi si para davanti un'immagine del mio bel motorino ormai defunto, poi scrollo la testa e mi viene in mente il bel colore rimasto sulle mie dita dopo aver sbucciato delle rape rosse. E quindi la decisione arriva quasi immediata: le rape rosse daranno quel tocco di rosa al post!<br />E allora ho scelto, per oggi<br /><br />Insalata Russa<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihrYQYC_P4wltxQ7FMGCSaBKtOx3OBMmsAw2jdviruGhp3nO4Df7jBmrvMocnIDwKxXyenrH5-mTfT672hHYT9DG9jKy5MAsHw7TDSd1VetRViuMlfpHN2QKou8or7iuQszKWoibnjM12F/s1600/m_Rosa+006.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 267px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihrYQYC_P4wltxQ7FMGCSaBKtOx3OBMmsAw2jdviruGhp3nO4Df7jBmrvMocnIDwKxXyenrH5-mTfT672hHYT9DG9jKy5MAsHw7TDSd1VetRViuMlfpHN2QKou8or7iuQszKWoibnjM12F/s400/m_Rosa+006.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5529260518167261490" border="0" /></a><br />3 patate medie<br />1 carota<br />2 barbabietole<br />2 manciate di fagiolini<br />2 manciate di pisellini<br /><br />Per la maionese:<br />1 uovo<br />200 ml di olio di semi di girasole<br />2 cucc. d'aceto bianco<br />1 cuc.no di succo di limone<br />1 piz. di sale<br />una punta di senape<br /><br />Lessate patate e barbabietole intere, scolatele e lasciatele raffreddare.<br />Tagliare a cubetti la carota e i fagiolini e lessatele separatamente. Io uso sempre la stessa acqua e man mano cuocio le verdure. Cuocete anche i piselli e mettete tutto in una ciotola. Tagliate patate e barbabietole a cubetti ed unitele alle altre verdure.<br />Ora preparate la maionese mettendo tutti gli ingredienti nel bicchiere del minipimer e frullate per un paio di minuti fino ad ottenere la consistenza giusta.<br />A me l'insalata russa piace con pochissima maionese (non posso vedere quella melma chiamata insalata russa nelle rosticcerie!), giusto quel poco che serve ad amalgamare il tutto, quindi del totale di maionese fatta (ma meno di un uovo proprio non se ne può fare!) non ne ho usata neanche metà. Ma va a gusto.<br />Buona giornata e, mi raccomando, controllatevi!<br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-16346375509338745872010-10-16T09:28:00.006+02:002010-10-16T10:09:01.150+02:00Pane di riso per il WBD#5<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPvxtuAKTIQ-BVirsRCquQZztBsff_7inxvuGF3hl1E5A4C481kNuRa6vSkn7DDWeYrAfha3t9OFZDTCwPFGs6UQeuPwpNGV3gXjAQ4MeP1CuWmpHWjRFEYNfluqcNjcpY1oALJjEXM6kA/s1600/wbd5.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 130px; height: 250px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPvxtuAKTIQ-BVirsRCquQZztBsff_7inxvuGF3hl1E5A4C481kNuRa6vSkn7DDWeYrAfha3t9OFZDTCwPFGs6UQeuPwpNGV3gXjAQ4MeP1CuWmpHWjRFEYNfluqcNjcpY1oALJjEXM6kA/s400/wbd5.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5528551689973974594" border="0" /></a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOElfEFMxUeABSg-_ho4L4w5tWhaQLLz9i_45tiLlPUxsEw3-zyf0PdILp4yNrVyvAfYHeldRvvS1gCfidyavfm_k6pwUZE7B1a5c2a_gZXHjI2-pGngykMrzIR9S3bz-ga6v-Afjkh0vn/s1600/wbd5.jpg"><br /></a>Ormai è di fatto una tradizione il <a href="http://kochtopf.twoday.net/stories/announcing-5th-world-bread-day-2010" world="" bread="" day="">World Bread Day</a> di <a href="http://kochtopf.twoday.net/">Zorra</a>, siamo infatti alla V edizione ed è assolutamente irrinunciabile partecitare per un blog che si chiama Lievito e Spine!<br />In effetti questo per me è solo il terzo WBD, e dopo aver scelto per i passati <a href="http://lievitoespine.blogspot.com/2009/10/liscio-il-wbd-con-un-pane-alla-birra.html">questo</a> e <a href="http://lievitoespine.blogspot.com/2008/10/i-pretzel-per-la-giornata-mondiale-del.html">questo</a> pane, quest'anno ho deciso di buttarmi per un pane molto particolare di origine lombarda: il pane di riso.<br />Pare che tradizionalmente questo pane venisse preparato dalle mondine con il riso che veniva dato loro come compenso.<br /><br /><br /><br /><br />Per circa 15 panini:<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhabguqmatfG0ik7lW69VCi_snizSWTzV_PpGN3atv2Z2vBa7RevFvLy6YLyQXt3WkOP7g0-iNmyc6IYGDY8axd0E-LB6Yg_5Yls17eXgBjo6eN0Uvqe4vRDvEG1GuzmT5Hlb2S0tCmgyKz/s1600/m_Cjalson+023.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhabguqmatfG0ik7lW69VCi_snizSWTzV_PpGN3atv2Z2vBa7RevFvLy6YLyQXt3WkOP7g0-iNmyc6IYGDY8axd0E-LB6Yg_5Yls17eXgBjo6eN0Uvqe4vRDvEG1GuzmT5Hlb2S0tCmgyKz/s400/m_Cjalson+023.