Il classico dei classici dei dolci piemontesi. Nonostante la nostra genealogia che viene in gran parte da quelle zone sono stata io ad importarlo in famiglia. Piano piano è diventato un classico sempre ben accolto. Domani è l'onomastico di mia sorella e abbiamo scelto questo dolce per festeggiarla perche per lei un dolce non è dolce senza il cioccolato!
Per 8-10 persone
8 uova
200 g zucchero
50 g cacao amaro
100 g amaretti
la scorza di un limone
750 ml latte intero
1 bic.no di rum
A fiamma vivace far caramellare 50 g di zucchero con l’acqua appena necessaria ad inumidirlo tutto. Quando avrà un bel colore dorato versarlo in uno stampo da budino della capacità di 1.5 lt, possibilmente scanalato. Ruotare velando fondo e bareti e bloccare il tutto immergendo lo stampo in acqua ghiacciata.
Scaldare il latte con la scorza di limone.
Da parte mescolare le uova con il resto dello zucchero, il cacao setacciato, gli amaretti pestati nel mortaio e il rum. Diluire con il latte filtrato.
Versare la crema nello stampo. Coprirlo con della carta d’alluminio e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 1 ora e mezza in un bagnomaria non troppo caldo.
Sarà pronto quando sentirete una leggera resistenza elastica al centro del budino.
E’ buono sia a temperatura ambiente che freddo di frigo accompagnato con un po’ di panna montata e qualche amaretto intero.
Aspettare comunque che sia almeno tiepido prima di scaravoltare.
1 commenti:
è proprio come sembra, cioccolatoso ma con un retrogusto di nocciolini di Chivasso e con una leggera crosticina morbida che è una meraviglia!!! Quasi troppo per un solo onomastico...
Dissento solo da un commento: non lo si può involgarire con la panna!
Silvia
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