domenica 23 maggio 2010

Rape rosse al cartoccio

Più mi ritrovo a mangiare rape rosse meno mi riesco a spiegare il perchè vengano vendute così poco; trovare delle rape rosse fresche è veramente un'impresa quì a Roma. L'altro giorno però c'era un bel mazzo di rape freschissime che mi guardava dal banco del mercato. Le foglie così belle con le loro nervature rosse che non ho resistito!
RAPE ROSSE AL CARTOCCIO
Per 2 persone:
3 belle rape rosse
origano
olio e.v.o.
fior di sale
pepe nero

Niente di più facile: pelate le rape con un pelapatate (prendere nota per la prossima volta: le rape macchiano anche da crude!), tagliatele a quarti e mettetele in una teglia coperta con un foglio di carta d'alluminio. Condite con un paio di pizziconi di origano, un goccio d'olio, sale e pepe. Chiudete il cartoccio con un altro foglio d'alluminio e mettete in forno a 180° per circa 1h. Controllate la cottura con uno stecchino.
Non c'è paragone con le rape semplicemente lessate, per non parlare di quelle robe che vendono sottovuoto!!

venerdì 14 maggio 2010

Crostata alle aguglie

L'avete visto l'ultimo numero de La Cucina del Corriere della Sera? Ha un bel servizio sul pesce azzurro che mi ha fatto venire un sacco di voglie. Devo dire che mediamente non sono una grande "pesciarola", e mi rendo conto di mangiarne fin troppo poco. Ma la foto di quelle aguglie arrosto ha fatto sì che per giorni questi bei pasciolini mi ronzassero, pardon, nuotassero in testa in attesa che gli trovassi una degna collocazione.

Parto dal presupposto che l'idea di farle "a braccialetto" ,come si fa in moltissime ricette tradizionali, la trovo un filino macabra; e poi è un pesciolino così bello lungo che sembra fatto apposta per la teglia da crostata rettangolare.
Detto fatto.

Crostata alle Aguglie:
Per 2/3 persone:
Pasta brisè:
150 g di farina 0
30 g di mandorle con la buccina
70 g di burro freddo
50 g d'acqua fredda
sale
2 pizzichi di origano

2 aguglie medie
1 falda di peperone
1 zucchina
una decina di olive verdi
1 spicchio d'aglio
peperoncino

Frullate non troppo finemente le mandorle con la farina, mettete il mix sul piano di lavoro e sfregate il burro con la farina come fareste per una frolla. Unite l'origano, il sale e finite di impastare velocemente con un pochino d'acqua. Avvolgete nella pellicola e mettete in frigo a riposare per un'oretta. Passato il tempo del riposo stendete la pasta, rivestite la vostra forma e cuocete in bianco per circa 15-20 minuti a 200°.
Intanto sfilettate le aguglie ( hanno come caratteristica un'incredibile lisca color verde smeraldo!) e se siete più fortunati di me lo farete senza un gatto tra i piedi che piange e si dispera!! (alla fine di tutto però ha avuto le teste!)
Mettete a rosolare in una padella olio, aglio e peperoncino, eliminate questi ultimi due e unite il peperone e la zucchina tagliati a listarelle. Aggiungete anche le olive spezzettate e lasciate cuocere 10 minuti con l'aiuto se serve di un goccio d'acqua. Salate e disponete le verdure sul guscio di pasta alle mandorle ormai cotto.
Rosolate un attimo i filetti di aguglia in padella con un filo d'olio da entrambi i lati, adagiate anche questi sulla crostata e finite 10 minuti in forno a 180°.

lunedì 3 maggio 2010

Lasagne pesto, patate e fagiolini

Ognuno di noi ha uno spauracchio, questo è certo; ma credo che in pochi vengano sfottuti quanto me per il proprio. Sarà che per me, fino ad oggi, uno dei piatti per cui provavo un incredibile timore reverenziale era il must del pranzo della domenica del 90% degli italiani: la lasagna. Voi direte " E che ci vuole!" come tutti, ma assolutamente tutti, mi hanno detto in questi anni. Ma io mi sono sempre tenuta a debita distanza con un sacco di dubbi e interrogativi che hanno continuato indisturbati a cavalcare nella mia testa. Ma la sfoglia si precuoce o no? E il ragù deve essere spesso o no? E la bechamelle va lenta o densa? Insomma, bloccata da quest'ansia da prestazione sono arrivata alla veneranda età di quasi 28 anni senza aver infornato una lasagna.
Ma la festa della mamma si avvicina in fretta ed ho deciso di fare il grande passo ( ed una prova a casa!!)
E allora. Eccola qui, la mia prma ( e più che decorosa, fatemelo dire) lasagna: pesto, patate e fagiolini.

Perdonatemi, ma non ho fatto la sfoglia, ho pensato che sabato per 60 persone di certo non l'avrei fatta e che era meglio ottenere il risultato effettivo che avrei ottenuto al momento giusto.

Per 6 persone ( o 4 piatto unico):
250 g di sfoglia fresca (per me sfogliagrezza)
150 ml di pesto (questo sì, fatto in casa!)

Per la bechamelle:
800 ml latte
40g di farina
40g di burro
sale, pepe, noce moscata

2 pugnetti di fagiolini
2 patate medie
parmigiano

Iniziate preparando la bechamelle: mettete a scaldare il latte e in un'altra pentola sciogliete il burro, unite la farina e tostate un minuto. Stemperate con il latte bollente, a poco a poco e mescolate bene con una frusta per far sì che non si facciano grumi. Cuocete un paio di minuti finchè non avrà iniziato ad addensare. Coprite con della pellicola messa a contatto della salsa e lasciate da parte.
Tagliate a dadini patate e fagiolini e sbollentateli 5 minuti in acqua bollente salata.
Ora il grande dubbio: sbollentare o no la pasta. Io ho scelto per il sì, nonostante la confezione dicesse espressamente di no. L'ho fatto perchè mi sembrava estremamente più difficile dover immaginare la quantità di liquido che la pasta avrebbe assorbito in cottura, e quindi decidere la "liquidità" della bechamelle, piuttosto che precuocere la pasta e mettere la salsa ad una densità normale.
Insomma, ho sbollentato le sfoglie per un minuto e mezzo, poi le ho scolate e adagiate su un panno pulito.
E ora via al montaggio. Imburrate e cospargete di pangrattato una pirofila. Iniziate con uno strato di pasta, condite con 3 bei cucchiai di bechamelle a cui avrete mescolato il pesto, distribuite un po' di patate e fagiolini e infine parmigiano. Continuate così fino a finire gli strati di pasta e abbiate cura di completare la lasagna con un ultimo strato di salsa, verdure e parmigiano. Ora, molta gente in realtà mette da ultimo uno strato di pasta poi da eliminare a cottura ultimata per ottenere una lasagna completamente morbida e senza bruciacchiature, ma a mio modo di vedere questa gente non sa proprio campare: io vivrei di lasagna monostrato!!
Infornate a 200° ( io ho usato la modalità cielo ventilato) per mezz'ora scarsa.
E se esiste qualcun'altro in Italia che ha ancora ritrosie verso questo piatto sappia che io sono ancora viva e lo sarò probabilmente anche domenica dopo che ne avrò fatte 10 teglione!