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5528551459865066850" border="0" /></a><br />600 g di farina O<br />200 g di farina di riso<br />100 g di riso crudo<br />30 g di lievito di birra<br />400-450 ml d'acqua tiepida<br />1 cucc. di zucchero<br />16 g di sale<br />olio e riso soffiato per decorare<br /><br />Per prima cosa lessate il riso molto al dente e fatelo freddare.<br />Setacciate le due farine, unite il riso cotto ed iniziate ad impastare con il lievito diluito in un po' d'acqua e zucchero, il resto dell'acqua ed infine il sale. Impastate bene per 10 minuti buoni e mettete a lievitare la palla ottenuta in una ciotola unta e chiusa da pellicola per 45 minuti.<br />Riprendete l'impasto , rilavoratelo un attimo, suddividetelo in pezzi da circa 100 g e formatelo come più vi piace. Spennellate i panini con un pochino d'olio e decorateli con il riso soffiato.Lasciate riposare sulla teglia ancora una mezz'ora e cuocete nel forno a 240° per 10-15 minuti.<br />Un bacio e buon WBD a tutti!<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-35019148641016840622010-10-10T11:20:00.005+02:002010-10-10T15:17:16.415+02:00Cjalsòns bietole e noccioleAnch'io rispondo all'appello di<a href="http://machetiseimangiato.com/2010/09/cjalsons-gianni-cosetti-e-i-blogger/"> Rossella</a> che ha radunato un bel gruppone di Blogger con lo scopo diffondere la conoscenza di questi buonissimi ravioli originari della Carnia, in Fiuli.<br />Gran merito va dato anche a <a href="http://machetiseimangiato.com/2010/09/il-mondo-di-gianni-cosetti/">Gianni Cosetti</a>, Stella Michelin che si è impegnato molto per valorizzare la cucina tradizionale e i prodotti della Carnia.<br />Rossella ci ha messo a disposizione 6 ricette tradizionali e tre fornite direttamente da Anna Cosetti. Alla fine ho scelto un mix di ricette.<br /><br />Cjalsòn bietole e nocciole<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqeNCF1I0zTHC-iOc0Q67hrkyNNA9J8GpQs8FG5s7J_zRowL2girEh3GkeAncVUdIWfKhIdQecZxVSNcTfdDQ5MLCQ7_TIrYm4EbvoN1zWP_ov_jguOSXjZSGz9WawAJHIVntPLP09Q4ar/s1600/m_Cjalson+038.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqeNCF1I0zTHC-iOc0Q67hrkyNNA9J8GpQs8FG5s7J_zRowL2girEh3GkeAncVUdIWfKhIdQecZxVSNcTfdDQ5MLCQ7_TIrYm4EbvoN1zWP_ov_jguOSXjZSGz9WawAJHIVntPLP09Q4ar/s400/m_Cjalson+038.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5526405224916628882" border="0" /></a><br /><br />Per la pasta:<br />300 g di patate<br />200 g di farina 00<br />un paio di cucc. di prezzemolo tritato<br />1 uovo<br />noce moscata<br /><br />Per il ripieno<br />ortiche (1 mazzetto di bietoline)<br />pane nero (80 g di pane di segale)<br />1 mela<br />ricotta affumicata e ricotta fresca (50 g di ricotta infornata)<br />cipolla ( 1 cipolla piccola e uno scalogno)<br />olio e burro<br />sale, pepe (io ho aggiunto della noce moscata)<br />uvetta (nocciole tostate)<br /><br />Per condire:<br />Burro fuso<br />parmigiano<br />Ricotta infornata<br /><br />In realtà questa ricetta prevedeva l'uso della cosiddetta pasta matta, fatta solo con farina, acqua e un goccio d'olio, ma io non amo questa pasta, così ho utilizzato quella usata in un'altra delle ricette di cjalsòn.<br />Per il ripieno tritate la cipolla e lo scalogno e fateli appassire in padella con olio e burro, nel frattempo lessate le bietoline e una volte scolate fatele insaporire con la cipolla. Unite il pane a cubetti, la ricotta infornata e la mela grattuggiate, sale, pepe e noce moscata. Frullate il tutto e lasciate raffreddare.<br />Lessate le patate, schiacciatele e lasciate raffreddare il passato. Setacciate la farina, unite prezzemolo e noce moscata e iniziate ad impastare con le patate e l'uovo.<br />Stendete sottile con l'aiuto di un po' di farina per far sì che non si attacchi e tagliate dei dischi (io ho usato un coppapasta di 9 cm di diametro). Farcite ogni disco con un cucchiaino di farcia e una nocciola intera e chiudete a raviolo.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZK7i5L7VGymuI5llU_ropItmlXEk-F_F7xSb1v06-TvofPK73yoMWA9dQhZQnQet5Tq-rxrrnT_sTr3G_lgGYXPpVt9hTcEjRAX5NCBRSmZ_SkIyLNd1vjFbvGvFO_yQ7Lx7SBdZMN-Wx/s1600/m_Cjalson+036.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZK7i5L7VGymuI5llU_ropItmlXEk-F_F7xSb1v06-TvofPK73yoMWA9dQhZQnQet5Tq-rxrrnT_sTr3G_lgGYXPpVt9hTcEjRAX5NCBRSmZ_SkIyLNd1vjFbvGvFO_yQ7Lx7SBdZMN-Wx/s400/m_Cjalson+036.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5526405220507694370" border="0" /></a><br />Lessate i cjalsòn in acqua salata fino a che non risalgono a galla e serviteli con burro fuso, parmigiano e una grattata di ricotta infornata.