Oggi non ci siamo fatti mancare un bel piattone sostanzioso degno di una pigra domenica.
Devo dire sono ancora sono ancora un po' intontita dai fumi delle salsecce!!
Noi per tradizione siamo per la polenta in bianco, servita con burro, formaggi ( toma naturalmente, ma anche stracchino, fontina e gorgonzola), luganega ripassata in padella col vino e le cornette ( o fagiolini) burro e parmigiano. Questa è la polenta che si mangia a Quittengo l'estate, ma non so com'è, quì a Roma stona, e così qui giù si mangia solo quella rossa, con sugo finto e salsicce.
Il sugo è uno dell'Ada Boni, detto "finto" in quanto molto saporito e ricorda il sugo di una buona carne cotta in umido.
Per 6 persone:
500g farina gialla bramata ( a me piace il ruvidino sotto la lingua)
2 lt acqua
1 bicchiere di latte
2 cuc.ni di sale
12 salsicce
1 bottiglia di sugo
2 bei cucchiaioni di triplo concentrato di pomodoro
1 costa di sedano
1 carota
1 cipolla
100 g di lardo ( quì in casa usiamo quello di Arnad)
prezzemolo
1 spc aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
3 cucc. olio
sale
Mettere in una bella pentola di coccio l'olio e un battuto fatto con sedano, carota, cipolla, prezzemolo e il lardo. Far imbiondire e stufare lentamente il battuto e nel frattempo rosolare le salsicce bucate in una padella con aglio e olio.
Eliminare l'aglio e unire al soffritto le salsicce e il sughino che ne sarà uscito. Insaporire bene e sfumare con il vino.
Unire il pomodoro, il concentrato e un paio di bicchieri d'acqua. Salare e cuocere coperto per circa un'oretta, finchè il sugo non si sia ristretto e le salsicce tenere ( verrà piuttosto scuro).
Cuocete la polenta come di consueto nel paiolo di rame per circa 45 minuti mantenendola un po' morbida.
Servire ben caldo coprendo in ogni piatto la polenta con le salsicce e abbondante sugo.
Mettete in conto un bel pisolino pomeridiano dopo!!
3 commenti:
sai che il tuo sugo assomiglia molto a quello che si fa dalle nostre parti, in Piemonte? La polenta si mangia sempre volentieri. un bacione
Piemonte?? Di dove esattamente?? Io passo le mie estati in provincia di Biella! Sicuramente quel versante delle mie origini e della mia tradizione influisce anche sul mio modo di cucinare.
Eva
il piatto nella foto mette una voglia di polenta pazzesca....eheheh buonissima
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