Che ne dite di un sorbettino al volo? Della quintessenza di un'albicocca in coppetta?
Niente di più facile, a patto di avere una gelatiera e possibilmente un pizzico di farina di carrube.
A proposito di gelatiera l'altro giorno ho subìto una ferale umiliazione al corso (meraviglioso!!) di Gelati e Semifreddi tenuto al Gambero Rosso dalla pasticcera Giulia Steffanina. Per farvela breve, si parlava di gelatiere più o meno valide ed in poche parole la mia è stata paragonata da Stefania al Dolceforno Harbert!! Il suo difetto principale è il non avere un motore raffreddante, ma solo il cestello da infilare nel congelatore. Dire che me ne sono tornata a casa con la coda tra le gambe è poco, ma d'altra parte lo spazio della mia cucina è quello che è, e a suo tempo ho preferito sfruttare un motore che già avevo ( il ken).
Comunque, ecco cosa, nel suo piccolo, è riuscita a fare la mia "Dolcegelatiera".
500 g di albicocche mature intere
190 g di zucchero
1/2 cuc.no di farina di carrube
260 g d'acqua
50 g di glucosio
Mescolate lo zucchero e la farina di carrube ( a secco) e metteteli in un pentolino con l'acqua e il glucosio. La farina di carrube è molto utile a mantenere il gelato più cremoso nel freezer anche a distanza di qualche giorno. Se non l'avete pace, non casca il mondo.
Scaldate il composto solo il necessario affinchè i solidi si sciolgano, non di più. Togliete dal fuoco e date una botta di minipimer per amalgamare alla perfezione il tutto. Non vi preoccupate se vi sembra scurissimo a causa della farina di carrube: il colore si stempererà una volta aggiunte le albicocche e, soprattutto, una volta mantecato.
Frullate bene con il frullatore a immersione anche le albicocche e unite i due preparati. Mettete in frigo a raffreddare bene e a questo punto mantecate.
Ricordate sempre che è importante non servire immediatamente il gelato (quale che sia) appena tolto dalla gelatiera; ha bisogno di un minimo di riposo in freezer per stabilizzarsi, un'oretta almeno.
6 commenti:
che buono, fresco e sicuramente molto delicato! Complimenti per il blog, davvero!! se vuoi passa a trovarmi: http://panpepatosenzapepe.blogspot.com/
mi sembra meraviglioso, questo sorbetto.
per la dolce-gelateriea, come l'hai argutamente chiamata, non me ne cruccerei.
anch'io vorrei un kenwood, la planetaria, una gelatiera, una friggitrice, le piastre per le cialde, la macchina del pane, quella per fare il caffé espresso... e pure lo sciacqua-spinaci a pedali :-)
ma non è cosa: in casa o ci metto tutte queste cose, e io me ne vado, o mi rassegno ad arrangiarmi con quel che ho.
il risultato del tuo gelato sembra ottimo. del resto, chi se ne importa?
Lo sapevo Eva, che il corso sarebbe stato meraviglioso! Ho fatto già il corso sulle cheesecake con lei, è proprio brava e molto disponibile!
Ora mi segno la ricetta e aspetto le altre!!!!
:)
Ma anche la gelatiera del KA, allora è come il dolceforno, veh???
Oh grazie!!
@ Martina: ora vengo a fare un salto, non ti conoscevo fino ad adesso.
@ Gaia Celiaca: grazie per la comprensione! Io sono arrivata a dedicare alla cucina anche un cassettone del settimanile in camera mia, non so dove finirò! :-)
@ Alem: temo proprio di sì, che quella del Ka sia equivalente! Mi sei mancata al corso!! :-(
Ah e se vuoi segnatela la ricetta, però sappi che era ante-corso! :-) Ora uno di questi giorni ne farò una provata lì! Un bacio
Curiosissima di vedere il risultato degli onigiri. Con cosa li hai farciti?
Si il reparto bento alla giapponeria è scarso ma pensa che è il più fornito che puoi trovare a roma...
Poi hai visto che prezzi!?
Va bèè sarà necessario far scorta in loco! :)))
Eva, mi scrivi l'e-mail?.. Così potremo parlarne in dettaglio!
Baci
Giulia
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