<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-31340335220554065332010-10-07T19:10:00.003+02:002010-10-07T19:56:11.037+02:00Pastel de chocolateMi era rimasto nel "cassetto" delle cose da pubblicare il dolce della mia festa spagnola. Ed ora mi sembra proprio il momento di ritirarlo fuori, ora che vorrei tanto qualcosa di dolce. E' brutto vedere invecchiare le persone a cui si vuole bene, ma ancora più brutto è vedere gli occhi tristi di uno dei due nei momenti in cui l'altra lo prende per suo padre piuttosto che per suo marito.<br />Quindi ora vorrei qualcosa di dolce, ma in cottura ho solo delle fave e della cicoria, mi farò bastare questo post, e magari qualche quadretto di Ritter ( ma poi si chiamava si o no Tablò in origine??).<br />Allora, ricetta rigorosamente spagnola che gira qui in casa da moltissimi anni, regalo di un’amica di famiglia certa Maria Pilar. E’ un dolce davvero semplicissimo, e composto di tre ingredienti messi in croce. Non per questo però si può annoverare tra i dolci light, consiglio infatti porzioni piuttosto piccole!<br /><br />Pastel de chocolate di Maria Pilar<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6_HsQpl9ODminliHphwPJ8KODe53-IM0dPj1hgPyf1h6eSwtHn__7oid0RbpdbBnDC8W7N2syRW2cEv1Db9kwzzqyZbdWFU4x2LhRssF8vdqsoTrn3GPUOsEciUj1dJzE_CptYZw4Z7ZK/s1600/m_Pastel+de+chocolate+1.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6_HsQpl9ODminliHphwPJ8KODe53-IM0dPj1hgPyf1h6eSwtHn__7oid0RbpdbBnDC8W7N2syRW2cEv1Db9kwzzqyZbdWFU4x2LhRssF8vdqsoTrn3GPUOsEciUj1dJzE_CptYZw4Z7ZK/s400/m_Pastel+de+chocolate+1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5525354380091846306" border="0" /></a><br />Per 8 persone:<br />6 uova<br />500 g di cioccolato fondente<br />300 g di savoiardi<br />Latte e cognac o rum per bagnare i biscotti<br /><br />Bagnare i biscotti nel latte con l’aggiunta di un goccio di cognac o rum e foderarci per bene uno stampo da zuccotto rivestito di pellicola. Nel frattempo mettere a sciogliere a bagno maria il cioccolato spezzettato.<br />Togliere il cioccolato dal fuoco e unire i tuorli uno a uno sbattendo bene. Montare gli albumi a neve fermissima e unirli al composto di cioccolato. Versare il tutto nello stampo rivestito di biscotti e lasciar riposare in frigo per qualche ora, meglio una notte intera. Sformate il pastel e decoratelo con ciuffetti di panna e ghirigori di cioccolato fuso.<br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-6213284720941773102010-10-02T14:53:00.005+02:002010-10-05T22:41:43.512+02:00Pesto di pomodori secchiNotizie buone e notizie cattive. Dunque, partiamo con la notizia buona, e se vogliamo anche la più importante: oggi è la Giornata Nazionale del riciclo e della raccolta differenziata di qualità. Sapete bene quanto tenga all'argomento e quindi non esito un momento nell'invitarvi a dare un'occhiata al <a href="http://www.raccolta10piu.it/decalogo.html">Decalogo</a> messo a punto da Conai (niente di sconvolgente, va detto; però per un neofita è un buon punto di partenza) e soprattutto a fare un salto nelle piazze a fare una chiacchierata con gli operatori della vostra città, che per la mia esperienza sono sempre disponibilissimi.<br />Ed ora le dolenti note. Mi ero svegliata di ottimo umore, sapendo che oggi, finalmente avrei ritirato il nuovo motorino elettrico bicolore; in realtà poi la mattinata ha preso presto una brutta piega. Il meccanico è stato davvero molto carino: ha passato 2 giorni per assemblarlo come volevo e poi in mia presenza l'ha lavato, asciugato e lucidato con non so che roba. Un trattamento che veramente, neanche se mi fossi comprata una Porsche! Poi decidiamo cosa vale la pena tenere del vecchio motorino come ricambio e lui procede allo smantellamento. Solo il tuo meccanico si può rendere conto di come sia brutto vedere "l'autopsia" (giuro, parole sue!) del proprio motorino, ma tutto sommato era più una donazione-pezzi per quello nuovo.<br />Ma insomma, felice come una pasqua inforco il nuovo motorino scintillante e vado; prestissimo inizio ad avere qualche problema, ma penso sia perchè forse è scarico. Poi una volta attaccato alle paline non dà segni di vita. Insomma ora sono un po' demoralizzata, e mi chiedo quanto reggerò e come andrà a finire se già parte così male.<br />Chissà, speriamo in bene.<br />Nel frattempo mi sono innamorata del libro della Bibliotheca Culinaria sul Pesto, e da questo ho tratto questa ricettina, perfetta per sfruttare l'ultimo basilico del mio orticello.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3quFJjhtm8VN0RL4NPve6L2R7UBQEwU1NWe2hmiOZhv2Fp_eMwMbQ4zR4waJNRIoaftfEPORamd9r6cdM_1KVuchFqa6gKPR2booGw_5oK9eawBZHbcAPKy2VrbLGryx5W9a6pQ9u46Uu/s1600/m_Estate+219.