lunedì 31 gennaio 2011

Zuppetta dei rimorsi

Ieri con un gruppo di amici abbiamo fatto un peccaminosissimo pranzo a base Fondue Bourguignonne! In 7 ci siamo fatti fuori 2.8 kg di carne, un cestone di cruditè e una dozzina di salsine diverse!
Oggi urge correre ai ripari che quì si sprecano i sensi di colpa per le calorie ingurgitate e per un pranzo tutto sommato molto poco eco friendly!
E così cerco di recuperare punti con questa zuppettina moooolto light e assolutamente di recupero!


Zuppetta dei rimorsi

il ciuffo di 1 mazzetto di carote
il ciuffo di 1 mazzetto di ravanelli
il gambo di un cavolfiore
1 cipolla piccola
1 goccio d'olio
2 tazze di brodo
sale

Tritate la cipolla e mettetela a rosolare in un goccio d'olio. Tritate i ciuffi delle carote e dei ravanelli e il gambo del cavolfiore (in pratica la parte centrale che resta dopo aver staccato tutte le rosette), unite alla cipolla, insaporite un paio di minuti e coprite con il brodo bollente. Cuocete a fiamma medio bassa per una mezz'oretta. Frullate con il minipimer e regolate di sale.
E' buonissima, calda calda rimette in pace con il mondo ed in più azzera i rifiuti! Che si può volere di più!

lunedì 24 gennaio 2011

Okra fritta con Hummus al mandarino

Ogni tanto il tempo sfugge di mano. Ti rendi conto che stai mettendo da parte qualcosa a cui tieni, ma una volta rimandi, una volta non ce la fai e finisce che passano le settimane. Poi man mano che passa il tempo è più difficile riprendere perchè non sai bene come ricominciare e come giustificare il tempo passato. Ma è ora di ricominciare e così, tanto per togliermi le castagne dal fuoco diciamo che mi sono presa un paio di mesi sabbatici.
E poi cosa ti può ispirare di più di un bel giro a Piazza Vittorio! Adoro quel mercato e se poi capita di farci un giro con qualcuno con cui ti trovi molto bene e a cui non era ancora mai capitato di andarci è ancora meglio!
Gli acquisti sono stati tanti e ancora di più le cose a malincuore lasciate sui banchi, ma finalmente sono riuscita a togliermi uno sfizio: erano almeno un paio d'anni che giravo attorno all'okra, ma non avevo ancora mai avuto il coraggio.
A bloccarmi è sempre stata quella sua mucillaggine che fuoriesce al taglio e contribuisce all'ispessimento di salse e sughi. Non so com'è ma pensavo fosse difficile da gestire, chissà che mi aspettavo; mi sa che mi immaginavo scene apocalittiche con invasioni di roba appiccicosa. E invece niente di drammatico!
Okra fritta con Hummus al mandarino

un paio di manciate di okra
1 bicchiere di farina integrale
1/2 bicchiere di farina di mais bramata
1 cuc.no di paprika dolce
1 cuc.no di berberè ( oppure sostituire la paprica dolce con quella piccante e aggiungere un pochino di peperoncino)
1/2 cuc.no di sale fino
1 bicchiere di latte
Olio per friggere

Per l'hummus:
200 g di ceci lessati
20 g di tahina
1/2 mandarino
sale
paprika

Preparate l'hummus: frullate i ceci con la tahina, il succo del mandarino, sale e paprika. Assaggiate e regolatene il gusto a vostro piacimento.
Miscelate tutti gli ingredienti secchi necessari per la panatura.Tagliate dai frutti di okra i piccioli e bagnateli nel latte. Passatene ora uno a uno nella panatura coprendoli per bene. Friggete in olio caldo a 170° e servite caldo con la salsina di accompagno.