E' il 6 Febbraio, termine ultimo per partecipare all'iniziativa di
Merenda Sinoira e
Kemikonti. Come foodblog ci eravamo già mobilitati contro un'uscita infelice del "nostro" Premier (perdonate, ma le virgolette sono d'obbligo!) con quest'altra
iniziativa, e sono ancora una volta molto contenta di partecipare e di vedere intorno a me un moltiplicarsi di adesioni.
Come già detto pare incredibile, ma ANCHE questa volta è ancora peggio: è peggio perchè è qualcosa "proprio da lui", è peggio perchè si parla solo di tutte queste donnette e non delle indagini per mafia, concussione, corruzione, evasione, falso in bilancio e chi più ne ha più ne metta che vedono protagonista sempre Berlusconi e di cui si potrebbe parlare. Da qualche parte ho letto che ricorda tanto l'aver preso Al Capone per evasione fiscale... fosse vero!
Insomma siamo stanchi. Sono stanca di sentire i talk politici in cui ormai B. manda principalmente delle macchinette addestrate a ripetere all'infinito una tiritera che conosciamo già, un mantra che cercano di infilarci nella testa a forza, praticamente con un calzascarpe. Disgraziatamente abbiamo visto in questi anni come questo sistema in effetti funzioni a circuire la gente. Mi sa tanto che devo ringraziare la mia buona stella per essere "vaccinata" da tutto questo: io sono della generazione per cui grosso modo B. c'è sempre stato e tutto sommato sono cresciuta con la sua tipologia di televisione e di conseguente morale instillata. Ma forse anche i veti di mia madre in ambito televisivo hanno fatto sì che non diventassi mai un'aspirante arcorina.
Detto questo vi invito caldamente ad aderire firmando per questo
appello per la mobilitazione e certamente a partecipare alla manifestazione che si svolgerà il 13 Febbraio in tutte le principali città.

E quindi, tornando a noi, NOI il maiale ce lo mangiamo! D'altra parte che il Signor B. non fosse uno stinco di santo non è una scoperta per nessuno! E allora, la ricetta di oggi è assolutamente in tema!

Stinco di maiale con contorno di patatine (naturalmente!) e cipolline in agrodolce
4 stinchi di maiale
2 gambi di sedano tritati
1 cipolla grande tritata
1 carota grande tritata
3 cucc. di strutto
2 rametti di rosmarino
2 bouquet guarni (alloro, timo, prezzemolo, rosmarino, salvia)
3 bicchieri di vino rosso
1 bicchiere di brodo (se serve)
1 cuc.no di fecola di patate o maizena
1 kg di cipolline piccole (io ho trovato la varietà salsiera)
50 g di burro
50 g di grasso di prosciutto o lardo
2 cucchiaioni di zucchero
1/2 bicchiere di aceto buono
sale, pepe
1 kg di patatine novelle (si sa, c'è a chi piacciono giovani!)
3 cuc. d'olio
sale
Pulite per bene gli stinchi levando i grassetti esterni e le parti fibrose. Lavateli, asciugateli, salateli e pepateli. Ora, io ho usato lo strutto perchè ne avevo un po' buonissimo portato dal Piemonte e soprattutto perchè penso che maiale-chiama-maiale, ma se volete usate serenamente l'olio. Quindi rosolate gli stinchi nel grasso che preferite (io l'ho fatto in due volte per problemi di spazio) aggiungendo anche i rametti di rosmarino. Sfumate con due dei tre bicchieri di vino. Trasferite ora gli stinchi e tutto il liquidino in una teglia da forno in cui avrete messo come base le verdure tritate e i bouquet guarni e infornate a 200° per 1h-1h e 15 bagnando di tanto in tanto con il fondo di cottura. Se si dovesse asciugare diluite il fondo con un po' di brodo caldo e portate a cottura.
Mentre gli stinchi cuociono preparate i contorni. Per le cipolline: sbucciate le cipolline, non vi fate intimidire da questa operazione: riesce molto più rapidamente se le si lascia a mollo in acqua fredda per una mezz'oretta prima! Mettete in una padella larga il burro e il trito di grasso di prosciutto, una volta caldi unite lo zucchero, aspettate che si sciolga e sfumate con l'aceto. A questo punto unite le cipolline ben scolate e cuocete coperto una mezz'oretta, finchè non saranno ben cotte e colorite. Salate e pepate.
Per le patatine molto banalmente lavatele e mettetele in una padella (in cui stiano giuste in un solo strato) che avrete scaldato coprendone il fondo con un sottile strato d'olio, chiudete ermeticamente e cuocete una mezz'oretta (a seconda della dimensione delle patate) scuotendo solo la padella per farle colorire uniformemente. Una volta pronte salatele abbondantemente.
Giunti a cottura gli stinchi metteteli da parte al caldo , aggiungete al fondo di cottura il vino rimasto e lasciate ridurre sul fuoco aiutandovi aggiungendo un cucchiaino di maizena o fecola di patate sciolta prima in acqua fredda. Servite gli stinchi caldi con il loro sughetto, le patatine e le cipolline.
Uh, questa è stata l'occasione per stappare e bere finalmente la bottiglia di Carema portata dal Piemonte.
Se vi dovesse avanzare il sugo, a me è venuto piuttosto abbondante, l'indomani usatelo come condimento della pasta!