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3quFJjhtm8VN0RL4NPve6L2R7UBQEwU1NWe2hmiOZhv2Fp_eMwMbQ4zR4waJNRIoaftfEPORamd9r6cdM_1KVuchFqa6gKPR2booGw_5oK9eawBZHbcAPKy2VrbLGryx5W9a6pQ9u46Uu/s400/m_Estate+219.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523439619037337234" border="0" /></a><br />Pesto di pomodori secchi<br /><br />250 g di pomodori secchi sott'olio<br />2 scalogni tritati<br />100 g di noci di macadamia<br />2 cucc. di aghi di rosmarino tritati<br />50 g di foglie di basilico<br />120 ml di olio dei pomodori secchi<br />120 ml di olio e.v.o.<br />2 cuc.ni di succo di limone<br />sale<br /><br />Riunite tutti gli ingredienti nel boccale del mixer e frullate il tutto. Tutto qui. Utilizzate questo pesto per condire la pasta, come per un pesto tradizionale.<br />Potete conservare il pesto qualche giorno in frigo coperto da un filo d'olio oppure in freezer.<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-7673056413879655862010-09-28T19:29:00.003+02:002010-09-28T20:47:12.408+02:00Cucina russa dalla rossaEbbene sono arrivata anch'io (ultima ma non meno entusiasta) con il mio resoconto della piacevolissima giornata trascorsa a casa di <a href="http://www.rossa-di-sera.com/">Giulia</a>.<br />Ero giusto appena rientrata da S.Pietroburgo quando ho letto sul blog della Rossa di sera che organizzava corsi di cucina russa; io ancora con in bocca il gusto dei piatti russi ( e con ancora in dispensa ancora i tesori riportati indietro!)non ho potuto fare a meno di iscrivermi all'istante; ed insieme a me altre 3 amiche: <a href="http://www.kittyskitchen.it/qualche-appunto-di-cucina-russa.html">Elisa</a>, <a href="http://machetiseimangiato.com/2010/09/lezione-di-cucina-russa-con-la-rossa/#more-5029">Rossella</a> e <a href="http://cuocaatempoperso.blogspot.com/2010/09/oggi-parliamo-di-piroshki-cucina-russa.html">Alessandra</a>. E' stato un pomeriggio davvero piacevole, e Giulia non ha davvero lesinato in quanto a consigli, aneddoti, curiosità e disponibilità.<br /><span dir="ltr" lang="ru">Iniziamo con quelli, mi pare di capire, che hanno rubato il cuore a tutte noi: i пироги</span> o piraghì per noi comuni mortali.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX_uHQXoGeNvlX73CY9FGGQLzu0mUx5ToERJblv_3BHxKLaUS2vpSN6fkJaoChSzHbaUzOfK0d1QyPk8Y98fjvUaV9VFvvRQv2bIQ5AxKAHsuuvMsr6Vom3Fe3F5Tl2piJrqjNYs1jbVC-/s1600/m_Estate+183.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 267px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX_uHQXoGeNvlX73CY9FGGQLzu0mUx5ToERJblv_3BHxKLaUS2vpSN6fkJaoChSzHbaUzOfK0d1QyPk8Y98fjvUaV9VFvvRQv2bIQ5AxKAHsuuvMsr6Vom3Fe3F5Tl2piJrqjNYs1jbVC-/s400/m_Estate+183.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5522034096454486178" border="0" /></a><br />In pratica si tratta di una sorta di "panzarotti" fatti di una pasta lievitata neutra e con un ripieno che può andare dalla carne, ai cavoli e uova sode, al riso insaporito come più ci piace, ai ripieni dolci. Tradizionalmente ai diversi ripieni corrisponde una diversa forma data al "raviolo". Devo dire che è stata la parte del corso che più mi è piaciuta, sarà che ho una passione particolare per i lievitati, ma la soddisfazione nel riuscire a fare il primo cordolo di chiusura decente è veramente notevole.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfv8ptZbcKd7jBxhyphenhyphenlQhAhABPkNvTB3N6k3AWjoZwVruiQ2nNnFMw8iKWUSYe5Mt_yc1YR-o_5bOpMhJ-c7UwYssNIHE_6mKDUbmlGRiWHVFXIsd74hb2dV78YLoaZxU9Qt5XduGrOBtQ8/s1600/m_Estate+179.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfv8ptZbcKd7jBxhyphenhyphenlQhAhABPkNvTB3N6k3AWjoZwVruiQ2nNnFMw8iKWUSYe5Mt_yc1YR-o_5bOpMhJ-c7UwYssNIHE_6mKDUbmlGRiWHVFXIsd74hb2dV78YLoaZxU9Qt5XduGrOBtQ8/s400/m_Estate+179.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5522034083999976962" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6fmzyjEUwbFMxbKRnc7dhV9MrjkPxCiv_XKm_SHF1hB5GntDb_2GrR2XFIhrknLrahSsW4r_qnkj3lYnj5f0olfCcbBtiHdZ0Hbjj_G-anfa-TSe0o0Qr0iXbtBjNUzbZ8GO9dC0QwJyo/s1600/m_Estate+180.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 267px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6fmzyjEUwbFMxbKRnc7dhV9MrjkPxCiv_XKm_SHF1hB5GntDb_2GrR2XFIhrknLrahSsW4r_qnkj3lYnj5f0olfCcbBtiHdZ0Hbjj_G-anfa-TSe0o0Qr0iXbtBjNUzbZ8GO9dC0QwJyo/s400/m_Estate+180.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5522034082170948498" border="0" /></a>Altro piatto veramente stupefacente nella sua semplicità è l'aringa in pelliccia: una preparazione a strati che vede l'alternanza di aringa a pezzetti, lamelle di cipolla, uova sode grattuggiate, patate, carote e barbabietole anch'esse lessate e grattuggiate. Veramente buonissimo e perfetto accompagnato ad una buona vodka ghiacciata. Per questo piatto Giulia ci ha fatto scoprire l'aringa in salamoia, incredibilmente più delicata e morbida dei filetti affumicati e strizzati in un sottovuoto.