martedì 29 giugno 2010

Puns... I dolcetti di Ikea

Avete presente quei dolcetti di pasta di mandorle di Ikea. Beh, ieri li ho fatti. Nel pomeriggio poi ho dovuto farci un salto all'Ikea, e già che c'ero volevo controllare il nome originale per il post. Ovviamente è stato tutto inutile: due minuti dopo già mi era passato di mente. Non c'è niente da fare, l'unico nome che mi è rimasto impresso nella storia del colosso svedese è quello della Poang! Poi a distrarmi dal nome sarà stato anche il nuovo colore dei dolcetti. Ve li ricordate no gli originali? Dei tronchetti di pasta di mandorle verde con le estremità pucciate nel cioccolato. Nel complesso colorati, ma piuttosto carini. Beh, non so da quanto, se in occasione di uno spirito patriottico pre-mondiale o cosa, ma i miei bei tronchetti hanno assunto un'inquietante colorazione giallo-blu!!
Per quanto mi riguarda ho optato per una versione ben più sobria avendo lasciato la pasta di mandorle del suo colore originale.
Dunque, per circa 30 dolcetti:
400 g di ritagli di torta, avanzi di pandispagna o altro
50 g di burro
250 g di cioccolato fondente
2 cucc. di cacao
un goccio di latte
225 g di marzapane
zucchero a velo

Mettete a sciogliere a bagno maria il cioccolato a pezzetti. Nel frattempo sbriciolate i ritagli di torta con le mani ed uniteci il burro sciolto e il cacao amaro. Unite a questo punto una cinquantina di grammi del cioccolato fuso e se serve un gocciolino di latte per amalgamare il tutto.
Stendete il marzapane con l'aiuto di un po' di zucchero a velo e formate dei rotoli del diametro di 1.5-2 cm farciti con il ripieno. Io ho fatto dei cordoli di ripieno con la tasca da pasticceria e poi ho ripiegato attorno la pasta di mandorle e tagliato. Mettete in frigo a rassodare una decina di minuti. Tagliate i tronchetti della giusta lunghezza ( un 7-8 cm) e immergetene le estremità nel cioccolato fuso. Fare rassodare ancora in frigo.

lunedì 28 giugno 2010

30 noci

Ieri mattina mia sorella mi si presenta a casa con una damigianina, un limone di giardin, 30 noci con il mallo e una chiavetta con la foto della ricetta!
Non si può dire di no nonostante la casa trabocchi già di albicocche!
E' la prima volta che faccio questo liquore dato che non mi erano mai capitate sotto tiro noci al giusto punto di maturazione, colte all'inizio dell'estate, quando si riesce ancora a far passare loro attraverso uno spillo. Tradizionalmente il momento giusto per la raccolta delle noci da nocino è la notte di S. Giovanni, tra il 23 e il 24 Giugno. Io ho sforato di un paio di giorni, ma nessuna traccia di Giovannino ( il vermetto).
E quindi:
Per 30 noci:
1.5 lt di alcool puro
400 ml d'acqua
750 g di zucchero
la scorza di un limone
10 chiodi di garofano
1 stecca di cannella

Dividete le noci intere, con tutto il mallo verde in quattro spicchi e metteteli in infusione, insieme a tutti gli altri ingredienti in una piccola damigiana da 5 lt. Chiudete bene e mettete a riposare in un luogo caldo, anche al sole, per 40 giorni, agitando il vaso di tanto in tanto.
Passato questo tempo filtrate bene e assaggiate. Se fosse troppo "spiritoso" potete aggiungere una bicchierata d'acqua. Imbottigliate e lasciate riposare ancora un mesetto prima di consumare.
La foto per il momento naturalmente è del liquore appena messo a macerare, tra 40 giorni ci rivediamo per il risultato.