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBLluyIITL5Mb3O1WsWQrXMytjMcwV8LhiKiot7oGFURf6xpLC5I1esKOI5535Y-RpOAESsg5_B-bG_4Wn_oyFyQ7T7W_5W242dBbR99zqF86zjyiAwEbk-SXIZXxpw56OfZ4abwPbzR54/s1600/m_Estate+192.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBLluyIITL5Mb3O1WsWQrXMytjMcwV8LhiKiot7oGFURf6xpLC5I1esKOI5535Y-RpOAESsg5_B-bG_4Wn_oyFyQ7T7W_5W242dBbR99zqF86zjyiAwEbk-SXIZXxpw56OfZ4abwPbzR54/s400/m_Estate+192.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5522034100391686610" border="0" /></a><br />Continuiamo con il filetto alla Строганов, ossia alla Stroganov un piatto tenerissimo a base di straccetti di filetto, cipolle e panna acida; una meraviglia spolverato con un pizzico di aneto. Tradizionalmente il manzo Stroganov è accompagnato da patate arrostite in padella o da purè di patate, ma data la stagione Giulia ce l'ha fatto gustare insieme ad una buonissima insalata di pomodori , cetrioli e aneto condita con la panna acida, Smetana , che gli dà una nota freschissima molto piacevole.<br />Alla mousse di fragole con ingradiente segreto è capitato qualche incidente lungo il percorso, ed è pertanto rimasta così: segreta!.Alla prossima volta spero! :-)<br />Tuttavia non ci siamo fatte mancare un dolce, con l'impasto dei piraghì abbiamo fatto infatti un pirog unico, grande; alle mele e cannella.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_0V_SRNozxzRylkR_Ql6GqhjhXH6gMgcMsBpXzUQVYG2us9tgOKFgoRQwn822Ld7OgIsKb8lbmqltPoLykZgjf4rvG5_5fDYie15ZdjiHj0Iz8X702lfxlI9OM3yA4v1zq9DegaDb_B0M/s1600/m_Estate+182.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_0V_SRNozxzRylkR_Ql6GqhjhXH6gMgcMsBpXzUQVYG2us9tgOKFgoRQwn822Ld7OgIsKb8lbmqltPoLykZgjf4rvG5_5fDYie15ZdjiHj0Iz8X702lfxlI9OM3yA4v1zq9DegaDb_B0M/s400/m_Estate+182.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5522034077484924050" border="0" /></a>Insomma una lezione riuscitissima che è riuscita tra l'altro a mettermi addosso la voglia e l'impazienza di farne al più presto un'altra! Non vedo l'ora di mettere mano a Borsh, Pelmeni e blini!!!<br />Sono stata benissimo, grazie Giulia!!<br />Uh, se per caso avete visto la foto nel <a href="http://www.rossa-di-sera.com/2010/09/buona-la-prima.html">post</a> di Giulia, di solito non sono una pazza che va in giro conciata anni '70!! La mia scusa era una festa a tema! :-)<br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-81190027930745680542010-09-19T18:42:00.002+02:002010-09-28T20:53:59.698+02:00Il chili senza chiliMi era già capitato di preparare il chili un paio di anni fa, per un mio compleanno con piatti da tutto il mondo. E da allora mi era rimasta una voglia di rimangiarlo. Negli ultimi mesi la voglia è montata fino a riuscire a trovare l'altro giorno finalmente l'occasione giusta!!<br />E così tutta contenta ho comprato il necessario forte della certezza di avere ancora un sacchetto di polvere di chili nell'armadio. Disgraziatamente al momento di aggiungere il chili alla carne che già cuoceva mi sono accorta che il mio chili era stato eletto a dimora da qualche animaletto, e così mi sono dovuta arrangiare con qualcos'altro.<br />In origine questa era una ricetta di Babette presa su Cooker ma alla fine tra animaletti e dimenticanze dell'ultimo minuto è venuta piuttosto diversa dall'originale; vi dirò.. non me e pento affatto!<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUzVPhU72ESye_Mrlc6veUCAfaD2lNy_sDJFql6Zm6J1Ezw9slhsLj7qWrj99GV75DRQFUA5L2RbtfdAK7DVCMdJY9lxGJucTw_UBe6WQi2kgfETtaqcQEP9pRDmjGnboA9eGjE6Kzy-_Z/s1600/m_Estate+142.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUzVPhU72ESye_Mrlc6veUCAfaD2lNy_sDJFql6Zm6J1Ezw9slhsLj7qWrj99GV75DRQFUA5L2RbtfdAK7DVCMdJY9lxGJucTw_UBe6WQi2kgfETtaqcQEP9pRDmjGnboA9eGjE6Kzy-_Z/s400/m_Estate+142.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5518667767164994802" border="0" /></a><br />Per 6 persone:<br />1 kg di macinato di manzo<br />4 salsicce di prosciutto<br />2 cipolle<br />1 peperone rosso e 1 giallo tritati<br />500 g di fagioli rossi messicani lessati<br />2 bottiglie da 700g di passata di pomodoro<br />il succo di 1 limone<br />2 cucc. di vino rosso<br />2 cuc.ni di origano<br />2 cuc.ni di senape in polvere<br />1 cuc.no di paprika forte<br />2 peperoncini piccanti piccoli freschi<br />2 cuc.ni di cumino in polvere<br />4 spicchi d'aglio<br />olio, sale e pepe<br /><br />Stufate la cipolla tritata con un po' d'olio in una grande casseruola di coccio. Quando sarà diventata trasparente unite la carne e le salsicce private della pelle e spezzettate. Rosolate bene ed unite i peperoni tritati, l'aglio sbucciato ed infilato in degli stecchini per poterlo poi recuperare facilmente, il cumino, la paprika, i peperoncini, l'origano e la senape. Salate, pepate e lasciate insaporire qualche minuto prima di sfumare con vino e succo di limone. Unite anche la passata di pomodoro e lasciate cuocere un'ora a fuoco lento. A questo punto unite i fagioli e proseguite la cottura ancora una mezz'oretta.<br />Babette consigliava di unire a fine cottura olive nere e prezzemolo, che io avevo diligentemente comprato e dimenticato nell'angolo del ripiano di cucina.<br />Buonissimo il giorno dopo e perfetto da surgelare.<br />Servire caldo accompagnato da tortillas e da un mojito ghiacciato!<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk4X1v3KkBwYEeFll7fB7zszqA5Btt0gyFt19AgeIsESvJl-1z-xXV6ox3PuJkmp8MGELFsK79sGTN3ieuwE4HJXsvHYC3Os5pB8nyPC32MV7WBP0BFHiFQvp31LT284U3Bry5gRvXHeze/s1600/m_Estate+137.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk4X1v3KkBwYEeFll7fB7zszqA5Btt0gyFt19AgeIsESvJl-1z-xXV6ox3PuJkmp8MGELFsK79sGTN3ieuwE4HJXsvHYC3Os5pB8nyPC32MV7WBP0BFHiFQvp31LT284U3Bry5gRvXHeze/s400/m_Estate+137.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5518667758143020562" border="0" /></a><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-73551174281892468802010-09-16T20:23:00.003+02:002010-09-16T21:25:24.738+02:00Liquore di liquiriziaOggi ultimo giorno di vita del mio <a href="http://lievitoespine.blogspot.com/2009/09/un-motorino-che-sa-di-pane.html">motorino</a>. Chi mi conosce sa bene quanto quell'accrocco rosa semi-artigianale mi rappresentasse, nonostante il colore piuttosto infelice. Speravo di riuscire a fargli festeggiare i 10000 km, ma non ha retto. Nell'ultimo anno ha sofferto di qualche incidentino che l'ha portato ogni volta a perdere un pezzo. Ormai penso possa fregiarsi a buon diritto del titolo di Naked; titolo che viene dato a ben più blasonati fratelli che non sono stati neppure sottoposti al mio "fine lavoro di cesello". Il mio saggio meccanico di fiducia ( per chi ha un motorino elettrico è molto importante averne uno!) mi ha detto :" E non sei contenta, la gente ci spende pure per avere un motorino N A K E D!" Naked letto così com'è scritto naturalmente!<br />Insomma è il momento di cambiare, cercando comunque di resistere alle Sirene del mio papà che spera che torni sulla via di Damasco, ossia a un rassicurante, inquinante 2 tempi a benzina. Vedremo, devo pensare; con l'aiuto di un bicchierino ghiacciato..<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfalaTjxV5u_gdzICnRqiuKFklIw342PQWk3nSXsk-DXp1d1_JpXgI7UBexCP6C5ZkJURLO8I9aAovmHbi4ikfSNPqin5IQnW3u4Vj8c371wp6rM7Nb3m_X989hc4a-eYbwDaiVszf8g70/s1600/m_Liquore+di+liquirizia.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfalaTjxV5u_gdzICnRqiuKFklIw342PQWk3nSXsk-DXp1d1_JpXgI7UBexCP6C5ZkJURLO8I9aAovmHbi4ikfSNPqin5IQnW3u4Vj8c371wp6rM7Nb3m_X989hc4a-eYbwDaiVszf8g70/s400/m_Liquore+di+liquirizia.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517579419106374418" border="0" /></a>Liquore alla Liquirizia<br />Per circa 2,5 lt di liquore:<br />100g di liquirizia purissima<br />1 lt d'alcool a 95°<br />1,5 lt d'acqua<br />700 g di zucchero<br /><br />Dunque, l'ultima volta che ho fatto questo liquore ne ho fatto una dose doppia come regalo di compleanno per una persona a cui voglio molto bene. Disgraziatamente la damigianina non è arrivata sana e salva alla data del festeggiamento, ma ha subito un attacco da una banda di assetati; così ne ho dovuto rifare un po' in loco dove non sono riuscita a trovare la mia solita liquirizia. Questo in realtà si è rivelata una fortuna, perchè ho scoperto che la versione fatta con la Amarelli è molto migliore!!<br />Dunque, se ne avete la possibilità riducete in polvere la liquirizia, questo velocizzerà molto il lavoro.<br />In una pentola unite acqua e liquirizia e portate a bollore e a completo scioglimento della liquirizia (ora vedete l'utilità di ridurre in polvere?). Una volta che sarà tutto ben sciolto unite lo zucchero e mescolate un paio di minuti per far sciogliere anche questo. Fate raffreddare bene ed unite l'alcool, filtrate e imbottigliate.<br />Come tutti i liquori naturalmente migliora con un po' di maturazione dopo l'imbottigliamento, tuttavia non è male neanche bevuto subito se non si regge ad aspettare neanche una settimana!