sabato 26 giugno 2010

Aceitunas Aliñadas

Un’altra tipica tapa. Nella Spagna del Sud non c’è bar, bettola o altro in cui non vi servirano un bel piattino di olive condite insieme ad una bella cerveza ghiacciata.
Aceitunas Aliñadas
500 g di olive nere in salamoia
100 g di pomodori secchi sott’olio tritati
3 cuc.ni di timo fresco tritato
2 foglie di alloro spezzettate
2 spicchi d’aglio
2 cuc.ni d’aceto di vino rosso ( se possibile di Jerez)

Incidete le olive in modo da far assorbire meglio tutti gli aromi, è un lavoro un po’ noioso, ma ne vale la pena. Tritate i pomodori secchi e uniteli alle olive con tutto il loro olietto. Aggiungete gli altri odori e aromi , mescolate bene e lasciate riposare qualche ora prima di consumarle.

martedì 22 giugno 2010

Almendras con pimentòn

Si parte con le tapas che hanno accompagnato la Sangria . Devo dire che difficilmente riuscirò più a fare a meno di queste mandorle, indipendentemente dalla presenza o no della sangria. Creano davvero dipendenza!
Non vi dico per quante persone sia questa preparazione, perchè qualunque quantità ne facciate saranno sempre e comunque troppo poche, un po' come le patate!
Almendras con pimentòn
250 g di mandorle sbucciate e spellate
1 cuc.no di paprica dolce
1 cuc.no e 1/2 di sale marino affumicato
1 goccio d'olio

Dunque, la ricetta originale prevedeva la tradizionale paprica dolce affumicata spagnola e un normalissimo sale grosso. Naturalmente io non avevo la paprica affumicata e quindi ho invertito la questione utilizzando la paprica classica ed un buon sale grosso affumicato. Insomma, fate un po' come vi pare, ma un qualcosa che gli dia quel senso di affumicato lo dovete trovare.
Dunque: mettete a tostare le mandorle in forno a 150° per 15-20 minuti, o comunque finchè non avranno assunto un bel colorito scuretto, rigirandole ogni tanto.
Nel frattempo mescolate e pestate nel mortaio la paprica e il sale fino ad ottenere una polvere finissima.
Tirate fuori le mandorle e, ancora da calde, spruzzatele con un goccio d'olio e cospargetele del mix sale-paprica. Rimettete in forno un paio di minuti ed infine fate freddare prima di servire.

domenica 20 giugno 2010

La Sangria

Non mi dite nulla, lo so. Non mi faccio viva da veramente troppo tempo! In compenso ho accumulato una quantità incredibile di roba da postare, complice anche il mio compleanno!
Come avete potuto vedere la mia assenza non è stata del tutto infruttuosa dato che nel frattempo qui, dietro le quinte c'era chi lavorava al mio nuovo layout!!! E' bellissimo verooo!!?? Ancora non è del tutto pronto e definitivo, ma ci siamo quasi.
Tante altre cose sono successe in questo mese scarso: soprattutto tanto lavoro che spero possa segnare una piccola svolta!
Ma bando alle ciance! Qualcuno mi ha chiesto cosa prevedesse il menù del mio compleanno, e allora inizio oggi con una sfilata di pezzi da novanta della cucina spagnola.
Partiamo con la Sangria
Per 6 persone:
1 litro di vino rosso robusto ( io ho usato un rosso brindisino)
250-400 ml di soda a seconda dei gusti
1 bicchierino di rum
4 pesche gialle sode
1 arancia
1/2 limone
3 cucc. di zucchero di canna
4 chiodi di garofano
1 stecca di cannella
2 bacche di cardamomo (io ne avevo preso un bel po' di quello bianco proprio qui!!)

Iniziate tagliando a cubettini piccoli le pesche ed, invece, l'arancia e il mezzo limone a fettine molto sottili che poi ridurrete a quarti. Unite zucchero, spezie e rum, mescolate bene ed aggiungete infine il vino. Mettete a riposare in frigo per qualche ora. Al momento di servirla unire la soda e dei cubetti di ghiaccio.