<br />Buonissimo ghiacciato!<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-74836274473977339112010-09-08T17:04:00.004+02:002010-09-08T18:24:41.836+02:00Peperoni della nonnaRientrata definitivamente a casa ( ed in possesso di un collegamento internet decente!) finalmente riprendo possesso del mio spazio. Durante gli ultimi giorni che sono stata a Roma abbiamo avuto qualche imprevisto in famiglia che ci ha fatto preoccupare molto e ha fatto sì che il mio post di saluto passasse in secondo piano, poi sono partita molto in fretta ed è finita che non vi ho salutato come avrei voluto.<br />E' stata un'estate strana, fatta di mille andirivieni, di spaventi e preoccupazioni, di divertimenti e bellissimi posti ed infine di un sospiro di sollievo che mi ha permesso di ricominciare l'anno con il cuore un po' più leggero.<br />Oggi è un giorno speciale per me, che segna il chiudersi di un anno molto diverso da tutti i precedenti. Sembra un post da 31 Dicembre vero? Beh, sarà che lavorando in un asilo mi sento autorizzata a ragionare in anni scolastici! Ma soprattutto è perchè esattamente un anno fa ero su questo stesso divano a tirar fuori la più grande quantità di lacrime di cui i miei occhietti fossero mai stati capaci. Ed ora è passato un anno, durante il quale ho fatto tante cose e conosciuto tante persone. E' stato così pieno da farmi apparire i precedenti quasi monotòni ( occhio all'accento, non intendo monòtoni!) Insomma nessuno dei cupi scenari che mi immaginavo un anno fa su questo divano si è profilato all'orizzonte! E quest'anno che si apre promette di essere ugualmente entusiasmante!<br />Non so com'è, ma quando sono così in vena di bilanci e piccole Amarcord sono anche da piatti familiari e tradizionali, e allora sono perfetti i peperoni della nonna, con la loro crosticina e il fondo di pomodoro leggermente bruciacchiaticcio!<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk6reJlfVGdghFL6fJBTXFMRKInYcXnWhaQkFUxb2mRBBRJC9MO5ipHCOteOlITZZF5F-SKWTtU03FBq9m9aeSyolcV-c2391oluw_l85xzFXCtdoi6jVqBMQCjn8R4LYD3hdtr2O6YQ7t/s1600/m_Peperoni+della+nonna.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk6reJlfVGdghFL6fJBTXFMRKInYcXnWhaQkFUxb2mRBBRJC9MO5ipHCOteOlITZZF5F-SKWTtU03FBq9m9aeSyolcV-c2391oluw_l85xzFXCtdoi6jVqBMQCjn8R4LYD3hdtr2O6YQ7t/s400/m_Peperoni+della+nonna.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5514558945985203426" border="0" /></a>Uh, le ricette della nonna ( almeno della mia) sono rigorosamente con le dosi molto approssimative, se non nulle!<br /><br />Peperoni rossi e gialli<br />capperi<br />passata di pomodoro<br />acciughe (tante!!!)<br />pangrattato parmigiano<br />olio e.v.o.<br /><br />Preparate la teglia con un foglio di carta forno, un goccio d'olio e qualche cucchiaiata di passata di pomodoro, giusto a "sporcare" qua e là.<br />Lavate i peperoni, divideteli in falde e distribuiteli sulla teglia. Distribuite all'interno delle falde di peperone qualche cappero e qualche pezzetto d'acciuga. Mettete una cucchiaiata di passata in ogni falda e spolverate il tutto di pangrattato e parmigiano. Un giro d'olio e in forno a 180° per una mezz'ora, finchè non si sarà formata una bella crosticina e il pomodoro sul fondo non sia quasi sul punto di bruciacchiarsi.<br /><br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-70215869718733035552010-07-21T16:17:00.003+02:002010-07-21T16:45:27.214+02:00Sorbetto di albicoccheChe ne dite di un sorbettino al volo? Della quintessenza di un'albicocca in coppetta?<br />Niente di più facile, a patto di avere una gelatiera e possibilmente un pizzico di farina di carrube.<br />A proposito di gelatiera l'altro giorno ho subìto una ferale umiliazione al corso (meraviglioso!!) di Gelati e Semifreddi tenuto al Gambero Rosso dalla pasticcera Giulia Steffanina. Per farvela breve, si parlava di gelatiere più o meno valide ed in poche parole la mia è stata paragonata da Stefania al Dolceforno Harbert!! Il suo difetto principale è il non avere un motore raffreddante, ma solo il cestello da infilare nel congelatore. Dire che me ne sono tornata a casa con la coda tra le gambe è poco, ma d'altra parte lo spazio della mia cucina è quello che è, e a suo tempo ho preferito sfruttare un motore che già avevo ( il ken).<br />Comunque, ecco cosa, nel suo piccolo, è riuscita a fare la mia "Dolcegelatiera".<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcJdzBIIf-DLhiqOEooJFR7WTOT99YVqu85SPIZ0QlJbN88nESs397U37m8VM_OZ11adUXwHuGewOy67WGhSXtSr-RBbs48qMvhqT36u7SntqlmkZ6ALbp71chuHvi_q6S97s9-m3E-H17/s1600/m_Fagioli+all%27uccelletto+006.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcJdzBIIf-DLhiqOEooJFR7WTOT99YVqu85SPIZ0QlJbN88nESs397U37m8VM_OZ11adUXwHuGewOy67WGhSXtSr-RBbs48qMvhqT36u7SntqlmkZ6ALbp71chuHvi_q6S97s9-m3E-H17/s400/m_Fagioli+all%27uccelletto+006.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496364064609988770" border="0" /></a>500 g di albicocche mature intere<br />190 g di zucchero<br />1/2 cuc.no di farina di carrube<br />260 g d'acqua<br />50 g di glucosio<br /><br />Mescolate lo zucchero e la farina di carrube ( a secco) e metteteli in un pentolino con l'acqua e il glucosio. La farina di carrube è molto utile a mantenere il gelato più cremoso nel freezer anche a distanza di qualche giorno. Se non l'avete pace, non casca il mondo.<br />Scaldate il composto solo il necessario affinchè i solidi si sciolgano, non di più. Togliete dal fuoco e date una botta di minipimer per amalgamare alla perfezione il tutto. Non vi preoccupate se vi sembra scurissimo a causa della farina di carrube: il colore si stempererà una volta aggiunte le albicocche e, soprattutto, una volta mantecato.<br />Frullate bene con il frullatore a immersione anche le albicocche e unite i due preparati. Mettete in frigo a raffreddare bene e a questo punto mantecate.<br />Ricordate sempre che è importante non servire immediatamente il gelato (quale che sia) appena tolto dalla gelatiera; ha bisogno di un minimo di riposo in freezer per stabilizzarsi, un'oretta almeno.<br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2899904659464704327.post-68543240553923478102010-07-17T20:26:00.003+02:002010-07-17T21:09:31.417+02:00Mozzarella in carrozzaQui ci sono 32°, ed in teoria accendere la friggitrice dovrebbe essere il mio ultimo pensiero, anche considerando che qui sono sola e me la potrei cavare con un'insalata di tonno e pomodori. Ma era già qualche giorno che avevo comprato questo bell'<a href="http://www.jbox.com/PRODUCT/KKU121">oggettino</a> ad una serata all'isola Tiberina organizzata e promossa dall'Ambasciata Giapponese.<br />Il destino naturale di questo mold sarebbe quello di creare dei tramezzini "saldati" e quindi con il ripieno completamente racchiuso al loro interno, però appena l'ho visto la prima cosa che mi è saltata in mente è stata la mozzarella in carrozza. Ho pensato: niente più rischio di trovarsi con mozzarella colante mente la si frigge, e poi vuoi mettere una forma così carina!!<br />Va da sè che la mamma mi si mangerà viva quando leggerà il post e scoprirà che ho fatto la mozzarella in carrozza senza di lei! Tranquilla mamma, te la rifaccio! :-)<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-yGKleQ8igcPysXoBUqucL7Rtho1ljQjARNn2w46PEp3HzRk1gGS2rEfsPQA5nNMUPsN3Aaxs5hZNDUIqT2Ba7sadhBmd7YLALe9zwkhaPk244OZWeh2d3DRmQ3Msn8jxxpNY2Uq9-nc7/s1600/m_Mozzarella+in+carrozza+013.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-yGKleQ8igcPysXoBUqucL7Rtho1ljQjARNn2w46PEp3HzRk1gGS2rEfsPQA5nNMUPsN3Aaxs5hZNDUIqT2Ba7sadhBmd7YLALe9zwkhaPk244OZWeh2d3DRmQ3Msn8jxxpNY2Uq9-nc7/s400/m_Mozzarella+in+carrozza+013.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5494943786712457042" border="0" /></a>Per 6 pezzi ( 2 persone):<br />4 fette di pancarrè di quelle lunghe, senza bordi<br />100 g di fior di latte<br />3 filetti di acciughe<br />1 uovo<br />pangrattato<br />sale<br />olio per friggere<br /><div style="text-align: justify;"><br />Tritate con il coltello la mozzarella e dividete in due ogni filetto d'acciuga.<br />Ora stendete davanti a voi la prima fetta di pancarrè. Io preferisco queste fette lunghe perchè di solito sono più morbide e si rischia meno che si rompano.<br />Poggiate sopra il mold con il triangolino più piccolo rivolto verso il basso, in questo modo avrete la misura della quantità di ripieno che potete mettere. Farcite con la mozzarella ed un pezzetto d'acciuga, sfilate delicatamente lo stampo e coprite con una seconda fetta di pane. Ribaltate il mold ed utilizzatelo per tagliare ed allo stesso tempo "sigillare" il vostro piccolo tramezzino. Con ogni coppia di fette di pane vi verranno tre tramezzini.<br />Passate nell'uovo e nel pangrattato e friggete in olio bollente. Alla fine salate.<br />Io in quest'occasione l'ho accompagnato con delle semplici melanzane a funghetti.<br /><a href="http://www.mylivesignature.com/" target="_blank"><img src="http://signatures.mylivesignature.com/54486/301/2ABC657E360542A5FADFD3A8773CD597.png" style="border: medium none; background: none repeat scroll 0% 0% transparent;" /></a><br /></div>Lievito e Spinehttp://www.blogger.com/profile/09884695570982280369noreply@blogger.com4